Perdere la vita a 18 anni sul lavoro. E’ successo nel Casertano a seguito di un incidente sul lavoro verificatosi nello stabilimento per il trattamento di rifiuti speciali «Ecotransider» di Gricignano d’Aversa. La vittima è lucana, l’operaio Rocco Lauria, originario di Potenza. Aveva festeggiato la maggiore età nel mese di febbraio. Secondo quanto è emerso dalle prime indagini dei Carabinieri, il ragazzo era dietro al camion che conteneva materiali ferrosi quando ha cercato di abbassare la parte posteriore del mezzo ma è stato colpito alla nuca dalla leva di sblocco del cassettone che si è ribaltata velocemente.
L’operaio accompagnava l’autista e le indagini dovranno verificare se il giovane era autorizzato o meno ad entrare nell’area di pertinenza aziendale.
GIOVANE MORTO SUL LAVORO: FENEAL-UIL, NON RIUSCIAMO A DARCI UNA RAGIONE.
Morire a soli diciotto anni è sempre una tragedia. La morte di Rocco Lauria è una doppia tragedia perché è avvenuta mentre era impegnato in un’attività lavorativa nel Casertano. Poco ci interessa sapere a che titolo il giovanissimo potentino si trovasse a bordo di quel maledetto camion e ancor meno se fosse autorizzato ad entrare nello stabilimento per le operazioni di scarico, perché comunque non riusciamo a darci una ragione di quanto è accaduto.
Come sindacato dei lavoratori edili ci siamo dovuti occupare, purtroppo, in troppe occasioni di “morte bianche” nei cantieri e in generale in luoghi di lavoro. In questa occasione fatichiamo a trovare le parole che oltre al cordoglio, allo sgomento, alla rabbia riescano ad esprimere altri sentimenti da affidare alla famiglia e agli amici di Rocco, come possibile e parziale sollievo al dolore enorme.
E’ una storia troppo dura da accettare specie da chi fa della tutela della vita sul lavoro una battaglia quotidiana ed ha assistito a troppe tragedie umane che non hanno età perché colpiscono padri di famiglia, giovani come Rocco, giovani venuti da Paesi lontani e persino uomini con tanti anni di lavoro sulle spalle.
Ma oltre allo sgomento, mi sembra necessario lanciare un messaggio perché il lavoro negato specie ai giovani non sia un rischio di vita e sempre, in qualsiasi attività si svolga, abbia tutte le condizioni per prevenire ogni tipo di rischio. E non saranno certamente gli sconti, di cui in queste ore sta discutendo il Governo, a favore di chi assume giovani al Sud ad affrontare una questione che è soprattutto di civiltà.
Domenico Palma, segretario regionale Feneal-Uil