Regione Basilicata, approvato il Rendiconto finanziario 2012.
In Aula osservato un minuto di silenzio in memoria di Emilio Colombo. Approvati anche il Rendiconto 2012 del Consiglio regionale e il bilancio consuntivo dell’Ater Potenza. Scaglione confermato consigliere segretario.
Il Consiglio regionale ha approvato oggi a maggioranza (con 19 voti favorevoli di Pd, Idv, Psi, Pu, Sel, Udc e Gaudiano e Singetta del Gruppo Misto, 7 voti contrari del Pdl e di Rosa del Gruppo Misto e l’astensione di Navazio del Gruppo Misto) il disegno di legge della Giunta sul “Rendiconto generale della regione Basilicata per l’esercizio finanziario 2012”. Quest’anno per la prima volta l’approvazione del Rendiconto finanziario della Regione è stata preceduta dal giudizio di parifica della Corte dei Conti, che in Basilicata si è espressa il 20 giugno scorso. La Regione Basilicata ha rispettato i limiti imposti dalla normativa nazionale in materia di Patto di Stabilità, capacità di indebitamento, equilibri di cassa ed equilibri di bilancio per la gestione di competenza.
Il ddl sul rendiconto finanziario 2012 della regione è stato illustrato in Aula dal presidente della seconda Commissione (Bilancio e Programmazione) Vito Gaudiano, che ha tra l’altro evidenziato come “il Patto di stabilità limita fortemente le capacità di investimento degli enti locali e rappresenta una fonte di rischio per la sopravvivenza delle imprese che subiscono gli effetti dei ritardati pagamenti anche in presenza di risorse disponibili da parte degli enti locali. Negli ultimi anni il forte irrigidimento delle condizioni del Patto di stabilità interno e il porre sullo stesso piano spese correnti e spese in conto capitale hanno esasperato questi aspetti negativi, determinando una situazione di forte sofferenza per le aziende. Il risultato concreto è stato il blocco dei pagamenti degli enti locali e l’accumulo di ingenti residui passivi in conto capitale e di giacenze di cassa nei bilanci degli enti”.
“Di fronte a questo scenario alquanto sconcertante – ha aggiunto Gaudiano – l’amministrazione regionale ha l’obbligo verso le aziende e verso le amministrazioni locali di mettere in campo tutte le misure necessarie al fine di erodere il più possibile i margini finanziari che il Patto consente per favorire la ripresa del sistema produttivo. Queste iniziative, valutati i risultati di gestione dell’anno 2012, dovranno essere la base di partenza del prossimo assestamento di bilancio con le azioni necessarie per incrementare le percentuali di spesa e di investimento”.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Navazio (Gm), Giordano e Napoli (Pdl), Autilio (Idv) ed il vicepresidente della Giunta Pittella.
Il Consiglio ha inoltre approvato a maggioranza (con la sola astensione del consigliere Navazio) il Rendiconto per l’esercizio finanziario 2012 del Consiglio regionale. Sempre a maggioranza, in sede di controllo, l’Assemblea ha approvato (con 17 voti favorevoli di Pd, Idv, Udc, Sel, Pu, Gaudiano e Singetta del gruppo Misto, sei voti contrari di Pdl e Rosa del Gruppo Misto e l’astensione di Navazio del Gruppo Misto) il bilancio consuntivo 2012 dell’Ater di Potenza.
In apertura di seduta il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Santochirico ha chiesto all’Aula di osservare un minuto di silenzio in memoria del senatore a vita Emilio Colombo, scomparso ieri a Roma, annunciando che nella prossima seduta dell’Assemblea si svolgerà una cerimonia di commemorazione dell’eminente statista lucano. Successivamente il Consiglio ha votato all’unanimità la convalida definitiva dei consiglieri Giordano (Pdl) e Di Sanza (Pd) ed ha completato il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza, confermando con 20 voti Luigi Scaglione (Pu) consigliere segretario.
Crisi; Pittella: “La vera sfida è la programmazione verso il 202o”. Il vicepresidente della Giunta regionale, nel corso della seduta odierna del Consiglio, ha ricordato il lavoro del governo fino ad oggi e ha sottolineato l’importanza della programmazione futura
“Ci sono obiettivi chiari, precisi e non declinabili che vanno portati a termine e questo governo lavorerà fino all’ultimo giorno e fino all’ultimo minuto per consegnare ottimismo, desiderio e forse certezze di prospettive migliori ai nostri giovani a chi oggi vive nel disagio, ma la vera sfida è la programmazione che ci traghetterà verso il 2020”.
Lo ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale della Basilicata Marcello Pittella, che, intervenendo nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale, ha tracciato il bilancio dell’attività del governo. “Se alcune battute d’arresto ci sono state – ha detto Pittella – vanno inquadrate in un contesto di crisi economica, sociale, politica e istituzionale senza precedenti. Ma nonostante lo scenario quasi catastrofico, la Basilicata ha retto sia nelle finanze, come ha attestato la Corte dei Conti, sia nella coesione sociale. Senza mettere in discussione le difficoltà, i ritardi e i disagi che ancora oggi si registrano – ha aggiunto il vicepresidente della Giunta – occorre dare atto a questa maggioranza che è riuscita a resistere mettendo in campo azioni per la ripresa economica e per il sostegno al disagio, molte delle quali non sono riscontrabili in termini di ricadute nell’immediato ma che in prospettiva sapranno senz’altro offrire risposte in termini occupazionali. Penso al credito d’imposta, al fondo di garanzia sugli investimenti circolanti, al meritorio utilizzo dei fondi Fas e alle altre iniziative messe in campo per il sostegno alle imprese, per la ricerca e per l’internazionalizzazione delle aziende e per l’apertura verso mercati esteri. Penso alle direttive europee di Horizon 2020 – ha continuato Pittella – e realizzo che la Basilicata ha già da tempo intuito l’importanza di questi settori, investendo nella ricerca e nell’innovazione, convinti come siamo gli investimenti intelligenti in questi settori, contribuiscano a creare posti di lavoro, ad aumentare la prosperità, generando i progressi scientifici e tecnologici necessari per affrontare le sfide pressanti della società in una dimensione che proietta la Basilicata oltre i confini regionali e nazionali. La programmazione 2014-2020 ci consegna esattamente questa sfida perché chi sarà chiamato a guidare la prossima legislatura non potrà non tener conto delle priorità declinate dall’Europa e sulle quali noi abbiamo già dirottato le nostre priorità. Mi riferisco quindi alla ricerca e all’innovazione di processo e di prodotto a partire dalle fonti di energia alternativa e pulita, all’agricoltura sostenibile, alla sicurezza alimentare, alla sanità e alle società inclusive, innovative e sicure. Penso alle Smart cities, ad esempio, e a come siamo riusciti ad intercettare e a volte ad anticipare le direttive comunitarie ecco perché è necessario, per la prossima programmazione, continuare ad investire in settori prioritari e strategici all’interno dei quali si potranno cogliere le maggiori opportunità di crescita economica nel segno della sostenibilità e dello sviluppo dell’occupazione”.