Andrea Sansone, Alessandra Bia e Pino Oliva. Tre materani si ritrovano nella città dei Sassi in occasione della festa patronale e fanno partire la mostra “La festa della Bruna, dal reale all’immaginario”, a all’interno dell’ex convento di Santa Lucia e Agata.
A disposizione di materani e turisti nella sala d’ingresso il progetto, i bozzetti, i calchi, le prime immagini e gli allestimenti di Andrea Sansone, l’artigiano materanon che ha realizzato il manufatto in cartapesta assieme al gruppo di lavoro “facce da carro” e i dipinti di Alessandra Bia e Pino Oliva per raccontare attraverso il colore, le forme e l’impeto artistico tutte le fasi più importanti della festa della Bruna. Il progetto della mostra è stato affidato a Enrico Filippucci, organizzazione di Opera Arte e Arti Matera e che ha partecipato alla conferenza stampa in compania del sindaco Adduce, dell’assessore alla cultura Vizziello, del presidente dell’Ente Parco Pellecchia e del presidente del Comitato della Bruna Loperfido.
Andrea Sansone non ha bisogno di presentazioni: è l’autore del manufatto in cartapestadel prossimo 2 luglio e con le facce da carro è riuscito a stupire tutti i visitatori della fabbrica del Carro trionfale con un manufatto imponente che interpreta il tema del “Concilio Vaticano II”, un “Vangelo in movimento” di una straordinaria bellezza artistica.
Alessandra Bia, che si è trasferita dopo la maturità a Milano per conseguire la laurea in architettura, oggi vive e lavora a Varese ma il suo cuore batte sempre per la città che le ha dato i natali e i suoi dipinti trasmettono al pubblico quel pathos tipico delle feste folkloristiche dei Paesi del Mediterraneo.
Più meditata ma sempre molto emozionante l’interpretazione pittorica dei momenti dedicati al 2 luglio materano da parte di Pino Oliva, grafico particolarmente devoto alla patrona della città di Matera.
La mostra “La festa della Bruna, dal reale all’immaginario” è un unicum per quanto riguarda la storia dela festa patronale in onore della Madonnna della Bruna e l’esperimento artistico sul quale ha scommesso Enrico Filippucci è perfettamente riuscito.
La mostra resterà aperta sino al 7 luglio 2013 tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
La fotogallery dell’inaugurazione della mostra “La festa della Bruna, dal reale all’immaginario” (foto www.sassilive.it)
Note biografiche degli artisti.
Alessandra Bia, Architetto e lighting designer.
Nata a Matera, si è laureata in architettura al Politecnico di Milano.
La luce, filo rosso che unisce architettura, arte e fotografia, è la materia con cui lavora.
Dal 1999 è titolare di studio, un vero e proprio laboratorio che ha prodotto oggetti, prototipi e progetti sintesi di tecnologia, ricerca dei materiali, calcolo, poetica della luce.
Da sempre nel suo lavoro cerca di dare un’anima artistica e un carattere di unicità alla progettazione di interni , di allestimenti o nello studio di prototipi di oggetti di produzione industriale introducendo materiali ed elementi pittorici e comunque attingendo ispirazione e riferimenti al mondo dell’ arte e della fotografia. Ha realizzato numerose tele di grandi dimensioni per farne elementi funzionali nell’ architettura di interni o pannelli scenografici negli allestimenti espositivi.
Le sue tele sono in diverse collezioni private dal 1992. Dal 2012 collabora con Go Design Milano, team italo giapponese che si occupa di progetti pilota nel campo dell’ architettura e del design.
Ha vissuto a Matera, Milano, Lussemburgo e dal 2010 vive e lavora a Varese.
Pino Oliva nasce a Matera il 4 agosto 1965, da sempre vocato alle arti visive, nel tempo sviluppa anche competenze di Art director e grafico, contaminandole con i linguaggi dell’arte. Lavora da oltre venti anni nel mondo dell’immagine occupandosi di progetti grafici, arte, illustrazione, fumetti ed esponendo le sue opere in Italia e all’estero. Molti suoi racconti a fumetti sono stati pubblicati dalla rivista ANIMALS della Coniglio Editore. Dal 2007 ad oggi ha pubblicato tre graphic novel con La Stamperia Edizioni. Dal 2005 le sue più importanti esposizioni sono state a Siena per il “Premio Celeste” (menzione speciale), a Dubai, per la mostra di acquerelli a Le Rêve Dubai, a Valencia in occasione di Plot Art Europa e nel 2006 a Mombay per “Spirited Cities and City Spirits” della Bajaj Art Gallery, a cura di Francesco Cascino e Primo Marella. Nel dicembre 2011 il quotidiano Il Riformista gli dedica l’intero speciale cultura.Vive e lavora a Matera.
Andrea Sansone nasce a Matera nel febbraio ’73. Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico decide di trasferirsi a Milano per seguire i corsi triennali della Scuola del Fumetto di Via Savona. Dal ’92 comincia la sua collaborazione con studi e botteghe milanesi che si occupano principalmente di decorazione e restauro. Uno dei maggiori lavori realizzati in questo periodo è il restauro dei soffitti di Palazzo Borromeo a Milano e la villa Borromeo di Solaro.
Al contempo comincia a maturare una grande passione per l’arte rinascimentale. I suoi studi tecnici e pittorici si concentrano su quell’importante periodo dell’arte italiana: il ‘500. In particolare resta affascinato dalla figura di Michelangelo Buonarroti. Comincia allora una ricerca che lo coinvolge profondamente, dal punto di vista tecnico ed emotivo.
Nel 2000 apre a Monza il suo “Laboratorio dei Sogni”, un laboratorio di decorazione, restauro e pittura. I suoi dipinti sono tutti studiati e realizzati seguendo le antiche tecniche artigianali cinquecentesche: dalla ricerca di legni pregiati per le tavole, alla preparazione manuale delle stesse. Come un alchimista studia vecchie misture e ricette per la tempera all’uovo o olio e prepara i propri colori utilizzando sempre elementi naturali e mai chimici.
Andrea Sansone è dunque, da ormai 20 anni, alla ricerca di quella perfezione tecnica e stilistica che ha così tanto caratterizzato i grandi pittori del Rinascimento italiano. Il suo è sempre un lavoro artigianale, dove l’artista segue, dall’inizio sino alla fine, dall’idea sino alla realizzazione ultima, della propria opera.
Diversi interventi pittorici e di restauro, sono stati valutati ed apprezzati da critici d’arte riscuotendo l’apprezzamento e l’attenzione di importanti Musei italiani.
Lodevole iniziativa di Pierfrancesco Pellecchia Presidente dell’Ente Parco, di riempire di contenuti altamente qualificati culturalmente il convento di Santa Lucia ed Agata Vecchia. Dove ripeto si poteva portare a termine il progetto iniziale di centro di accoglienza turistica del Parco con un info point di livello, completando gli espropri. Invece la I.S.A. (Immobiliare Società Anonima) si è inserita con un lucchetto nuovo, la moquette e la gigantografia, impediscono di fotografare il portale del 1200. Di chi è la colpa. Mi hanno detto all’ufficio Sassi che è della politica. La stessa politica che insegue il sogno di Matera capitale della cultura europea 2019. Dove tra matrimoni e inaugurazioni, noi residenti siamo assaliti letteralmente da una montegna di macchine. Ieri c’è stata la replica dell’inaugurazione di NATURARTE, dove in pole position c’era la famosa BMW del Sindaco. In bocca al lupo ed un abbraccio ai nostri grandi artisti materani.