“Il sacrificio dei lucani che hanno pagato i ticket sulla specialistica e farmaceutica e la battaglia di SEL contro quella che abbiamo definito, sin dal primo istante, la tassa sulla salute iniqua hanno dato un importante risultato con l’abolizione del ticket sulla specialistica a partire dal primo luglio prossimo. Ma SEL intende continuare l’iniziativa sino all’abolizione totale del ticket all’interno della definizione di un nuovo modello di welfare locale”. E’ quanto ha sostenuto il capogruppo SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello incontrando oggi a Potenza i giornalisti.
Nel ripercorrere le “tappe” del provvedimento deciso dal precedente Governo Monti e adottato successivamente dalla Giunta Regionale, Romanielllo ha affermato che “si è perso troppo tempo per la rimodulazione mentre i dati forniti dal Sole 24 Ore-Sanità, che di fatto hanno anticipato l’assessore alla Sanità, testimoniano che abbiamo avuto ragione quando abbiamo denunciato che il ticket serviva solo a fare cassa privando i cittadini di prestazioni e servizi di tutela della salute. La Regione nel 2012 ha incassato più di quanto aveva preventivato il Governo: si tratta complessivamente di 26,2 milioni di euro di cui 13,6 meuro per la specialistica ambulatoriale e 12,6 meuro per la farmaceutica. Per questo diciamo che i lucani hanno già dato e avremmo voluto una diversa rimodulazione sulla farmaceutica per evitare che chi ha un reddito superiore ai 60 mila euro paghi oggi quanto un cassaintegrato o un pubblico dipendente”.
“Ci sono sprechi e spese superflue nella sanità da tagliare, soprattutto – ha aggiunto – negli ospedali e nella gestione delle due Aziende Sanitarie che solo nel 2011 sono costate circa 40 meuro di ripiano per i disavanzi e poi ci sono troppi dirigenti rispetto agli infermieri e al personale in generale”.
l capogruppo SEL ha ricordato che oltre 10 mila cittadini hanno firmato la petizione promossa da SEL per l’abolizione del ticket ed ha sollecitato un “ripensamento dell’attuale modello di welfare, perché non solo si assicuri un sostegno al reddito ad una platea di 3000 lavoratori in cig e mobilità e ai 2.200 del COPES, ai quali – ha detto – va garantita la prosecuzione per tutto il 2013 con una posta finanziaria anche per il primo trimestre 2014, ma si affrontino adeguatamente le più gravi emergenze sociali”.
Giu 28