Goran Bregovic incanta Matera con un concerto strepitoso al parco del Castello. Nello spettacolo che inaugura la quattordicesima edizione del Festival Duni la rock star dei Balcani presenta al pubblico i suoi grandi successi e i brani tratti dall’ultimo cd, “Champagne for Gypsies“, uscito a settembre 2011. Con l’istrionico artista di Sarajevo sul palco c’è anche la “Weddings and Funeral Orchestra”, pronta ad offrire due ore di musiche e di culture differenti: dalle sonorità tzigane alle percussioni tradizionali passando per le polifonie bulgare, le chitarre elettriche e il rock. Prima di salire sul palco per il concerto al Castello c’è anche spazio per qualche battuta con i giornalisti. “Io vengo da una cultura piccolissima ma quesa sera il pubblico potrà apprezzare la cultura musicale della mia terra. Matera è fantastica e questo posto è stupendo, per me è un privilegio poter suonare in questo parco con un castello così bello alle spalle”. Matera si candida a capitale della cultura nel 2019, cosa serve secondo Bregovic per vincere questa sfida? “Io sono convinto che Matera ce la può fare. In proposito ricordo quando mi hanno chiesto di fare l’apertura per un evento in occasione dell’assegnazione della capitale europea della cultura a Salonicco nel 1997. Anche Matera può vincere questa sfida”. “Champagne for Gypsies”, il tuo ultimo cd, è stato realizzato in collaborazione con diversi artisti tra cui i Gipsy King. Sei soddisfatto d questo lavoro discografico? “Moltissimo. E’ un cd ricco di contaminazioni musicali e probabilmente per questo motivo è stato apprezzato in tutto il mondo, dal Brasile alla Francia del Sud, dall’Irlanda alla Romania”.
Poi Goran Bregovic sale sul palco e per circa due ore trasforma il parco del Castello in una grande arena dove chiunque può ballare al ritmo della sua musica. In scaletta tanti brani estratti da “Champagne for Gypsies e successi consolidati come “Ederlezi”, “Jeremija”, “Underground Cocek”, “Alkohol” e il tormentone “Kalashnikov”, secondo bis dopo l’omaggio all’Italia con la più bella canzone scritta per la Resistenza, “Bella ciao”.
Goran Bregovic esalta con la smua musica la gioia e i mille colori della fanfara tzigana e anche a Matera con 1600 paganti accorsi al Parco del Castello Tramontano, il successo è assicurato. Per scaldare il pubblico l’artista di Sarajevo ha coniato uno slogan: “Chi non diventa pazzo non è normale”. Sarà il filo conduttore di una musica contaminata dai suoni e dalle atmosfere gitane dei Gipsy King, dove si mescolano suoni zigani e slavi e dove la musica polifonica popolare dei Balcani si fonde con il tango e le bande di ottoni. Nel repertorio non mancano alcuni dei temi delle ben ventinove colonne sonore composte da Goran Bregovic, tra cui alcuni indimenticabili film di Emir Kusturica, “Il tempo dei gitani” e “Underground”.
Il pubblico, sopratutto quello ha scelto di seguire il concerto in piedi, apprezza, salta, canta e balla. Goran Bregovic e i musicisti della Weddings and Funeral Orchestra ringraziano e chiudono lo show. Il sogno di Saverio Vizziello, direttore artistico del Festival Duni si è finalmente avverato.
Michele Capolupo
La fotogallery del concerto di Goran Bregovic al Parco del Castello (foto www.sassilive.it)
Biografia Goran Bregovic.
Da piccolo vieni cacciato dalla scuola musicale della tua città natale, Sarajevo, perché non hai talento, e poi diventi uno dei musicisti più famosi nel mondo. È l’incredibile parabola di Goran Bregovic, straordinario compositore di colonne sonore di film di successo ed eclettico musicista capace di rielaborare le mille influenze e stilemi della musica dei Balcani creando un sound unico e inimitabile.
Il 30 giugno prossimo Goran Bregovich sarà a Matera per inaugurare, con un concerto che si preannuncia già come l’evento-clou dell’estate materana, la XIV edizione di Festival Duni.
Matera sarà una delle poche tappe italiane di “Champagne for Gypsies”, il tour mondiale con cui Goran Bregovic sta presentando il suo ultimo lavoro discografico, accompagnato dalla sua ensemble gitana “The Wedding & Funeral Band”.
Goran Bregovic è nato e cresciuto a Sarajevo, città crocevia delle diverse culture, nazionalità e religioni che hanno dato vita alla Bosnia ed Erzegovina.
Adolescente irrequieto, dà vita con gli amici a gruppi rock, anche se per mantenersi suona per i turisti musica popolare gitana nei locali delle località balneari adriatiche. Nei primi anni Settanta giunge a Napoli dove suona nei night facendosi notare, tra l’altro il suo gruppo fa anche da “spalla” nei concerti dei Pooh. In seguito fonda lo storico gruppo rock Bijelo Dugme (Bottone bianco) che, dopo il suo ritorno in patria, diventerà la rock band più famosa in Jugoslavia.
Il successo internazionale giunge però nei primissimi anni Novanta come compositore di colonne sonore di film di successo, particolarmente felice la sua collaborazione con Emir Kusturica; Goran Bregovic si afferma poi come musicista con progetti in cui i temi e gli stilemi della grande tradizione musicale tzigana e slava si fondono con il tango e la musica popolare dei Balcani. Nasce un sound unico e irripetibile, in cui scatenate danze gitane si alternano a nostalgiche melodie, atmosfere che trovano massima espressione nella “dimensione concerto”.
Goran Bregovic, come detto, sarà a Matera per presentare “Champagne for Gypsies”, il suo ultimo lavoro discografico nato dal desiderio del compositore balcanico di invitare a collaborare i più importanti rappresentanti musicali della etnia “Romani” recentemente vittime di forti pressioni e discriminazioni in tutta Europa.
Goran Bregovic incanta Matera con un concerto strepitoso al parco del Castello altrettanto non si può dire dell’organizzazione. infatti seppur lodevole la scelta dell’artista e della location, prezzi e modalità di gestione del pubblico sono da biasimare. In nessun concerto o rappresantazione teatrale chi sta più lontano paga di più non avendo di più. Forse è sfuggito anche il fatto, non da poco, che nei concerti di Bregovic il pubblico è parte attiva del concerto, sarebbe stato meglio avere un unica tariffa tutti in piedi.
Un biglietto omaggio per Bregovic fa la sua bella figura