Ospite della Fondazione Orchestra Lucana, monsignor Valentino Miserachs, maestro della cappella musicale Santa Maria Maggiore, ha condiviso con entusiasmo la candidatura di Matera a capitale europea della Cultura 2019. “Non mancano a Matera e al suo territorio – ha detto il prelato – caratteristiche originali e ricchezze di ogni genere che la rendono degna di aspirare a questo titolo. La venuta settimanale a Matera, quale docente del Conservatorio “Duni”, lungi dall’essere un onere, era per me un salutare cambio di scena e una presa di contatto sempre più avvincente con la realtà, le persone e le istituzioni della Basilicata, terra che ho amato e amo come fosse la mia stessa terra. Prova ne è che, dopo trent’anni questi contatti non sono mai venuti meno e si sono, anzi, rinsaldati. Nel campo musicale, tuttavia, si può e si deve fare molto di più. La necessità di dotare Matera di un teatro degno di tale nome e di un organico orchestrale stabile si tocca con la mano. Avendo Matera e il suo territorio le potenzialità artistiche affermate in ambito nazionale ed internazionali, diventa una lacuna incolmabile il fatto che proprio qui, sul posto, non trovino l’ “humus” indispensabile per un’ affermazione in “loco”. Un po’ come il fatto che a Matera si costruisce del materiale ferroviario ad alta tecnologia, e sorprendentemente questa città non è servita dalle Ferrovie dello Stato. Per rendere testimonianza alla Fondazione Orchestra lucana, presieduta dal prof. Franco Lisanti, e alla passione e grande preparazione del suo direttore artistico Vincenzo Perrone, degli orchestrali, oltre che alla bravura dei coristi dei “Cantori Materani”, della Polifonica Materana “Pier Luigi da Palestrina” e del Later Corus, mi adopererò perché sia ospitato nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma un concerto di questa bella realtà orchestrale e corale”.
Lug 01