L’organismo, presieduto da Romaniello, ha ascoltato il direttore generale del dipartimento Ambiente, Viggiano. Auditi anche il coordinatore Rete Associazioni Matera Bianchi e l’assessore all’ambiente del Comune di Matera Rivelli sul problema amianto.
Continua in III Commissione consiliare l’esame del provvedimento predisposto dalla Giunta regionale con il quale si individuano le norme tecniche e le azioni a tutela della qualità dell’aria nell’area della Val d’Agri e, segnatamente, nei Comuni di Viggiano e Grumento Nova.
Dopo l’audizione dei Sindaci dei Comuni di Viggiano e Grumento Nova e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste Movimento Azzurro, WWF e Laboratorio per Viggiano, della scorsa settimana, questa mattina è stata la volta del dirigente generale del dipartimento Ambiente, Donato Viggiano, il quale dopo aver sottolineato che “il piano offre un livello di controllo e di intervento che è davvero un salto in avanti”, si è soffermato sui due pilastri del documento: la valutazione dell’influenza delle sorgenti inquinanti sulla qualità dell’aria e l’individuazione, per gli inquinanti ritenuti più significativi (Biossido di zolfo e Idrogeno solforato), di valori soglia di intervento. Viggiano ha fatto presente che a causa dell’assenza di riferimenti legislativi nazionali, per l’idrogeno solforato è stato stabilito un valore soglia di intervento attraverso una riduzione del 20% del valore limite definito dal D.P.R. 322/1971, recante provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico, limitatamente al settore dell’industria. Al fine di rendere effettivo il principio di precauzione, ha spiegato il Dirigente generale al raggiungimento delle soglie sono stati identificati quattro livelli di attenzione. Un’attenzione sulla questione che è cresciuta, ha precisato il Dirigente generale, a testimonianza di ciò le cinque centraline attivate da settembre scorso, rispetto all’unica operante negli anni passati.
Il presidente dell’organismo, Giannino Romaniello (Sel), dopo aver ribadito quella che è la priorità in assoluto, e cioè evitare che la regione, in questo settore, viva altri momenti di criticità ha formalizzato un’esigenza avvertita da cittadini e associazioni ambientaliste. “Proprio perché non si ha nulla da nascondere e per dimostrare che si sta lavorando seriamente affinché la salvaguardia dell’ambiente sia sempre al primo posto delle esigenze, perché non attivare l’installazione di due tabelloni elettronici, da allocare nei due centri interessati, su cui pubblicare tutti i dati rilevati?”. La gente più informata – ha sottolineato il presidente dell’organismo – è più consapevole. Fenice ne è un esempio emblematico”.
A tale richiesta Viggiano ha risposto che è una ipotesi percorribile anche perché i dati sono già divulgati sul sito dell’Osservatorio all’ambiente, e che per quanto riguarda la pubblicazione in loco, si è pensato ad un sistema informativo ancor più puntale. La Commissione, sulla base delle proposte avanzate dalle associazioni ambientaliste, ha suggerito di individuare fra le sostanze inquinanti da tenere sotto osservazione anche gli idrocarburi non metano.
In apertura dei lavori altro argomento legato all’ambiente, quello sollevato dal coordinatore della Rete Associazioni di Matera, Angelo Bianchi, e dall’assessore all’Ambiente del comune di Matera, Rocco Rivelli, riguardante lo smaltimento di amianto.
Bianchi ha spiegato ai commissari che numerosi proprietari di immobili di civile abitazione costruiti negli anni ’50 con intervento di edilizia popolare a Matera hanno ricevuto un’ordinanza sindacale, insieme all’Ater, l’ennesima nel giro di un anno e mezzo, con la quale si ingiunge la rimozione dai tetti degli ondulati in eternit, dato il loro cattivo stato di conservazione. “Rimozione – ha spiegato Bianchi – che ha, ovviamente, dei costi, e che in molti casi i cittadini non sono in grado di sopportare e che, per esigenze di sicurezza, va affidata a ditte specializzate capaci di mettere in atto i dovuti atti di precauzione”. Da qui la richiesta delle Associazioni di un intervento della Regione per affrontare definitivamente il problema amianto, oltre che di un sostegno economico per gli oneri necessari a carico delle famiglie. A tal riguardo il presidente Romaniello ha ricordato la proposta di legge, di cui è primo firmatario, che detta norme per la rimozione e lo smaltimento di piccoli quantitativi di materiali o rifiuti contenenti amianto e che prevede, appunto, la concessione di un contributo finanziario ai privati per invogliarli ad intraprendere l’opera di rimozione e smaltimento. “Una proposta – ha sottolineato – Romaniello – che ha visto un impegnativo iter di approfondimento, sei le sedute dedicate, e condivisa pienamente nel merito da tutti i componenti la Commissione. L’unico rilievo mosso l’esigua copertura finanziaria, e quindi la richiesta, a giungo dell’anno scorso, all’allora Assessore all’ambiente Mazzocco di farsi carico di aumentarla da 100 mila a 500 mila. “Richiesta – ha concluso Romaniello – che è rimasta inevasa”.
La commissione ha assunto l’impegno nei confronti dei rappresentanti del Comune di Matera di sottoporre all’attenzione della Giunta regionale l’ipotesi di prevedere uno stanziamento specifico nell’ambito delle risorse disponibili per il Fondo di rotazione destinato dal dipartimento Ambiente sulle tematiche della messa in sicurezza di siti contaminati da assegnare ai destinatari delle ordinanze emesse dal Comune di Matera.
Ai lavori erano presenti i consiglieri Gaudiano e Navazio (Gm), Mollica (Udc), Straziuso e Robortella (Pd), Vita (Psi) e Castelluccio (Pdl)
Lug 01
Per la rimozionedell’amianto siamo, putroppo, alla preistoria. sono convinto che si possa fare di più, molto di più. Ad avere tempo si possono acquisire i lavori fatti dalla commisisone e capire come ci si muove. Lo stato dell’arte è all’anno zero