Il comitato scientifico di Matera 2019, su delega del consiglio di amministrazione, ha provveduto a nominare i mediatori culturali che, d’intesa con le associazioni locali, metteranno a punto il programma da allegare al dossier di candidatura.
Quattro i mediatori scelti (di cui un soggetto costituito da tre persone) su 75 candidature pervenute da ogni parte d’Europa. Si tratta di esperti di programmazione culturale con grande esperienza in campo nazionale e, soprattutto, internazionale in quanto l’obiettivo principale è quello di aiutare le associazioni locali a realizzare un programma complessivo di dimensione europea.
Si tratta di Oscar Iarussi, di Bari, caporedattore e responsabile dei servizi culturali della Gazzetta del Mezzogiorno, e componente della commissione internazionale degli esperti della mostra del Cinema di Venezia, Lisa Parola, di Torino, consulente culturale per diverse fondazioni (Fondazione Pistoletto, Fondazione per il Sud) e docente universitaria, esperta di arte contemporanea, Danilo Capasso, di Napoli, architetto e designer, esperto di rigenerazioni urbane, consulente web e direttore del N.Est di Napoli. Il quarto soggetto è il Collective Imagination costituito da tre professioniste: Alessandra Montecchi (Bologna), Alessandra Simeoni (Torino), Judith Wielander (Bruxelles). Si tratta di un gruppo di lavoro che impegnato da dieci anni nella realizzazione di progetti culturali transnazionali.
“Matera – afferma il direttore di Matera 2019, Paolo Verri – può contare su uno straordinario dinamismo culturale alimentato quotidianamente dalla passione civile di tanti giovani che hanno deciso, alcuni da tanto tempo, di impegnare il loro tempo libero o la loro professione nella crescita culturale della città. La commissione europea che decide sulle candidature a capitale europea della cultura ci chiede di fare un passo in avanti definendo un programma di livello internazionale che si basi sulle relazioni con altri Paesi europei e sul pieno coinvolgimento della cittadinanza. Abbiamo deciso – aggiunge Verri – di chiamare professionisti di livello internazionale, come dimostrano i loro curriculum, proprio al fine di allestire un programma coerente con le aspettative della commissione europea e per iniettare ossigeno e fiducia alle realtà del territorio che per i loro sforzi e il loro impegno si meritano di guardare il più lontano possibile”.
Il gruppo di mediatori sarà coordinato da Antonio Calbi. Del gruppo di lavoro faranno parte anche Franco Bianchini e Marta Ragozzino del comitato scientifico.
Lug 01