Non riuscite ancora a digerire il pareggio del Matera a Lavello. Consolatevi con le esclusive di Sassilive Multimedia! Sono disponibili nella nostra sezione multimediale i video e le foto scattate dal fotografo ufficiale di Sassilive Pasquale Chico al Pisicchio di Lavello. Per scoprire clip e immagini basta cliccare su Sassilive Multimedia (in alto a destra in home page), selezionare la cartella Fc Matera e poi scegliere con la freccia rossa l'album "Lavello-Fc Matera".
Il pari di Lavello ha lasciato comunque il segno non solo nella tifoseria ma anche all'interno della società. E' chiaro che la posizione di Raggi comincia a vacillare ma se il tecnico di origini marchigiane non conosce il girone e il Matera non ha più giocato a calcio dopo aver vinto a Giugliano, non sarebbe nemmeno logico richiamare mister Ruisi quando mancano appena otto giornate, più le due sfide play-out eventuali. A questo punto tocca alla squadra uscire fuori gli attributi. Quella stessa squadra che giocava alla viva il parroco con il tecnico palermitano e con l'avvento di Raggi ha cominciato ad abozzare qualche fraseggio con la palla a terra. In realtà, come sottolineano anche i Viking Korps uno degli errori più macroscopici della società è quello di non aver mai trovato sul mercato un bomber di razza, capace di concretizzare il gioco prodotto dai compagni. E quando la classifica piange una squadra inesperta come quella materana si fa dominare dalla paura. E' successo anche a Lavello, contro una squadra già retrocessa ma orgogliosa di dare il massimo per i colori del suo paese. Il Matera, che invece rappresenta un capoluogo di regione dal passato glorioso, ha messo a nudo tutta la sua fragilità, non solo sotto l'aspetto caratteriale ma anche tecnico. Se uno come D'Isanto (non c'è ne voglia l'under campano) si ritrova solo davanti al portiere Pirolo e se la fa sotto invece di scaraventare il pallone in porta è inutile prendersela con Raggi. Alla società consigliamo piuttosto di congelare gli stipendi. Potrebbe essere l'unica soluzione per sperare ancora nella salvezza. Intanto, in attesa di eventuali comunicazioni dal portavoce Loperfido, il gruppo organizzato Vecchia Guardia Viking 1978 ha diffuso alla stampa il seguente comunicato che riportiamo integralmente. Agli utenti la possibilità di commentare questa decisione sofferta ma a questo punto inevitabile.
Michele Capolupo
COMUNICATO VIKING VECCHIA GUARDIA '78
Alla luce della vergognosa prestazione offerta dalla squadra nel derby con il Lavello, la Vecchia Guardia Viking 1978 comunica che il proprio striscione non sarà più presente né in casa né in trasferta fino alla fine della stagione.
Questa amara e sofferta decisione si è resa necessaria dopo una lunga serie di delusioni rimediate nel corso di tutta la stagione.
Tutti gli appartenenti alla società, dal primo all’ultimo, devono ritenersi responsabili di questa grottesca situazione che ci ha portati ad un passo dalla retrocessione.
Pur riconoscendo gli sforzi economici dell’attuale proprietà, i risultati sono sotto gli occhi di tutti:
1) L’ostinata volontà di distruggere tutto ciò che era stato fatto dalla precedente dirigenza;
2) L’allontanamento di giovani e bravi calciatori che avevano costituito l’asse portante della squadra dello scorso anno, che si era salvata senza grossi patemi pur non essendo uno squadrone;
3) Il via vai continuo di calciatori che ormai va avanti da mesi e che impedisce di fatto alla squadra di avere una sua fisionomia ben precisa;
4) La cronica mancanza di un attaccante di ruolo che, nonostante le decine di acquisti e di proclami, non è stato mai acquistato;
5) L’avvicendarsi di vari allenatori, profondamente diversi fra loro nella filosofia di gioco e nella gestione dello spogliatoio.
Potremmo continuare all’infinito… ma abbiamo la sensazione che sia inutile.
Arrivati a questo punto, la società, i dirigenti, l’allenatore e tutti i calciatori devono prendersi le loro responsabilità di uomini, devono conquistarsi la salvezza da soli, senza il nostro sostegno, dimostrando di avere effettivamente gli attributi.
Noi, dal canto nostro, saremo presenti come facciamo da trent’anni, per vedere cosa sarete capaci di fare, perché quella che indossate è la nostra maglia e dovete onorarla fino in fondo.
VECCHIO STILE 1978