A seguito di richiesta inoltrata al Presidente della III Commissione consiliare regionale Giannino Romaniello dall’Amministrazione Comunale di Matera in data 14 aprile scorso su sollecitazione della “Rete delle associazioni per la solidarietà” (Diritti di Cittadinanza, Sunia, Federconsumatori, Assocasa, Apu, Appc e Sfida) si è tenuta il 1 luglio 2013 a Potenza un’audizione sulla questione dell’amianto.
L’Assessore Comunale all’Ambiente Rocco Rivelli e i rappresentanti di “Diritti di Cittadinanza” Angelo Bianchi e Luciano Rondinone, intervenuti anche a nome della Rete, hanno rappresentato ai componenti della Commissione la necessità di un urgente intervento normativo e finanziario da parte della Regione quale unico strumento risolutivo di un grave problema che riguarda non solo le numerose famiglie di Matera, destinatarie negli scorsi mesi di ordinanze sindacali per la rimozione di ondulati in eternit dai tetti delle loro abitazioni, ma anche analoghe situazioni presenti nei vari comuni della Regione, tutti alle prese con i problemi per la salute e per la tutela dell’ambiente derivanti dalla diffusa presenza dell’amianto in edifici pubblici e privati.
Rivelli e Bianchi hanno espresso l’auspicio che la Regione provveda con sollecitudine all’approvazione di un piano organico per la bonifica dell’amianto in conformità a quanto previsto dall’art. 10 L. 257/92 , e che intanto adotti un provvedimento amministrativo di sostegno immediato alle famiglie più bisognose che devono far fronte in tempi ravvicinati a spese rilevanti in ottemperanza alle dette ordinanze.
Quest’ultimo appello è stato accolto dal Presidente Romaniello, che ha proposto alla Commissione di invitare la Giunta Regionale ad individuare disponibilità finanziarie tra i fondi di bilancio destinati alla rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici, da impegnare per un primo sostegno alle famiglie in difficoltà che devono sostenere nelle prossime settimane ingenti spese di rimozione del pericoloso materiale dalle loro abitazioni.
La Commissione ha accolto l’invito del Presidente Romaniello.
Matera, 3 luglio 2013
Per la Rete delle Associazioni, Angelo Bianchi
Per una più completa informazione sull’argomento in oggetto riproduciamo di seguito il documento, sempre a firma della “Rete”, inviato al Sindaco di Matera in data 12 febbraio 2013
Al Sindaco di Matera
Oggetto: Nuova ordinanza del Sindaco di Matera sulla rimozione a carico dei cittadini di ondulati in amianto su abitazioni vicino al IV circolo di Via Bramante
A distanza di un anno e mezzo dalla precedente, una nuova ordinanza sindacale è stata fatta pervenire nei giorni scorsi all’Ater e ai numerosi proprietari di immobili di civile abitazione costruiti negli anni ’50 con intervento di edilizia popolare e dislocati nelle vicinanze della scuola materna di via Bramante di Matera.
Con tale ordinanza si ingiunge, anche questa volta, entro 90 giorni dalla data di notifica (25/1/2013), la rimozione dai tetti degli ondulati in eternit, che, dato il loro cattivo stato di conservazione, rappresentano un grave pericolo per la salute pubblica.
Già in data 15 luglio 2011 alcune delle Associazioni, ora costituitesi con altre in “Rete per la solidarietà e l’inclusione sociale” espressero le loro riserve in merito alle disposizioni impartite dall’ordinanza del Sindaco di Matera del 17 giugno 2011.
Quelle riserve si ripropongono puntualmente in presenza della rinnovata ordinanza, dal momento che a nessuna delle questioni allora sollevate è stata data una risposta, e ci si ritrova allo stesso punto di partenza.
Le riserve delle Associazioni erano state allora motivate oltre che per la ristrettezza dei tempi imposti per l’esecutività del provvedimento (90 giorni), anche e soprattutto per l’intento di caricare esclusivamente gli oneri di una complessa e costosa operazione di rimozione e trattamento del materiale di amianto sulle famiglie, molte delle quali peraltro alle prese con difficoltà economiche.
Le medesime Associazioni ritenevano peraltro che diversa considerazione andrebbe fatta per gli edifici di proprietà dell’Ater, la quale avrebbe dovuto da tempo assumere i provvedimenti di bonifica per riqualificare gli edifici di proprietà pubblica a tutela dell’incolumità dei residenti.
A tal proposito le stesse Associazioni avevano contattato l’Amministratore Unico dell’Ater dott. Innocenzo Loguercio, che si era premurato di ribadire loro la sua massima disponibilità a farsi carico, sia pure in parte, degli oneri della rimozione dell’amianto, data la limitatezza delle disponibilità finanziarie, invocando un intervento più consistente da parte della Regione per una estesa e risolutiva azione di bonifica del pericoloso materiale, che rappresenta una persistente minaccia per la salute pubblica.
Le Associazioni della Rete (Diritti di Cittadinanza, Sunia, Federconsumatori, Appc, Apu, Assocasa e Sfida) ribadiscono il loro convincimento che solo la Regione dispone degli strumenti legislativi e finanziari per affrontare definitivamente il problema amianto, e chiedono ancora una volta che, oltre all’emanazione di un provvedimento di sostegno economico per gli oneri necessari a carico delle famiglie investite dall’ordinanza sindacale, la stessa Regione provveda all’approvazione di un piano organico per la bonifica dell’amianto in conformità a quanto previsto dall’art. 10 L. 257/92, pure richiamato in premessa dall’ordinanza sindacale di Adduce.
Le Associazioni della Rete evidenziano, ancora una volta, che è necessario effettuare un censimento capillare per ogni centro abitato e rurale al fine di rendere possibile alla Regione Basilicata una mappatura completa che permetta di monitorare, programmare e sviluppare un piano di bonifica e smaltimento organico dell’amianto così come previsto dalle leggi vigenti.
Censire in ogni dove la presenza dell’amianto e abbattere i costi di smaltimento a carico dei cittadini servirebbe in particolar modo a evitare che persone irresponsabili abbandonino materiale di amianto in discariche abusive con grave danno alla salute pubblica e alla tutela ambientale.
Le Associazioni della Rete ricordano, infine, che a più riprese hanno sollecitato l’Amministrazione Provinciale a predisporre un organico piano di ricognizione e di bonifica dell’amianto, d’intesa con i Comuni, da proporre all’attenzione della Regione che dovrebbe poter recuperare i necessari finanziamenti al fine di assicurare tutela della salute, riqualificazione ambientale e sostegno alle famiglie e alle imprese alle prese con un gravissimo pericolo per l’incolumità pubblica.
Le stesse Associazioni chiedono al Sindaco di avviare un confronto sulle questioni sollevate con la partecipazione della Regione, della Provincia e dell’Ater di Matera, delle nostre ed altre Associazioni interessate alla tutela dei diritti dei Cittadini, per un organico intervento risolutore di un annoso problema del nostro territorio.
Romaniello, Rivelli e Rondinone…quanto attivismo, scommettiamo che ce li ritroviamo tutti e tre candidati alla Regione? Alla faccia del cambiamento.