Il progetto “Edifici a Consumo Zero” dell’ingegnere materano Francesco Lamacchia è in gara al concorso europeo indetto dalla DG Clima – Connie Hedegaard, EU Commissioner for Climate Action, denominato “A world you like with the climate you like”.
Il progetto di Lamacchia è il più rappresentativo per l’Italia al concorso indetto dall’Europa sulle migliori azioni per il clima ed il più trasversale per tutta la società pubblica per la moltitudine di settori coinvolti tale da determinare quel cambio di rotta nel mondo delle costruzioni.
Il progetto si può votare on line fino al 20 agosto e può costituire per tutto il Sud Italia e l’intera nazione un programma di azione ed una strategia proficua non solo di rinnovamento nel settore delle costruzioni ed il mondo professionale, ma un indirizzo benefico per l’intera società pubblica italiana.
Il concorso non prevede alcun premio in danaro ma solo un attestato e in ogni caso potrà comunque accrescere il peso del Sud Italia in Europa valorizzandone le intelligenze che la contraddistinguono edettando linee strategiche per i prossimi anni migliori per tutti.
Il progetto “Edifici a Consumo Zero” si può votare on line una volta al giorno cliccando su questo link
Attualmente è piazzato al nono posto tra i progetti del Sud Italia e nono nella classifica nazionale. Passano alla fase finale i primi cinque progetti.
I tre vincitori europei che saranno selezionati dalla giuria dopo il voto on line saranno invitati al World You Like – Sustainia Awards in Copenhagen in autunno 2013.
In particolare i tre vincitori italiani saranno invitati ad una cerimonia di premiazione a Copenhagen.
I vincitori da Bulgaria, Italy, Lithuania, Poland and Portugal avranno un attestato di partecipzione al progetto.
Eco, edifici a consumo zero. Di seguito tutte le caratteristiche del progetto dell’Ingegnere Francesco Lamacchia
Quale sfida si pone il progetto?
Il progetto degli Edifici a Consumo Zero ambisce a:-contribuire in modo incisivo alla lotta ai cambiamenti climatici intervenendo attivamente nel settore delle costruzioni pubbliche e private, residenziali e non, (principale causa di emissioni di CO2);-accrescere la consapevolezza di ogni cittadino europeo di preservare, e migliorare, le condizioni attuali del pianeta alle generazioni del futuro scegliendo di vivere in case a bassissimo consumo energetico (by using the action-slogan “ZEB is THE BEST”);-consentire la giusta comprensione e adeguata conoscenza sugli Zero Emission Buildings o nZEB a tutti gli operatori del mondo delle costruzioni e ai fruitori finali delle abitazioni;-divulgare e disseminare il preciso indirizzo politico-energetico, dell’Unione Europea, di abbassare i consumi energetici degli edifici;-favorire la realizzazione degli ZEB e la riqualificazione energetica degli immobili esistenti da energivori a ecosostenibili il più velocemente possibile ed agevolare l’introduzione con maggior vigore nel mercato di costruzioni a impatto zero o ZEB, come da Direttiva Europea (dal 1 gen 2019);-promuovere, diffondere e supportare la progettazione e la realizzazione di edifici, nei quali si riduca la dipendenza dal gas e si prediliga l’uso di energia elettrica, prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili in loco o vicino l’edificio, per ogni funzionalità e dotati di sistemi “edificio-impianti” ad alte prestazioni energetiche.
Quale soluzione presenta il progetto e perché è unica nel suo genere?
La creazione del Network e la condivisione in rete, ossia insieme o open source, di tutte le esperienze e le soluzioni progettuali di edifici a consumo zero, permette di partecipare attivamente verso quella transizione epocale di soddisfare i nostri bisogni energetici compensadoli con tutte le migliori misure di efficientamento energetico e con l’utilizzo di risorse naturali rinnovabili capaci di generare energia senza immettere anidride carbonica nell’atmosfera. L’unicità del progetto è confermata: -dall’assenza in Italia di una organizzazione o realtà simile, che possa contribuire adeguatamente al migliore sviluppo di Edifici a Consumo Zero sul territorio nazionale; -dall’urgenza di ottemperare alle Direttive europee, considerata la procedura di infrazione avviata dalla Unione Europea (gennaio 2013) per mancata notifica alla Commissione Europea da parte dell’Italia delle misure di attuazione in relazione al disposto della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizi direttiva( EPBD 31/2010); -dal bisogno, conclamato da recenti studi sul settore delle compravendite immobiliari in Italia, di un’alta percentuale di potenziali acquirenti di case altamente efficienti energeticamente; -dalla mancata preparazione degli attori fondamentali del mondo delle costruzioni per attuare il più velocemente possibile la transizione verso gli edifici a consumo zero, già realizzati (e funzionanti!) in altri paesi europei da decenni.
In che modo il progetto contribuisce a contrastare i cambiamenti climatici e come promuove comportamenti rispettosi del clima?
Gli edifici sono responsabili del 40 % del consumo globale di energia nell’Unione Europea. Il settore è in espansione, e ciò è destinato ad aumentarne il consumo energetico da fonte fossile determinando sia la crescita dei prezzi sia delle emissioni di CO2. Pertanto, la riduzione del consumo energetico e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel settore dell’edilizia congiuntamente all’indispensabile e corretto utilizzo delle misure di efficientamento energetico, costituiscono misure importanti necessarie per ridurre la dipendenza energetica dell’Unione e le emissioni di gas a effetto serra, sostanze inquinanti e gas climalteranti Oltre le azioni di lotta agli agenti climalteranti, insite negli obiettivi del progetto previste, ulteriori azioni indirette dipenderanno: – dall’utilizzo o meno dei meccanismi di regolazione dei dispositivi domotici per la gestione e l’ottimizzazione del fabbisogno energetico nelle case; – dall’utilizzo di apparecchiature efficienti energeticamente in origine – dalla giusta consapevolezza o atteggiamenti comportamentali e stili di vita corretti dei fruitori degli immobili.
Chi trae beneficio dal progetto e come?
La riduzione a zero a quasi zero del consumo energetico nelle case esistenti e di nuova costruzione associata al maggior utilizzo di energia da fonti rinnovabili, che l’Italia e il Sud Europa vanta per la posizione geografica occupata sul pianeta, rappresentano gli strumenti importanti per promuovere la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e gli sviluppi tecnologici, per creare posti di lavoro e sviluppo regionale, per rivitalizzare ed innovare il mondo delle costruzioni, e generare la crescita economica auspicata, e completare il processo di rigenerazione urbana in chiave sostenibile e smart. Il programma di azione evidenziato nell sfida che si pone il progetto “Ec0” coinvolge in modo trasversale e attivo tutti cittadini: in primis gli imprenditori che costruiscono case soddisfano il panorama legislativo in materia di prestazioni energetiche, che la domanda del mercato di case altamente efficienti energeticamente; in secundis il fruitore o utilizzatore di una casa a consumo energetico tendente allo zero, beneficierà non solo di una crescita della propria qualità della vita indoor ma anche disponibilità economica e finanziaria capace di generare nuovi sviluppi nella società civile.
Quali sono i risultati finora conseguiti?
Un campagna di informazione e sensibilizzazione è stata avviata, direttamente e indirettamente, per la diffusione della cultura degli edifici a basso consumo energetico o ZEB e della sostenibilità globale nell’edilizia a livello nazionale, attraverso attività comunicative e informative e happenings tecnici periodici su tutto il territorio nazionale, con seminari divulgativi tematici e/o di approfondimento coinvolgendo attivamente i liberi cittadini tutti, la rete e le differenti categorie dei costruttori, dei professionisti e degli impiantisti. “Ec0” vuole diventare un grande palco o vetrina accessibile da tutti e allo stesso tempo un piano di azione per mostrare e consentire lo sviluppo e la diffusione delle migliori pratiche, nell’industria delle costruzioni, che permettano la riduzione delle emissioni di CO2. Dalle azioni intraprese si sta trasponendo nella società civile il messagio di concepire e vedere i manufatti edilizi non solo come luogo di protezione e consumo ma anche come luogo di “produzione” dell’energia che necessitiamo per vivere.
Ulteriori commenti
Unitamente ad un maggior utilizzo di energia da fonti rinnovabili, le misure adottate per ridurre il consumo di energia nell’Unione consentirebbero a quest’ultima di conformarsi al protocollo di Kyoto allegato alla convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e di rispettare sia l’impegno a lungo termine di mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 2 °C, sia l’impegno di ridurre entro il 2020 le emissioni globali di gas a effetto serra di almeno il 20 % al di sotto dei livelli del 1990 e del 30 % qualora venga raggiunto un accordo internazionale. Il Network Ec0 vuole contribuire a sviluppare le necessarie competenze sugli ZEB con un programma formativo che porti tutti gli operatori del settore delle costruzioni, secondo queste modalità: 1)condurre costoro alla scoperta attraverso visite studio in Europa agli esempi eccellenti di costruzioni sostenibili, ed in più alla conoscenza e spiegazione dei risultati tecnico-scientifici raggiunti sugli Zero Energy Buildings a livello nazionale e internazionale, con le azioni ad essi congiunti. 2) attivare relazioni e partnership di scambio tecnologico e culturale con analoghe strutture di altri paesi e altri organismi internazionali; 3) promuovere le conoscenze in materia di sostenibilità ed edilizia attraverso attività di ricerca e sperimentazione destinata all’utilizzo di massa cioè per tutti.
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Primo Network Nazionale sugli Edifici a Consumo Zero
Via Antonio Meucci n. 37
75100 Matera
Italia