Un incendio di vaste proporzioni è divampato in mattinata all’interno dell’ex centrale del latte di Matera ubicata in viale delle Nazioni Unite. Le fiamme hanno subito provocato una grande nuvola tossica visibile da tutte le zone adiacenti il centro direzionale. Mentre gli agenti del Corpo di Polizia Municipale si recavano sul posto per deviare il traffico automobistico su via Parri per quelli in arrivo da viale delle Nazioni Unite e su viale Europa per quelli provenienti da via Lazzazzera e via Collodi i vigili del Fuoco hanno cominciato le operazioni per domare le fiamme. I Carabinieri dovranno verificare se l’incendio è di matrice dolosa. Intanto il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco sarà fondamentale per scongiurare il rischio di un pericoloso contatto con l’adiacente stazione di servizio IP. Sul posto sono arrivati anche il vicesindaco di Matera Sergio Cappella e il capo di gabinetto Roberto Cifarelli.
Ricordiamo che l’area occupata dall’ex centrale del latte è stata interessata da un contenzioso risolto per via giudiziaria il 21 settembre dello scorso anno quando il Comune di Matera, difeso dall’avvocato Franchino, ha vinto una causa contro la società Latte di Puglia e Basilicata srl, che negli ultimi anni si era occupata di produzione e vendita di latte e suoi derivati. Il giudice aveva condannato l’azienda a consegnare le chiavi della struttura al Comune di Matera entro il 20 ottobre del 2012 e pagare i canoni di locazione non corrisposti. Questo incendio di vaste proporzioni complica ulteriormente il piano di riqualificazione di un’area a ridosso del centro direzionale di Matera che da diversi anni si trova in un avanzato stato di degrado e abbandono.
Michele Capolupo
La fotogallery completa sull’incendio che ha interessato l’ex centrale del latte di Matera (foto www.sassilive.it) e una foto scattata all’interno da un cittadino materano un mese prima che scoppiasse questo incendio.
sito abbandonato da anni nel cuore della città. Si accettano scommesse sulla sua destinazione finale.
Tamburrino docet
Parliamo dello stesso personaggio che ha fatto miriadi di promesse sul recupero del Mulino Alvino in cambio del permesso a costruire in via Dante, vero?
A che punto è il recupero del mulino?
Capitale europea degli inciuci……
e i MATERANI DORMONO…del resto è andata bene la festa patronale…tutto il resto è noia!
Faranno una donazione a tosto per aprire un altro call center e dare lavoro a tanti giovani materani disperati…..
🙂
Oppure ci costruiranno una pizzeria visto che c’è ne sono poche a Matera…… 🙂
Io non ci credo all’autocombustione, ma credo sempre di più al nuovo cemento come combustibile…
sì,anche io ho pensato la stessa cosa sin dall’inizio!!!
C’e fizz
HANNO PARLATO DI TETTO IN ETERNIT VERO?
nn dite cazzate… è solo una accelerazione all’obiettivo finale…. è previsto nel piano regolatore… adesso riparte l’economia. Non è che dobbiamo pagare le macchine alla società che era ospitata nella Centrale?
Qualche prova da eliminare dopo la sentenza giudiziaria finale ?
E come diceva un mio caro amico: UUHH! che coincidenza…
Vai con nuove case!!!
Ma si può sapere quali sostanze si sono sprigionate a causa dell’incendio? Diossina, eternit o cosa?
Preoccupatevi per noi residenti di quella zona che ci stiamo respirando la M….!
“Sul posto sono arrivati anche il vicesindaco di Matera Sergio Cappella e il capo di gabinetto Roberto Cifarelli.”… non è ancora ben chiaro a cosa servissero la rullina e l’asta metrica.
Che strano c’è anche il capogabinetto del sindaco Adduce nei paraggi. come mai?
Egregio signore…
ero di ritorno da un sopralluogo al borgo La Martella insieme all’assessore Cappella ed all’assessore Trombetta quando siamo stati informati dell’incendio.
Ci è sembrato doveroso verificare quanto accaduto, coordinare il lavoro della polizia locale e, considerato che la proprietà dell’immobile è comunale ma affidata a terzi, tornati in ufficio, svolgere le azioni a tutela dell’Amministrazione.
Roberto Cifarelli
Tutto! Ma non dica “coordinare il lavoro della polizia locale”. Mi da, ciò, l’impressione che la nostra Polizia locale non abbia le capacità di coordinare un ‘intervento di pubblica utilità di questo tipo. Penso e spero, che cosi non sia, altrimenti ci sarebbe di che preoccuparsi. Mi chiedo: lei quali competenze ha, in ordine ad un servizio di Pubblica Sicurezza, che il comandante della polizia locale, o chi per lui, non abbia?
menomale che qualcuno si fa vedere e si occupa di queste cose…
Già. Meno male che c’è qualcuno sempre presente e disponibile in quel comune di nullafacenti.
E’ ARRIVATO NERONE!!!!!…..
lol
Matera è una città BRUCIATA.
Da mo’ e’ ke e’ una città bruciata…….in tutti i sensi e Lo continua ad essere ancora oggi dopo anni ed anni di aspettata speranze e cambiamenti ma non si muovono le foglie…… Non vale la pena viverci….. Ti guasti di salute e di testa…… Tanto vale vivere altrove dove sono un po’ piu avanti mentalmente e non ancora con il cervello nelle grotte……sai com e’….. Non vorrei finire impiccato o schiavo della droga…..dell alcol o della noia…….preferisco vivere…..
se mai sia il mulino alvino (ormai di valore storico-culturale) dovesse essere lasciato in macerie sta da denunciare e da mandare in galera gli artefici di tale scempio! come del resto il palazzo malvezzi con valore artistico prestigioso lasciato cosi in cantiere alla distruzione da parte delle intemperie.. com maggi nnanz con questi personaggi!
attenzione prossima colata di cemento
non vi preoccupate che si sa già a chi deve andare quel suolo …………………………..
Leggendo i commenti qui riportati,mi volevo soffermare su uno di essi,quello pubblicato da non materano..questi non materani che parlano a fare,se non vogliono più stare a MATERA,se ne amdassero da un altra parte,nessuno li costringe a rimanere qui..e tanto meno li vogliamo se ad ogni cosa devono per lare male della nostra tanto amata terra..
Rispetto tutti i vostri dubbi, ma stiamo tralasciando un particolare importante: si sono sprigionate sostanze tossiche, pare. E’ possibile sapere di cosa si tratta? Eternit? (responsabile di carcinoma della pelura, asbestosi e varie altre patologie GRAVI ai danni dell’apparato respiratorio). Diossina? (responsabile di gravi danni alle vie aeree)
Stiamo sottovalutando un pericolo enorme. Se il fuoco ha reso volatili tali sostanze, il problema relativo alla loro diffusione è alquanto preoccupante. Ieri sera c’era un concerto sul piazzale della parrochhia di Maria S.S. Addolorata e la zona era gremita di gente. Il quartiere è densamente abitato e non dimentichiamoci che una folata di vento (nonchè il fumo che ieri era visibile in diverse zone della città) potrebbe spargere tali sostanze, qualora presenti, anche a distanze abbastanza grosse.
Per il bene della nostra salute sarebbe auspicabile ricevere informazioni in merito.
Giusto ACAB… Prima della m….che certi signori hanno fatto…c’e’ altra m…. ben piu grande che potremmo aver respirato…siamo nelle mani di gente che per mania di potere e di ricchezze ci sterminerebbero tutti senza pensarci 2 volte…fateci sapere cosa c’è davvero nell’aria!!
Vorrei comprare una delle villette che si costruiranno al posto della ex centrale del latte. Sapete a chi mi devo rivolgere?
Sono un residente nella zona di serra venerdi e nessuno si è ancora pronunciato sulle sostanze sprigionate dall incendio.. ma dobbiamo fare come facciamo di solito, che aspettiamo la morte di qualcuno prima di risolvere il problema?
ma avete visto il tetto tutto di eternit?????? be allora fate 2+2 e rispondetevi voi stessi alle vostre domande!!!!!
“quale materiale tossico si è sprigionato??'”
Signori magistratiiii, buongiorno !! La apriamo una inchiesta ?? Che ne dite, lavoriamo un pò ?!?!?!!
Stamattina “il Quotidiano” riportava un articolo all’interno del quale si affermava che non vi è alcun pericolo per la salute pubblica. Sarebbe interessante conoscere le fonti di questa rassicurante affermazione. Se, come qualcuno afferma dato che io no ci ho fatto caso, il tetto è composto totalmente di amianto, il problema sarebbe alquanto serio.
Quando la magistratura aprirà un’ inchiesta?
una storia ancora oscura… che nè sindaco nè altri hanno chiarito circa il reale pericolo per la salute pubblica derivante dal materiale bruciato. Non lasciamo che questa faccenda passi inosservata, mi rivolgo soprattutto a chi abita nelle vicinanze e sono tanti