Nella notte scorsa i Carabinieri della Stazione di Pomarico, impegnati in un servizio di perlustrazione finalizzato a contrastare i reati contro il patrimonio, hanno notato un’Audi A6 Station Wagon sospetta parcheggiata in una zona centrale del paese. Considerato il modello di veicolo, spesso segnalato sul territorio della provincia come mezzo utilizzato per compiere furti e spaccate, i militari hanno proceduto ad accurate verifiche riuscendo a scoprire che la vettura riportava una targa abilmente contraffatta mediante l’unione di due distinte parti alfanumeriche, targa che ad un controllo in banca dati corrispondeva ad una Peugeot non oggetto di furto. La vera targa, scoperta dai militari mediante accertamento del telaio, ha consentito invece di appurare che il mezzo, realmente un’Audi A6 SW, è stato rubato nel maggio del 2012 e denunciato dalla proprietaria – una donna di Irsina – presso la Stazione CC di Altamura. Mentre procedevano al controllo, i Carabinieri di Pomarico si sono visti raggiungere da un’altra vettura, un’Opel Meriva di colore grigio con a brodo quattro uomini a volto scoperto, che alla vista dei militari ha fatto repentina retromarcia dandosi a rapida fuga. Scattate le immediate ricerche mediante l’impiego delle altre pattuglie presenti sul territorio per l’intensificazione dei servizi notturni disposta dal Comando di Compagnia, i fuggitivi sono stati intercettati dalla Stazione CC di Grottole sulla s.p. 8 Matera – Grassano. Nel tentativo di seminare la vettura dell’Arma, i quattro sono fuoriusciti dalla carreggiata terminando la corsa contro una cunetta a bordo strada; rapidamente sono usciti dal veicolo e si sono dileguati a piedi nelle campagne circostanti, facendo perdere le proprie tracce grazie alla totale assenza di luce ed alla fitta vegetazione presente in quella zona. Le ricerche sono proseguite per l’intera nottata anche avvalendosi del prezioso supporto dell’elicottero del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari – Palese prontamente levatosi in volo per setacciare con l’infrarossi la zona, purtroppo estremamente vasta e piena di calanchi ed anfratti, senza sortire positivo effetto. Gli accertamenti esperiti sulla seconda vettura hanno consentito di appurare che anche questo mezzo riportava una targa abilmente contraffatta mediante una perfetta unione di due distinte parti alfanumeriche. Il ritrovamento del certificato assicurativo originale ha permesso di conoscere la reale targa corrispondente ad un’Opel Meriva rubata a fine giugno 2013 a Ginosa e denunciata dal proprietario presso quel Comando Stazione CC. All’interno delle due vetture, sottoposte a sequestro e su cui ovviamente sono in corso accertamenti e rilievi tecnici più approfonditi, sono stati rinvenuti numerosi attrezzi atti allo scasso, prolunghe ed un disturbatore di frequenze di apparati. La dinamica dei fatti lascia presagire che i Carabinieri delle Stazioni di Pomarico e di Grottole, unitamente ai colleghi giunti a supporto, abbiano sventato una possibile spaccata ad un bancomat: è verosimile ritenere infatti che la banda si sia data appuntamento nel centro paese per procedere dapprima al furto di un veicolo con braccio meccanico parcheggiato nelle vicinanze per dei lavori edili, utilizzandolo poi per caricare lo sportello automatico. Proseguono le attività di indagine da parte dei Carabinieri della Compagnia di Matera, di pari passo all’intensificazione dei servizi di prevenzione, specie nell’arco notturno, che stanno facendo registrare un sensibile calo dei fenomeni delinquenziali.
Lug 05