Con l’Ottava la città di Matera ha chiuso i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Bruna. Un rito che si rinnova nella domenica successiva al 2 luglio e aperto quest’anno con la Santa Messa celebrata in piazza San Francesco d’Assisi. In prima fila le principali autorità politiche e il comitato organizzatore, che alla vigilia dell’Ottava si era ritrovato nello stesso posto per l’ultimo saluto al papà del presidente del Comitato della Bruna, Tommaso Loperfido. La processione con la copia dell’immagine che rappresenta la Madonna della Bruna coinvolge le principali strade del centro storico: via Beccherie, piazza Vittorio Veneto, via San Biagio, via Stigliani, via XX Settembre, piazza Vittorio Veneto con una sosta per una breve omelia del vescovo Monsignor Salvatore Ligorio, via del Corso e piazza San Francesco. I fuochi pirotecnici sul parco del Castello hanno chiuso la seicentoventiquattresima edizione delle celebrazioni in onore della Madonna della Bruna, patrona della città di Matera. Di seguito alcune note storiche su questa “appendice” della festa della Bruna e la fotogallery sull’Ottava della Bruna edizione 2013 (foto www.sassilive.it e www.festadellabruna.it).
Un riflesso della festa della Madonna della Bruna è presente nella celebrazione dell’ottava, che conclude un ciclo religioso apertosi con la novena dedicata alla Madonna ed esauritosi con la messa solenne di questa giornata.
La celebrazione dell’Ottava fino a dieci anni fa si svolgeva nella Cattedrale, ora impraticabile per gli indispensabili lavori richiesti per attuare il consolidamento dell’edificio, e rappresenta un’ulteriore testimonianza della devozione filiale verso la patrona della città. Un suo preciso riferimento si coglie nelle Memorie storiche religiose e profane di Matera, pubblicate dal dotto sacerdote Francesco Paolo Volpe a Napoli nel 1818. L’opera riveste un importante valore culturale per la sua notevole mole di documenti ed eventi che si riferiscono allo sviluppo della storia della città, che per la prima volta è riportata in un pubblicazione ampia ed organica.
L’ottava si conclude con una santa messa solenne in onore dell’effigie della Madonna della Bruna, diversa da quella contenuta nella grandiosa teca lignea e riposta in una navata della Cattedrale contigua alla cappella del Presepe. L’altra non è esposta al culto, trovandosi, in maniera stabile, in un deposito della Cattedrale attiguo al cortile delle campane. Solo in occasione della festa patronale si riscontra una sua pubblica uscita con l’esposizione nella chiesa di San Giuseppe, sul carro trionfale e successivamente in Cattedrale per la suddetta celebrazione. La stessa effigie, nel passato, fu frequentemente venerata per impetrare una protezione contro i pericoli delle calamità naturali, terremoti e nubifragi, così pure fu invocata durante i periodi di siccità per ottenere la pioggia. Per quest’ ultimo motivo, fu portata in processione, per le vie della città, accompagnata dai fedeli che cantavano le litanie in dialetto materano.
Alla fine della messa, la Madonna si trasferisce dalla Cattedrale alla chiesa di San Giuseppe e da qui riallocata nella sua consueta sistemazione. Durante il breve tragitto non manca lo scoppio di batterie e l’ accensione fuochi d’artificio, uno spettacolo fragoroso che conferisce alla cerimonia una maggiore solennità e conferma, nel contempo, l’appartenenza del popolo alla Madonna.
e ora aspettiamo che pubblichino il bilancio….o meglio i bilanci economici veri e non gonfiati, anche delle precedenti edizioni!…nulla di male è solo un fatto di chiarezza e trasparenza di fronte alla città e ai cittadini che hanno contribuito alla realizzazione della festa targata 624. Grazie.
Adesso che è finita la Festa, vorrei dire la mia. Sinceramente è un po di anni che la festa mi annoia è diventato un prodotto preconfezionato ed ha perso molto del suo appeal. Dico questo perchè ho vissuto la festa prima delle ultime edizioni e la differenza è enorme. Innanzi tutto la processione dei pastori ha perso quasi tutto il suo lato laico, diciamo per una questioni di costi, ok, ammesso e non concesso. Ma la cosa che mi fa più male è la rottura del Carro. Una volta era la gara tra due parti dei materani, quelli che dovevano difendere e quelli che dovevano strappare. Il Carro partiva dalla Cattedrale ed era un percorso ad ostacoli, avevano un senso i Cavalieri che proteggevano, questi dovevano avere gli attributi e non come oggi che sono diventati attori di una semplice sfilata. Il Carro andava difeso ad ogni costo e chi strappava doveva farlo sfidando mille resistenze. Oggi si transenna, si fa difendere dai non materani e i Cavalieri non circondano più il Carro a sua difesa. Magari penserete che è una questione di sicurezza, è l’evoluzione dei tempi. Ma secondo me è come se a Pamplona vietassero alla gente di farsi rincorrere dai tori. Chi lo fa, si assume le propie responsabilità. Non è possibile che una festa di 625 anni venga cambiata da non so chi per volere di qualche non materano e preparato come un prodotto da svendere alle televisioni. Riprendiamoci la Nostra Festa, così è diventata insipida.
Stai fuori pista come massa al gran premio di ieri..tu sei quello che prima di tutti gli altri grideresti allo scandalo nel caso ci fossero incidenti gravi..e non mi dilungo
Quello fuori pista sei tu! In 624 anni non penso ci siano mai stati morti! I feriti c’erano e ci sono anche oggi con la festa della polizia! La festa è un’altra, ce la stanno togliendo e noi dormiamo, dormiamo anche per colpa dei materani come te!!!!
Franco D., la mia famiglia ci ha rimesso fior di cavalli nella storia della Festa e non abbiamo mai chiesto niente a nessuno. Sei un carico di chiacchiere, prima di scrivere accendi il cervello.
….ognuno dice quello che crede, ovvio che le critiche ci possono stare al fine di contribuire ad una migliore riuscita della festa, comunque c’è nostalgia dei vecchi “gladiatori romani” che difendevano il carro!! Io, personalmente, ho notato che ci sono troppi momenti morti..ad es. sono stato 2 ore, dalle 11.15 alle 13.15 in piazza ad aspettare la cavalcata che, quando ero bambino, andava invece su e giù da Piccianello, e poi, signori miei, si aspetta lo strazzo del carro alle 23.30…..troooooppo terdi!!!
Visto che tu sei sveglio perchè non ti vai a fare una chiaccherata con il Prefetto e il Questore e gli spieghi la tua opinione su come conciliare le esigenze di una festa e le ragioni di pubblica sicurezza?
G.A. potresti anche evitare le spocchiosità, e chi ti conosce? E tu chi sei? Sicuramente uno subdolo delle “alte cariche”. Impara l’educazione. Io non ho offeso nessuno.
Rispettando le opinioni di tutti che leggo con cura e considero preziose x miglioraci quando possibile applicarle comunico che i bilanci sono stati regolarmente approvati e sono visibili da chiunque presso il comitato visibili anche le fatture e tutti possono confrontarle con i normali prezzi di mercato e se trova a meno il costo di qualche fornitore ce lo può comunicare e a parità di qualità e servizio lo prenderemo in considerazione cmq grazie a tutti indistintamente