Il Movimento Matera si muove contesta in una nota inviata alla nostra redazione quella che viene definita “la pagliacciata del partito autonomista lucano di Perri and company”. Di seguito la nota integrale.
È l’ultima furbata che si sta consumando in questi giorni, ovvero la sempre più probabile corsa alle Regionali di un partito autonomista lucano sulla scia di quelli altoatesini e valdostani.
Un movimento tutto potentino capeggiato dal direttore Apt Giampiero Perri e altre personalità legate direttamente o indirettamente al partito regione. Personaggi in cerca di una verginità perduta!
Scopo della truffa elettorale,creare un movimento autonomo che difenda il territorio dalle compagnie petrolifere e che rilanci l economia del territorio.
Un iniziativa politica nella quale si intersecano personalità appartenenti a quel partito- regione che ha rovinato il nostro territorio, che ha permesso nuove trivellazioni nel Materano e che fa accordi con le compagnie petrolifere.
Un partito che di fatto sarà collaterale al partito-regione, un movimento trasformista fatto di tasformisti, il tutto tipicamente in salsa Potentina.
Movimento Matera si muove
NAPOLI (PDL): NON E’ TEMPO DI SUGGESTIONI
“La politica, specie in questa fase di profonda crisi di credibilità, non può essere affidata a suggestioni, alchimie, tentativi improvvisati o cartelli di uomini di buona volontà. L’alternativa ad un metodo di governo, quello del centrosinistra che in Regione dura da sempre, è fatta innanzitutto di un programma realmente alternativo e credibile e, contemporaneamente, di esponenti in grado di rappresentarlo, interpretarlo e gestirlo”.
E’ il pensiero del capogruppo Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli per il quale “ogni ipotesi di dar vita ad un nuovo soggetto politico in nome dell’autonomia regionale, magari tentando di importare esperienze autonomiste che provengono da altre realtà regionali dove hanno decenni di vita, storia e radici profonde, non può che risultare fantasiosa e perciò improponibile.
Proprio – aggiunge – come strumentali esperimenti di imprenditori, esponenti del mondo della cultura e manager, i quali possono sicuramente dare il proprio contributo alla politica e al processo di cambiamento a patto che non si trasformino in cartello elettorale, senza un progetto chiaro e col solo obiettivo di raccattare voti e puntare su qualche poltrona assessorile.
E’ ovvio – dice Napoli – che chi intende partecipare alla competizione elettorale di metà novembre deve metterci la faccia e chiedere i consensi anche perchè il tempo dei tecnici esperti nei termini ai quali ci ha abituato il Presidente De Filippo, primo fra tutti quello della cooptazione nella politica e nelle istituzioni, è definitivamente scaduto.
L’esperienza fallimentare di manager-assessori che non ha dato nessuno dei risultati annunciati, al punto tale da non essere riusciti nemmeno a liberarci della cattiva burocrazia, non merita di essere riproposta.
C’è un altro rischio – afferma il capogruppo Pdl – che richiede grande responsabilità: l’unità della nostra comunità regionale è in pericolo e per questo bisogna lavorare per superare provincialismi, campanilismi e localismi che possono compromettere seriamente la tenuta demografica e civile e quindi il futuro della regione. Penso all’annunciata lista espressione solo di Matera e del Materano e alle spinte per fare in proprio che vengono da alcuni sindaci della provincia di Potenza. Un rischio che può essere superato – conclude – solo attraverso un programma che guardi a tutti i territori, nella loro specificità, intorno ad un’idea unica di sviluppo, di occupazione e di benessere sociale.
Basta giochi – continua Napoli – per piacere. La Basilicata esige rispetto, attenzione e, soprattutto, merita di essere governata. Lo chiedono i suoi giovani, il mondo del produzione tutto, le famiglie, i tanti, troppi che si ritrovano dalla sera alla mattina senza un lavoro.
Quel che occorre alla Basilicata – aggiunge il capogruppo del PdL – e’ un progetto politico chiaro ed in netta discontinuità col passato. Finalmente in grado di intervenire nel corpo vivo della inefficiente macchina pubblica per liberare correttamente le risorse.
Un progetto – conclude Napoli – animato da saggezza, equilibrio ma anche di freschezza e di entusiasmo. Che abbia l’economia reale quale fulcro centrale, mettendo a fuoco non interessi di parte ma l’interesse generale che coincide con l’avvio a soluzione della doppia emergenza del lavoro giovanile e del sistema produttivo lucano.
Condivido a pieni voti!!!!