La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, denuncia l’esistenza di un programma regionale sui rifiuti non ancora formalizzato che prevede di agevolare, anche con finanziamenti pubblici, il business del CSS
(Combustibile Solido secondario) da bruciare nei cementifici e/o finte centrali a biomassa.
Nonostante gli ultimi dati ISPRA (Istituto Superiore Per la Ricerca Ambientale) del Ministero dell’Ambiente mostrino come la produzione di rifiuti solidi urbani in Basilicata sia stata nel 2012 di 214.235 tonnellate, con una produzione pro capite di soli 370,93 Kg/anno, la nostra regione si trova all’ 8° posto a livello nazionale come regione che smaltisce ancora prevalentemente in discarica. Nel 2009 il
conferimento in discarica era il 79% dei rifiuti prodotti. Nel 2010 era l’83%. Nel 2011 l’80%.
Ma tra il 2011 e il 2012, quasi per magia, il conferimento in discarica scende però di ben il 24%, attestandosi secondo l’ISPRA al 56%.
Secondo la Ola i dati dell’ISPRA mostrano alcune lacune. Come è possibile ad esempio che, a fronte della diminuzione dei rifiuti prodotti pro capite in Basilicata, la Regione annualmente continua ad
autorizzare nuovi volumi per lo smaltimento in discarica? E come mai le percentuali di raccolta differenziata si attestano ancora su cifre al di sotto dei limiti fissati dalla legge, nel 2012, pari al 24% in
provincia di Potenza e al 17 % in provincia di Matera?
Per la Ola le spiegazioni di queste contraddizioni sono solo apparenti. Infatti in molti comuni si “spaccia” la raccolta multimateriale come raccolta differenziata. Si contabilizzano cioè le
frazioni mercelogiche della raccolta multimateriale definendole a tavolino “raccolta differenziata”. In realtà la cosiddetta “raccolta multimateriale” finisce per costituire, assieme alla frazione secca,
la base per la produzione del CSS (Combustibile Solido Secondario). Siamo in presenza cioè di una vera e propria alchimia solo verbale: la definizione CSS ha eliminato infatti la parola rifiuti dalla
precedente definizione CDR (Combustibile Deirvato da Rifiuti) con un gioco verbale che costituisce per le società private un profitto garantito anche grazie agli incentivi pubblici.
Il progetto della Sogesid SpA, la società in house del ministero dell’ambiente con sede periferica a Matera, prevede infatti di incrementare in Basilicata la produzione del CSS (Combustibile Solido
Secondario) da bruciare nei cemetifici, come a Matera (Italcementi SpA – 60mila tonn/anno), Barile (società Costantinopoli – 15mila tonnellate/anno)) e Melfi (Fenice Ambiente srl – 30mila tonnellate
anno), senza considerare altri impianti a recupero di energia in progettazione.
Un business che prevede la creazione di tre nuovi centri privati per la produzione del CSS, con recupero parziale di energia, in provincia di Matera che si affiancherebbero a quelli di Sant’Arcangelo e Venosa,
in Provincia di Potenza. Il cementificio di Matera dell’Italcementi, per il quale è stato presentato presso gli uffici regionali VIA il relativo progetto per il parere, dovrebbe bruciare quasi la metà dei
rifiuti prodotti nella provincia di Matera, sotto forma di CSS prodotti da centri che avrebbero ricevuto anche incentivi pubblici.
I nuovi centri per la produzio0ne del CSS sono previsti a Ferrandina, a Colobraro e Pantanello di Bernalda. Per questi impianti verrà
presentata, secondo fonti non ancora ufficiali, la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) nelle prossime settimane.
In attesa delle modifiche con legge regionale al Piano Regionale di Gestione dei rifiuti, per il quale la Regione ha indetto il relativo bando pubblico, si forzano dunque i tempi sul “fatto compiuto”,
spingendo cioè sui finanziamenti destinati all’incerimento dei rifiuti, piuttosto che un loro recupero a freddo, in contrasto – secondo la Ola – con le Direttive comunitarie che invece impongono di
mantenere residuali e basse le percentuali di rifiuti da destinate alla combustione dei rifiuti, che si chiamino CSS o CDR, sia in inceneritori dichiarati o nei loro surrogati, come i cementifici e le
finte centrali a biomasse.
che peccato oltre a dover fare un pò di dopo scuola la SEL la dovrebbe fare anche l’OLA.
Eppure fino a qualche tempo fa i suoi interventi erano puntuali, precisi e ben fatti.
Gli anni passano per tutti, pazienza!
cosa è scritto di sbagliato??? il CSS è solo un cavallo di troia per bruciare rifiuti caro Pio. RIFIUTI ZERO è la strada
fino a quanto non raggiungi i rifiuti zero ci sono le discariche che inquinano ed il Pet-Coke che viene bruciato