Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia commenta la decisione di Papa Francesco di abolire la “pena perpetua” nella Città del Vaticano e la dichiarazione pubblicata da Roberto Speranza su facebook in cui dichiara che “sulla scorta del Vaticano, è arrivato il momento che l’Italia affronti una questione di civiltà e umanità come l’abolizione dell’ergastolo”. Di seguito la posizione sul tema di Fratelli d’Italia.
Non crediamo che l’abolizione dell’ergastolo sia segno di civiltà d’un Paese.
Pur rispettando la decisione di Papa Francesco di abolire la “pena perpetua”
nella Città del Vaticano riteniamo invece sconcertanti le parole di Roberto Speranza, capogruppo del Pd alla Camera. Il deputano lucano con un post su Facebook dichiara che, sulla scorta del Vaticano, è arrivato il momento che l’Italia affronti una questione di civiltà e umanità come l’abolizione dell’ergastolo. E’ noto a tutti che la posizione Fratelli d’Italia va nella direzione opposta ovvero quella della certezza della pena. Se c’è una condanna all’ergastolo, che sappiamo presuppone la commissione di un grave reato, va scontata. Altrimenti ci spieghi Roberto Speranza che senso avrebbero, nell’ordine, un codice penale, un processo e un giudizio. Ma soprattutto spieghi ai familiari delle vittime di delitti efferati come sia possibile anche solo pensare che l’ergastolo è contro l’umanità e la civiltà di un Paese.
Perché invece Speranza e il suo partito non si concentrano sul sovraffollamento delle carceri italiane? Questo sì indice di un Paese poco civile in cui le patrie galere si affollano di persone ristrette anche solo in via cautelare, senza che vi sia certezza della commissione d’un reato. Caro onorevole Speranza, ci lasci dissentire con la sua idea di civiltà e umanità. E ci lasci sottolineare che molto probabilmente in questo momento il pensiero fisso degli italiani non è certo l’abolizione dell’ergastolo. Su una cosa siamo invece
d’accordo: l’Italia è vero non è più un paese civile. E non lo sarà fino a quando ci saranno cittadini costretti a uccidersi perché strozzati da un fisco tiranno o perché rimasti senza lavoro.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia