Non passa giorno che i mass media non snocciolino dati e classifiche desolanti sull’occupazione del nostro Paese. Sul tema lavoro e disabilità, tra l’altro, si è registrata proprio in questi giorni la bocciatura dell’UE nei confronti dell’Italia, la quale non metterebbe in campo tutti gli strumenti necessari al favorire l’occupazione dei disabili. Trovare un lavoro con uno stipendio adeguato, che oggi è diventato un percorso ad ostacoli per chiunque, per i disabili continua a rappresentare una meta spesso irraggiungibile. Per i disabili la vita quotidiana è già di per sé piena di barriere e difficoltà, ma quando si affronta la questione occupazionale, la situazione si complica terribilmente. Secondo l’ONU, il 10% della popolazione mondiale, pari a circa 650 milione di persone, presenta una disabilità fisica, mentale, sensoriale o intellettuale. Fra loro, oltre 470 milioni di soggetti sono in età lavorativa. Il basso tasso di disoccupazione di questa categoria svantaggiata indica che le discriminazioni per motivi di lavoro sono lontane dall’essere debellate. Si tratta di una situazione ormai insostenibile e da un certo punto di vista paradossale. Da una parte, infatti, in questo periodo di crisi, i disabili e loro famiglie si vedono costantemente tagliare servizi e sussidi e si ritrovano allo stremo. Non avendo un lavoro, per altro, essi restano a carico delle famiglie o dello Stato, e fanno aumentare i costi dell’assistenza. Sul fronte opposto, le aziende, che potrebbero beneficiare degli sgravi fiscali ed avere manodopera a costi più vantaggiosi, spesso non sanno o non riescono ad assumere questo tipo di lavoratori. Spesso si trovano a pagare una sanzione che arriva fino a 20 mila euro piuttosto che assumere un lavoratore iscritto alle Categorie Protette. E così, ciò che a volte la patologia non ha tolto alle persone con disabilità – ovvero la possibilità di rendersi utili, di produrre, di guadagnarsi uno stipendio e di progettare una vita – viene loro sottratto da una burocrazia strangolante e dalla mancanza di cultura nelle imprese e da un sistema arretrato.
Il Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Modarelli (PDL), vuole far sapere invece che il Comune di Policoro da sempre attento alle tematiche sociali afferenti la disabilità si è adoperato – tra le sue iniziative – ad acquistare, altre quattro sedie job, messe a disposizione nei vari lidi del litorale Policorese. Un piccolo passo necessario per ridurre le distanze tra due mondi apparentemente dissimili ma identici nella forma e nella sostanza.
Con l’auspicio che l’unica vera “diversità” sia rinvenibile nel contributo che ciascun cittadino apporta alla propria comunità in termini di proposte e diversi progetti nella realizzazione di un unico vero obiettivo: l’abbattimento delle barriere mentali.
Lug 16