“In merito allo spazio di vico e piazza commercio, insieme alla Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici della Basilicata abbiamo disegnato una ipotesi di intervento che prevede piccoli ritocchi finalizzati a rendere meno impattante il segno orizzontale del ponte di certo estraneo alla storia architettonica dei Sassi”. Lo ha detto l’assessore ai Sassi, Ina Macaione, intervenendo, stamane, alla conferenza stampa di presentazione degli interventi che saranno realizzati.
“L’obiettivo – ha aggiunto l’assessore Macaione – è quello di rendere subito fruibile uno spazio, la piazzetta posta al di sotto del ponte di vico Commercio che, altrimenti, resterebbe preda di vandali sciupando una straordinaria occasione di valorizzazione di un luogo per il quale sono stati spesi soldi pubblici. La fruizione di questo spazio, inoltre, avrebbe la positiva conseguenza di mettere a disposizione della comunità, attraverso bando pubblico, alcuni locali utili per avviare piccole imprese commerciali”.
Macaione ha ricordato che l’area in questione è stata sottoposta a un crollo nel 1963 ed rimasta abbandonata nel più totale degrado fino al 2011, anno di inizio dei lavori.
“I lavori – ha aggiunto Macaione – hanno restituito alla città una bellissima piazzetta che potrebbe essere destinata a molteplici funzioni, fra cui quella di spazio culturale. Ad oggi, però, non è fruibile perché abbiamo chiuso quell’attraversamento orizzontale che, di certo, non appartiene al dna della storia dei Sassi. Nell’attesa di individuare una soluzione definitiva abbiamo deciso, in totale accordo con la Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici della Basilicata, di intervenire con piccole azioni, (cambiando la ringhiera, inserendo piante specifiche e una pavimentazione coerente con la storia dei Sassi, etc.), al fine di riaprire subito il collegamento con la piazzetta. Si tratta di una soluzione provvisoria, perché nel frattempo costituiremo un gruppo di lavori di esperti internazionali che sarà chiamato a individuare una soluzione definitiva. Una soluzione che verrà ovviamente condivisa con tutta la cittadinanza in incontri pubblici”.
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, si è soffermato sul metodo di lavoro intrapreso dall’Amministrazione comunale in relazione a un problema. “Non ci sono situazioni irrisolvibili. Questa pratica intelligente messa in atto dall’assessore Macaione e dal Soprintendente, Francesco Canestrini, ci consente di individuare una ipotesi di alto profilo attraverso un coinvolgimento attivo di esperti e dei cittadini. Nel frattempo – ha concluso il sindaco – credo sia utile aprire questo spazio per evitare che torni preda di vandali e per restituire alla città un luogo dalle notevoli potenzialità”.
Nel corso dell’incontro è intervenuto Francesco Canestrini, soprintendente ai Beni architettonici e paesaggistici della Basilicata, che ha condiviso la prima ipotesi di intervento presentata dal Comune.
Canestrini, inoltre, ha colto l’occasione per annunciare il ricorso che la Soprintendenza ha presentato contro l’autorizzazione della regione alla realizzazione di un impianto eolico vicino al Parco della Murgia.
Il sindaco ha reso noto che anche il Comune di Matera, attraverso un’apposita delibera di Giunta comunale, ha presentato ricorso al Tar contro l’autorizzazione di un impianto eolico in un’area limitrofa al Parco della Murgia materana.
La fotogallery relativa al ponte di ferro di vico Commercio.
le imprese commerciali… ma per piacere. Chi ha sbagliato deve pagare di tasca sua e quel ponte orribile va rimosso!
Campa ancora la macaione. ma è la stessa che ha approvato il progetto del ponte della vergogna. dovrebbero, pagarli lei e la sua collega universitaria allora assessore, i 60 mila euro destinati. bisogna ricordare alla macaione dopo che si è svegliata dal torpore, che la sua macchina in cattedrale è uguale alle altre, non c’è deroga per gli assessori. scusate ma giordano è ancora assessore alla cultura o l’hanno ibernato per scioglierlo il 2019? adduce adduce sempre peggio, meno male che angelino c’è.
se un cittadino fa un buco ,viene denunciato alla procura, questi ciarlatani di tecnici permettono di fare non solo questo ponte ,da non dimenticare l ascensore dell albergo che ha cambiato il none nobilare.ma quale cultura 2019 avete’.
ma chi soprintende alla Soprintendenza? tra parcheggi con tanto di colate di cemento e ponti metallici non sta dnado certo buona prova di sè.
Basta fermateli!
Era il grido di una persona molto attenta, gente del popolo non addottorata, a vedere gli interventi che la Pubblica Amministrazione, quotidianamente, realizza nei Sassi. Nel caso specifico faceva riferimento al ponte di Ferro. Non intendono fermarsi e ci sono voluti 7 mesi di studi ed adesso il ponte di ferro viene immerso nel verde , si cerca di mimetizzare l’obbrobrio con la piantagione come usa fare nel Midel Europa; è noto che la rigogliosa vegetazione di Matera è dovuta alla abbondanza di acqua , è riportato da tutti i manuali. Il costo potrebbe aggirarsi sulle 70 mila euro, il progetto è molto di massima vediamo, poi, a quando arriviamo. Non ci fermiamo lì, vi sarà la consulta di esperti internazionali per studiare il recupero definitivo e diamo un calcio ai dotti professionisti che in 30 anni si sono dedicati al recupero dei Sassi. Questa dei professionisti internazionali porta un po’ indietro nel tempo a quando con i 120 mila euro disponibili dai fondi FAS si pagò un concorso di idee per progettare qualcosa per P.zza della Visitazione. Finì al ristorante ma quella amministrazione , molto più seria, terminò il suo mandato anticipatamente. Questa, incollata alla sedia, ha ancora 18 mesi di vita e poi tutti a casa e facciamo gli scongiuri perchè al peggio non c’è mai fine. Che dire , occorrono altri 70 mila euro e poi chissà. L’opera non era costata 270 mila euro, circa, ed il 30 Settembre 2012 non era completata ed operativa come il solerte funzionario ha asserito in apposita DICHIARAZIONE avente valenza legale? Credo che ci sia il dicchè da vedere sia da parte della magistratura contabile che di quella penale.
condivido appieno quanto detto da abiusi e michele vizziello. altro che “pratica intelligente messa in atto dall’assessore Macaione e dal Soprintendente, Francesco Canestrin” come dice adduce. si dovrebbero dimettere entambi per quello che sta succedendo a Matera. Come nella cava del Sole, dove il Sole si sta polverizzando, come il cimitero di Rione Malve, dove le tracce delle tombe oramai vanno sempre più diradandosi, o il museo demoetnoantropologico, dove un signore sempre quello ha aperto altri immobili, dove si vieta a chi sempre nello stesso ambito vuole investire su immobili di proprietà e gli si viene negata qualsiasi iniziativa perchè la destinazione è museale. ci si dimentica di quello fatto finora. e a canestrini che parla dell’eolico, non dice nulla dello scempio fatto nei giardini di Sant’Agostino, con scheletri di cemento armato da far rabbrividire qualsiasi componente dell’ICCROM come l’altro convento a Porta Postergola oramai oggetto di diffusa occupazione con interventi che l’UNESCO cancellerebbe dalla LISTA Matera, dicendo “raga’ nun ve presentate più quì se no ……..” Altro che interventi da parte di esperti di grido internazionale, noi abbiamo bisogno di maestri locali perchè il manuale del recupero Amerigo Restucci da loro ha attinto notizie ed esperienze. Si è visto l’aborto di Sgarbi e la sua commissione, o lo spreco di risorse per l’attivazione dei siti. chi ha notizie di questo spreco??? ma adduce nella sua limitata capacità non capisce che a quell’aborto di ponte ha partecipato il suo assessore, che dovrebbe virtualmente buttarsi giù, dovrebbe chiedere i danni. adduce che scende nei Sassi con la Bmw non si rende conto del pericolo dovuto ai tombini rotti, su via Madonn a delle Virtù, vicinati abitati da famiglie con bimbi che hanno ancora bisogno di interventi. adduce lascia perdere abbiamo capito che dei Sassi non te ne frega nulla, ma non infierire più di tanto su di loro.