Intervenendo a Potenza alla firma dell’accordo tra Regione, CdB e Enel per sanare la debitoria dei Consorzi di Bonifica, l’assessore all’Agricoltura ha evidenziato che “si tratta di un primo concreto segnale che è possibile intervenire direttamente per contenerne il costo finale, uno dei fattori principali dell’insieme di costi aziendali che condiziona fortemente la competitività delle nostre imprese agricole”.
“Con la firma dell’accordo di oggi tra Regione, Consorzi e Enel abbiamo dato una risposta innanzitutto alle continue esigenze espresse dagli agricoltori, che non dovranno più pagare gli aumenti di tariffa derivanti dal costo della bolletta energetica, che incidono notevolmente sulle spese aziendali, e alla sollecitazione dei tre Consorzi di bonifica di garantire i servizi irrigui essenziali a sostegno del sistema agricolo lucano”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura della Regione Basilicata Nicola Benedetto, intervenendo a margine della firma dell’accordo sottoscritto oggi dal direttore generale del Dipartimento Agricoltura Andrea Freschi e di rappresentanti della Regione Basilicata, dei Consorzi di Bonifica e da dirigenti nazionali dell’Enel.
“Con questo accordo, in particolare per il Consorzio di Bonifica del Metapontino, abbiamo sicuramente messo in sicurezza l’aumento che aveva determinato un fastidioso aumento di tariffa a carico degli agricoltori. Grazie a questo accordo – ha ricordato Benedetto – gli agricoltori non pagheranno più l’aumento previsto di 150 euro e i Consorzi saranno messi in condizione di risparmiare il costo dell’energia. Si tratta di un provvedimento particolarmente importante – ha continuato l’assessore – poiché risponde anche all’esigenza di dare risposte immediate e concrete agli operatori agricoli in un momento difficile per il settore primario che, così come gli altri settori produttivi, avverte il difficile momento congiunturale che sta attraversando l’economia del nostro Paese. Dunque i risultati conseguiti sono doppiamente rilevanti perché si realizza un risparmio immediato e consistente e perché contiamo a breve di consentire ai tre CdB di utilizzare tariffe decisamente più convenienti rispetto a quella di 0,27/euro/Kw sinora in vigore. Un primo concreto segnale che è possibile intervenire direttamente per contenerne il costo finale, uno dei fattori principali dell’insieme di costi aziendali che condiziona fortemente la competitività delle nostre imprese agricole. Basti pensare che tra mezzi di produzione (concimi, mangimi, sementi, antiparassitari, gasolio, ecc), oneri contributivi e burocratici, siamo in presenza di un peso insostenibile che come istituzione regionale, pur nelle limitate possibilità, dobbiamo contribuire ad alleggerire, tenuto conto che sono sempre più numerosi gli agricoltori “strozzati” dai costi di produzione”.