Sabato 20 luglio 2013 per il festival della libera circolazione arriverà a Matera il Ministro dell’integrazione Cecile Kyenge, politica italiana di origine congolese e primo ministro nero in un governo della Repubblica Italiana, quello guidato attualmente da Enrico Letta. Medico oculista, la Kyenge è salita alla ribalta delle cronache nazionali e internazionali a seguito della battuta infelice del vice presidente del Senato e senatore della Lega Roberto Calderoli, che si era lasciato scappare una battuta decisamente razzista: “Quando vedo la Kyenge non posso non pensare ad un orango”. La visita istituzionale della Kyenge favorisce un nuovo intervento di Pio Abiusi, che invita a riflettere sulle emergenze degli extracomunitari che vengono ospitati in maniera stagionale in Basilicata. Di seguito la nota integrale di Pio Abiusi.
Le elezioni sono ancora lontane!
Non possiamo fare bassa speculazione fin da adesso specie sulla pelle delle persone. E’ vero che la Repubblica delle Banane è sempre in festa ,per alcuni, ma denominare una manifestazione “ Festival della libera circolazione” ce ne vuole di coraggio.
C’è il festival del cinema, quello del libro, del canzone può essere strapaesano, nazionale internazionale, ce ne possono essere tanti ma quello della “libera circolazione” è sicuramente nuovo.
Si avvicina di più al traffico automobilistico che ad altro. Quello di Matera che si terrà dal 19 al 20 di luglio è l’ultima tappa di una carovana che ha circolato un po’ in mezza Italia, non ci eravamo sbagliati sul concetto di mobilità.
Va bene se organizzato dalle pro-loco distribuite un po’ in tutti i contadi e fino a quando Cècile Kyenge era semplice cittadina pur se divenuta deputata andava bene ma quando la stessa è assunta al rango di Ministro della Repubblica pur senza portafoglio evidentemente la cosa comincia ad andare un po’ stretta anche perchè non ci si può rifare al mero partito di appartenenza, per motivi istituzionali, ed invocare le vecchie e gloriose Feste dell’Unità. Questa volta non c’è degustazione di piadina e porchetta questa volta ci sono i piatti tipici africani, sarà il cuscus, il tè alla menta in luogo del sangiovese e c’è la mostra di abiti, i più vari in luogo di quelli della nostra cultura demo antropologica. Tutto colorito, tutto bene ma siamo pur sempre in presenza di un Ministro della Repubblica che interverrà con codazzo di auto blu a qualcosa che sembra una festa Folk. Più che carta stradale parliamo di “accoglienza” non sono termini nuovi di questi giorni, li ha riportati in primo piano Papa Francesco ed il Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini un percorso di apertura istituzionale e ben oltre ci è stato da loro tracciato; non possiamo, perciò, ignorare la presenza, a qualche chilometro di distanza da Matera, di migliaia di lavoratori extra comunitari sfruttati e disseminati nella campagne dell’Alto Bradano e quelli SI senza accoglienza.
Puntualmente non siamo attrezzati ed a quei poverini non viene riconosciuta nemmeno un minimo di accoglienza e l’assistenza sanitaria viene garantita, in qualche modo, dal volontariato. Qualche anno fa nacque anche un CIE che inizialmente era un campo di accoglienza e fu poi trasformato in Identificazione ed Espulsione, una sorta di lager inaccessibile che neppure la Chiesa riuscì a penetrare. Per fortuna non sono più quei tempi ma il disagio, l’abbandono di migliaia di lavoratori extra comunitari resta tutto; perchè il Ministro Kyenge non salta qualche passaggio della moderna Festa dell’Unità e va a far visita a quei poveri derelitti e riferisce, poi, al Governo? Questa è cultura non già o non solo quella della spaghettata.
Pio Abiusi
oggi è stato trucidato paolo Borsellino e tutta la sua scorta.IL suo sacrificio è stato inutile quando lo Stato è il vero mafioso. Borsellino ha combattuto la mafia con la coppola, ma quella economica e politica e dei colletti bianchi ben salda nelle istituzioni. Questi convegni super blindati servono solo alla loro vanità, dove le chiacchiere si precano, la parole di solidarietà sono parole al vento,dove regna incontrastata l’ipocrisia.
http://www.youtube.com/watch?v=HAgKUY60B3g,
Il parlamento e i giornali hanno decato pagine e parole per dare solidarierà alla ministra per una parola, non ho visto tale sdegno per le condizioni da animali in cui un paese civile come ci consideriamo fa stare questi nostri fratelli non emigranti.
Paolo Borsellino
La lotta alla mafia (primo problema da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
Hai ragione Mario… Ma non vanno sottovalutate le parole di un leghista idiota, stupido che rappresenta tante persone… e che rappresenta una delle più alte cariche istituzionali… Va allontanato da quella postazione perchè indegno