Alcuni estratti di note opere di Eduardo De Filippo e tre grandi successi della musica napoletana, Reginella, ‘Na sera ‘e maggio e Palumma ‘e notte magistralmente interpretati dal soprano Monica Petrara, accompagnata al pianoforte da Sara Madio. E così la rivisitazione del teatro di Eduardo proposto dalla compagnia teatrale Skené Teatro ha raggiunto la sua missione: rendere omaggio ad uno dei più grandi drammaturghi italiani componendo sulla scena del teatro Duni un puzzle originale, decisamente minimalista ma sicuramente in grado di suscitare emozioni nel pubblico, che ha apprezzato moltissimo la proposta culturale.
‘O sapore d’ ‘e parole non è quindi una classica pièce teatrale ma il frutto di un lungo lavoro di sintesi proposto dalla squadra di Skenè, composta da Lello Chiacchio, attore e regista dello spettacolo, Enzo Riccardi, Petra Santilio, Emanuele Paolicelli, Nicolò Marchese, Rosa Venezia, Angela Pietricola, Giuseppe Chiacchio, Rosanna Regina, Cristina Vizziello, Giseppina Ciancia, Lucia Sanrocco, Alba Danzi, Teresa Isoldo, Monica Petrara e Bartolomeo Tota. Per novanta minuti il pubblico è avvolto dalla magia del teatro di Eduardo, magistralmente ricostruita sul palco del Duni con una scenografia sobria ma proprio per questo sicuramente elegante e raffinata. I temi affrontati nelle scene selezionate da Skenè sono quelli cari al maestro napoletano: il rispetto verso gli uomini con i capelli bianchi, l’emancipazione femminile, i pettegolezzi del vicinato, un tradimento messo a fuoco da un dialogo tra due donne, moglie e amante, l’invidia, la gelosia. Il viaggio di Skenè mette a nudo non solo le qualità artistiche di Eduardo ma anche la sua coscienza, i suoi sentimenti, le sue passioni. Ecco perchè Lello Chiacchio indossa nuovamente i panni di Eduardo per rievocare il delizioso profumo del ragù di donna Rosa Priore o quello dell’abbrustolatura del caffè quando diventa color “manto di monaco”.
La scena finale in cui un povero scugnizzo, Vincenzo De Pretore, costretto a rubare nella vita riuscirà a farsi perdonare una volta defunto al cospetto di Dio e dei Santi in Paradiso è probabilmente la sintesi scenica della vita di Eduardo De Filippo, racchiusa nella poesia ‘a valigia, che rappresenta il resoconto della sua vita straordinaria: “La tua mente fervida e serna ha narrato gioie e dolori, misfatti e rancori. All’umile hai dato dignità e onore, al potere un monito per essere migliore.”
Lo spettacolo organizzato senza fini di lucro e solo per amore verso il teatro sarà replicato anche in estate a Metaponto presso il castello Torre di Mare.
Michele Capolupo
La fotogallery dello spettacolo di Skenè