“Dopo il Protocollo di Legalita’ riferito al Progetto Tempa Rossa e siglato ieri l’attesa delle comunità locali è adesso rivolta a questioni concrete, vale a dire, alla necessità che i principi di trasparenza e legalità si trasferiscano nelle delicate fasi di subappalto di lavori (l’investimento è di 1,6 miliardi di euro) e di assunzione di manodopera (con un picco massimo oltre le 1600 unità previsto a marzo 2015), tanto più che non possiamo accontentarci dell’annuncio dei giorni scorsi della Total dell’assunzione di 54 unità, sia pure tutte lucane”. E’ il commento del consigliere regionale Antonio Autilio, sottolineando “l’impegno del Presidente della Giunta De Filippo che corona un lunghissimo lavoro riferito alla presenza della Total nel Sauro-Camastra che non può limitarsi ad azioni sporadiche di promozione del territorio o di patrocinio di eventi culturali. Condivido in proposito – aggiunge – la posizione espressa dal vice ministro all’Interno Bubbico: nessun comportamento “straordinario” da parte della Total in quanto non obbligata per legge a firmare il Protocollo, ma richiamo da parte dello Stato e della Regione a tenere conto degli interessi del territorio in cui opera per l’estrazione del petrolio. In sostanza – evidenzia Autilio – si chiede alla compagnia petrolifera di tradurre in fatti concreti i principi aziendali scritti nei propri documenti ed illustrati in più occasioni: consolidare il dialogo con istituzioni e comunità locali; agire come società socialmente responsabile che contribuisce ai problemi di sviluppo sociale ed economico della Basilicata; gestire gli impatti ambientali delle attività produttive con particolare riguardo ai temi dell’occupazione locale. Lo slogan di sviluppo sostenibile che per noi è essenziale ad affrontare la complessa questione del rapporto petrolio-territorio – dice il consigliere regionale – richiede comportamenti conseguenti e coerenti. E’ quello che continuiamo a chiedere con l’impegno a monitorare costantemente l’iter attuativo del Progetto Tempa Rossa con la consapevolezza che il Protocollo di Legalità è un buon passo avanti. Pertanto, l’invito dei segretari di Cgil, Cisl, Uil a “fidarsi” delle parti sociali, superando ogni incomprensione passata, frutto innanzitutto di incomunicabilità, oltre che delle istituzioni e della nostra gente è tutt’altro che retorico”.
Lug 23