“L’Ugl esprime preoccupazione, per una situazione che appare ancora poco chiara dove non esiste un concreto piano di rilancio, aspetto sul quale ancora è atteso un confronto diretto con le parti industriali, per salvaguardare l’unità produttiva e le 140 famiglie che ad essa fanno riferimento. La chiarezza sugli investimenti nello stabilimento Ferrosud andava da tempo già fatta e riteniamo un’ennesima perdita di tempo la convocazione di un incontro con l’azienda il prossimo 10 settembre in Confindustria, a Matera. La 2M Tecno, attuale proprietaria, doveva già mettere sul tavolo i tempi per il bando di vendita legato al concordato preventivo ma, nulla ancora si vede tant’è, si ripetono ennesimi convocazioni”.
E’ la dura posizione del segretario regionale Uglm, Giuseppe Giordano per il quale, “già dopo il concordato, la gestione Mancini aveva annunciato piani di investimento e commesse e nuova ripresa, ma al solito solo promesse. Siamo e saremo vicini ai lavoratori e alle loro famiglie – prosegue il segretario Giordano -, bisogna dare stabilità e prospettiva, in una situazione gestionale complessa l’unica via d’uscita è la convocazione immediata di un incontro presso il Mise, per definire un percorso certo, finalizzato a riportare tutti i lavoratori in produzione garantendo gli impegni assunti, in primis accelerare il bando di vendita senza il quale viene per chiunque difficile chiudere l’attuale fase di traghettamento per poi mettere in campo gli investimenti necessari all’ammodernamento dello stabilimento. Per questi motivi – conclude il leader Ugl, Giordano – solo il Governo può e deve intervenire assumendo le iniziative necessarie a sbloccare la situazione per portarla finalmente, e con chiarezza, ad un piano industriale chiesto da tempo così allontanando la grande preoccupazione per il destino dello stabilimento Ferrosud, mettendo necessariamente fine a questa vertenza che vede 140 famiglie vivere quotidianamente incubi occupazionali”.