Cuore, passione e partecipazione. Saranno queste le anime della edizione 2011 della Festa in onore di Maria SS. della Bruna.
Nel corso di un incontro tra il presidente Franco Stella, il presidente del Consiglio Aldo Chietera, l’assessore Angelo Garbellano, l’assessore Antonio Montemurro e il presidente del Comitato Festa della Bruna Francesco Loperfido, sono emerse le prospettive del prossimo appuntamento con la tradizione locale.
Il progetto di quest’anno, con il medesimo bilancio dell’anno passato (pari a 217 mila euro), animerà la festa dei materani con 15 giorni di eventi. Programma nutrito che vedrà anche la partecipazione dell’Orchestra lucana: “un omaggio – hanno evidenziato gli assessori Garbellano e Montemurro – che la Provincia sarà lieta di offrire al proprio territorio in attesa di verificare ulteriori modalità di compartecipazione alla festa patronale in cui si identifica tutto il popolo materano e che continua a essere uno dei principali attrattori turistici regionali.”
Il presidente Francesco Loperfido ha voluto ricordare come: “l’impegno del Comitato sia particolarmente intenso e oneroso, una dedizione che auspichiamo possa venire condivisa da tutti i cittadini e dagli enti nell’interesse della città e della regione stessa.”
In merito alla questione delle risorse economiche, per adesso insufficienti a coprire le esigenze, Chietera e Stella hanno avanzato due ipotesi interessanti. “La Provincia proverà a ragionare con la Siae su un protocollo di intesa che garantisca un abbattimento dei costi per tutte le iniziative legate alla valorizzazione culturale del territorio” “Per aggirare l’esiguità dei fondi,- ha poi aggiunto il presidente dell’Ente di via Ridola – che accomuna tutti gli enti, si potrebbe verificare la possibilità che ogni singola amministrazione, associazione datoriale e associazione di categoria si prenda in carico una giornata di festa per organizzarla nei modi e nei contenuti più congeniali. Una opzione che credo potrebbe consentire una ottimizzazione dei risultati necessaria e auspicabile soprattutto in tempi di crisi. Crisi a cui, tutti insieme, dobbiamo impedire di rivalersi su una parte fondamentale della nostra storia.”