Prestigiosa ribalta internazionale per l’ufficiale dell’Esercito Italiano Giuseppe Amato. Il capitano è stato, infatti, invitato a relazionare nel corso della XXXIV edizione del Meeting di Rimini che si svolgerà il prossimo 21 agosto.
Alle 11,15, nella Sala Neri, l’ufficiale si confronterà, in un incontro introdotto dal direttore di “RaiNews” Monica Maggioni – con Maria Bashir, Procuratore capo nella provincia di Herat (Afghanistan), il Ministro della Difesa Mario Mauro Ministro, Gen. Div. Luciano Portolano, Capo Reparto Operazioni presso il Comando di Vertice Interforze e 1° C.le Magg. Monica Contraffatto, volontaria dei Bersaglieri – sul tema “Sicurezza ed educazione nelle missioni di pace”. Proprio sulla sua esperienza in Afghanistan – cinque anni fa presso il Comando NATO a Kabul durante la missione ISAF – il capitano Amato ha scritto il testo “L’eco dei miei passi a Kabul” (collana “Testimonianze fra cronaca e storia – Le nuove guerre” di Mursia editore).
Nel libro, pluripremiato (ha ricevuto il “Premio Targa Il Molinello 2013” e il “Golden Selection” nell’ambito della quinta edizione del “Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica Pegasus Literary Awards” ), Amato ripercorre, con uno stile semplice e diretto, la sua avventura umana e professionale, riportando con obiettività il passaggio complesso che l’Afghanistan sta attraversando.
“L’eco dei miei passi a Kabul” ha riscosso ottimi consensi di critica e di pubblico. Inoltre, per merito della sua valenza pedagogica e della sua attenzione nei confronti della multiculturalità, è stato adottato come libro di testo in alcuni istituti scolastici della Penisola.
L’ufficiale ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione a Torino. Laureato in Scienze Strategiche e in Informatica, ha partecipato a diverse missioni all’estero e attualmente presta servizio presso lo Stato Maggiore della Difesa.
Quella del capitano Amato, quindi, è una presenza cruciale al Meeting di Rimini, quest’anno dedicato al tema “Emergenza Uomo”.
“Il Meeting per l’amicizia dei popoli”, definito dai media come “l’evento più importante d’Europa”, – spiega il presidente, la professoressa Emilia Guarnieri – è una manifestazione culturale e popolare che dal 1980 si svolge nella città di Rimini nella quarta settimana di agosto. Il Meeting è innanzitutto un incontro tra persone di fede e culture diverse, un luogo di amicizia dove si può costruire la pace, la convivenza e l’amicizia fra i popoli attraverso incontri, mostre, spettacoli di carattere nazionale ed internazionale. Ad ogni edizione del Meeting sono protagonisti, davanti ad un vasto pubblico, importanti rappresentanti di religioni, culture e d etnie diverse, istituzioni internazionali, intellettuali e artisti, top manager, opinion leader e scienziati di chiara fama. La condizione di emergenza nella quale oggi viviamo è sotto gli occhi di tutti. L’esperienza di tanti educatori, così come le analisi sociologiche, documentano che uno dei mali più grandi che i nostri giovani oggi vivono è la debolezza del desiderio, l’affievolirsi dello slancio ideale, l’accontentarsi dei prodotti che la società offre. Da questo punto di vista il prossimo Meeting non vorrà soltanto lanciare un grido di allarme, quanto piuttosto mostrare che l’emergere positivo dell’umano è possibile: un’occasione dunque per rincontrare ed incontrarsi, e per sperimentare una positività del vivere”.