Contro-replica del residente Enzo Di Pede alla nota inviata sul nostro blog dall’assessore ai Sassi Maria Pistone in seguito alla lettera aperta inviata da Enzo Di Pede al sindaco di Matera Salvatore Adduce.
Riportiamo di seguito il nuovo comunicato di Enzo Di Pede che replica all’assessore ai Sassi Maria Pistone
Egregia Cittadina,
anch’io ho letto con grande attenzione la sua risposta sul giornale. A tal proposito vorrei dirle solo due parole.
Non accetto lezioni da nessuno sul testo unico 267 e sulla conformità normativa. Soprattutto da chi millanta conoscenze che derivano da un semplice copia – incolla.
È evidente, infatti, che il piano di gestione è frutto di una semplice trascrizione dal Manuale del Recupero del Prof. Restucci, dalla relazione di Laureano per l’iscrizione ai siti Unesco dal primo, dal secondo e dal terzo programma biennale, dalle schede di progetto degli ambiti, dal catasto dei beni culturali e da altri testi sulle normative regolamentari ed attuative della 771, che io già ben conosco sin dagli anni 80, quando lei era ancora una bambina e forse non viveva nemmeno in questa città. Ben conosco perché impegnato in prima persona presso gli Uffici Comunali: nel 1987, anno in cui è stata recepita la L.771/86 io ero responsabile per il Consiglio Comunale della Segreteria Generale del Comune, in seguito sono stato fino al 2004 segretario del Sindaco. La prima corrispondenza dell’allora nascente Ente Parco della Murgia (era in corso l’approvazione della legge istitutiva) l’ho curata io, come ben può confermarle il Presidente uscente.
Inoltre ho lavorato presso l’Ufficio Sassi per un anno. Eravamo, più di 15 dipendenti, tra interni ed esterni ora ne sono rimasti solo 4! Lei mi parla di controlli quotidiani, di interfacciarsi con i funzionari UNESCO, ma non si rende conto dello stato reale dei Sassi e dell’Altopiano Murgico. Nella Gravina oramai scorrono acque putride e melmose, piene di schiume di dubbia provenienza. Ad aggravare tutto ciò dal primo marzo, giorno dell’alluvione, nella zona del rione Casalnuovo, c’è stato uno scoppio di tubature dell’acquedotto con uno sversamento continuo di acque reflue che nei momenti di pioggia non hanno nulla da invidiare alle ben più note e copiose cascate che si formano lungo le scalinate dei Sassi, quando piove, a causa della mancanza delle griglie di canalizzazione, non previste nelle opere di urbanizzazione. È questo che vedo dalla finestra di casa mia, più che udire gli echi delle riunioni all’interno di Palazzo Lanfranchi. E’ questo che ferisce la mia “passione di residente”. E che dire del cemento buttato a “betoniere” negli ultimi lavori pubblici e lasciato ancora in bella vista lungo il belvedere della Madonna dell’Idris. Forse il cemento, anche quello armato, è stato inserito di recente tra i materiali previsti dal piano di gestione? E che dire ancora dei cantieri non autorizzati, delle occupazioni di immobili e degli allacciamenti di condutture fognarie a vista i cui liquami sversano in un immobile di via Madonna delle Virtù e fuoriescono dalla porta di ingresso. Se invece di fare pura demagogia, lei facesse una passeggiata lungo gli itinerari turistici, si accorgerebbe della mancanza del rispetto delle più elementari norme di igiene e sicurezza. Dov’è il “controllo quotidiano” lì dove si accavallano tubazioni di acqua (pompa con raccordi) a cavi elettrici di pubblico e privato servizio, per giunta in zone con forte presenza turistica? Dov’è ancora il controllo lì dove vengono occupati e ristrutturati in maniera abusiva e poco ortodossa immobili di rilevanza storico-culturale e religiosa? E qual è l’esempio di legalità di fronte a segnalazioni la cui sorte dipende dal cittadino che le effettua?
Vengono consigliati direttamente da Parigi quei pochi cestini portarifiuti di plastica verde ormai ridotti a pochi esemplari e messi dall’Amministrazione Comunale, tanto attenta al rispetto del piano di gestione? E se pur installati da una amministrazione precedente perché, con la solerzia che vi contraddistingue, non li avete ancora sostituiti? Forse non ne avete ancora parlato in una conferenza a Palazzo Lanfranchi? O non vi siete ancora interfacciati con l’Unesco? A proposito poi di “proprietà privata collocata fisicamente in un luogo di interesse dell’intera umanità” forse lei non ha partecipato a nessuna conferenza in cui si parlava di AMBITO 20.
Ora le spiego! L’ambito 20 non è altro che una sperimentazione voluta dall’intero Consiglio
Comunale nei primi anni 90, in cui, nello spirito della L.771/86, per favorire la rivitalizzazione, si prevedevano insediamenti di giovani coppie e servizi. Le abitazioni che lei definisce private sono in realtà tutte demaniali. Io non ne sono proprietario e così nemmeno gli altri residenti. Purtroppo si è trattato di una sperimentazione fallita, perché dell’antico bando sono state recuperate solo le abitazioni e nessun servizio. Persino i vicinati facenti parte di tale ambito non sono stati toccati. È forse questo il modo per “conservare e tramandare il nostro patrimonio in maniera integro”?
Tra i suggerimenti da me segnalati in veste di “consigliere depositario della verità” c’è il cablaggio dei servizi le cui tubazioni sono state già messe a dimora, si tratta solo di “infilare i fili” anche a costo zero, interpellando le società fornitrici di servizi, contatti questi già intrapresi durante l’amministrazione Minieri dall’attuale Assessore al turismo, allora dirigente di Staff. Ecco da cosa deriva il “presenzialismo”di cui lei mi taccia. Non dalla voglia di emergere ora, bensì dalla mia reale presenza e conseguente conoscenza di tutto ciò che è avvenuto nel corso degli anni nelle passate e nella presente amministrazione.
Inoltre, la mia esperienza come segretario del sindaco mi ha insegnato che gli assessori agiscono di
concerto con la giunta, ma ognuno, per ogni delega ricevuta, è di supporto programmatico e di
indirizzo, se non è così, a che serve avere la “delega ai Sassi e al Centro Storico”? Forse solo per rispondere a lettere indirizzate ad altri?
La “mia passerella” sono stati 25 anni di servizio presso gli Uffici del Comune di Matera e non certo la frequentazione dei patronati che lei sicuramente ben conosce dal momento che ne parla! Inoltre voglio sottolineare che lei e suoi colleghi sedete al tavolo della Giunta grazie a
“presenzialisti, frequentatori di passerelle” come me, che hanno sostenuto in prima persona come candidati, l’elezione del sindaco e fatto la differenza al ballottaggio.
È questa la mia idea di collettività, non qualcosa di astratto e lontano assimilabile al volgo su cui ergersi con arroganza e presunzione, ma un vincolo di solidarietà, confronto leale e sinergico con chi ha maturato negli anni la sua esperienza, anche di residente, al fine di creare un supporto reciproco per il raggiungimento di un fine comune: il futuro della nostra città.
Enzo Di Pede – residente sub-concessionario Ambito 20 Rioni Sassi
L’assessore comunale ai Sassi Maria Pistone risponde sul nostro blog alla nota di Enzo Di Pede, residente ambito 20 Rioni Sassi. Riportiamo anche in questo spazio la sua nota.
Gentile Cittadino,
ho letto con grande attenzione i consigli e i suggerimenti inviati a Questa Amministrazione relativo al Rione Sassi e al Centro Storico, volto a suo dire, e certamente, a migliorare la qualità della vita nel rione.
E chi attualmente governa la città, come ben avrà potuto appurare dalla qualità e quantità delle azioni a tutela del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, non ignora le esigenze di tutti, e le attua compatibilmente con le prescrizioni che l’UNESCO impone, e alle disponibilità finanziarie, sempre più risicate, rinvenienti dai tagli operati dallo Stato.
Mi permetto di sottolineare, in quest’ottica, la necessaria inversione di tendenza nel considerare i Sassi “roba nostra”, che fa compiere il grossolano errore di potersi erigere a consigliere e depositario di ogni verità; la proprietà privata di ciascuno, se collocata fisicamente in un luogo di interesse dell’intera umanità, tanto da diventarne patrimonio, cessa di essere privata fino in fondo, perché inserita in un contesto collettivo, molto più ampio e prestigioso del normale. E il nostro patrimonio, mi creda è, mi passi il termine, “più particolare degli altri”.
L’UNESCO ci impone di conservare e tramandare il nostro patrimonio in maniera INTEGRA, e la salvaguardia dei luoghi è costantemente posta a rigorosa sorveglianza da parte di organi statali, ai quali, come ben sa, abbiamo l’obbligo di relazionarci costantemente, anzi, direi quotidianamente, seguendone indirizzi e prescrizioni. Senza poi pensare alle verifiche periodiche a cui dobbiamo sottoporci per mantenere l’iscrizione nella lista UNESCO, in assenza della quale, la nostra città perderebbe un prestigio che merita e che la colloca tra le città più belle del mondo, e ultimamente tra le mete turistiche più ambite dagli Italiani e dai cittadini europei.
Ciò certo non significa ignorare legittime esigenze di migliore vivibilità dei cittadini residenti, ma sempre tenendo presente degli obblighi di salvaguardia del paesaggio a cui dobbiamo attenerci.
Qualsiasi intervento, da quello considerato più semplice, quali il posizionamento delle pensiline degli autobus, o degli scorrimano sulle gradinate più ripide, deve sempre subire il vaglio di compatibilità con i luoghi e con la loro conservazione, e pertanto, tutte quelle azioni che sulla citta “al piano” potrebbero trovare una soluzione più immediata, diventano certamente più complesse nei Sassi, soprattutto a livello autorizzativo, data la rete di rapporti ed interfaccia che ogni Amministrazione deve avere con altre istituzioni.
In relazione alla sua lamentata assenza su determinati tavoli dell’Assessore ai Sassi, alla quale, parlando al plurale, Lei si lamenta, sono a precisarle quanto segue.
Malgrado il Sindaco, in conformità alle prescrizioni normative, abbia conferito deleghe agli Assessori, ogni decisione è immediatamente riconducibile a tutta l’Amministrazione, nella sua interezza e collegialità.
Pertanto, qualunque decisione presa dall’Assessore Cappella, in questo caso, è frutto di congiunta analisi e determinazione di tutta la squadra di governo. Anche laddove all’incontro, a questo e a qualunque altro, avesse partecipato un Assessore diverso rispetto a quello alla Viabilità o, come si suol dire “al ramo”, avrebbe agito ed espresso determinazioni riconducibili alla Giunta tutta.
Personalmente, poi, sono sempre stata convinta sostenitrice della necessità di dare un taglio alla “politica delle passerelle e del presenzialismo a tutti i costi” e alla “politica dei patronati”, a cui, mi dispiace dirlo, mi dispiace costatare lei sia particolarmente affezionato, e che le potrebbe far confondere il ruolo che la legge conferisce all’Assessore, che non è un capo condomino o un amministratore di condominio (con tutto il rispetto possibile per i ruoli).
La invito caldamente a costatare come questa Amministrazione , nella sua interezza, abbia in un solo anno affrontato una serie di problemi incancreniti da tempo immemore, dando dimostrazione di impegno, fattività e competenza.
Ritengo, da cittadina per prima cosa e da amministratrice poi, che alla lunga ciò che paghi umanamente prima e politicamente poi, è il fatto di essere in grado di stare sui problemi e sulle questioni amministrative, cercando di dare un contributo serio ed onesto per il benessere comune, e cercando di migliorarsi quotidianamente attraverso il confronto con le problematiche.
Se la sua passione di cittadino materano e di residente nel Rione Sassi fosse stata attenta agli ultimi avvenimenti, si sarebbe reso conto che poco distante dal suo luogo di residenza, si teneva nei giorni in cui si parlava di mobilità, un importantissimo incontro sui Sassi, il Piano di Gestione e tanti altri temi attinenti, a cui hanno preso parte l’Università, la Prof.ssa Kirova, membro permanente dell’UNESCO, e l’Assessore ai Sassi, il quale, ha posto all’attenzione del qualificato pubblico, una serie di spunti sulla qualità del recupero che ha interessato il Rione negli ultimi anni, al fine di programmare il prosieguo in maniera consapevole e migliore.
Va da sé che queste occasioni sono imperdibili ed imprescindibili per un Amministratore che vuole occuparsi sempre meglio della propria città, e che voglia nel contempo creare canali e contatti che non possono che giovare alla collettività.
Cordialmente.
L’Assessore ai Sassi Avv. Maria Pistone
Incontro con rappresentanti delle associazioni del commercio e dell’artigianato materane facenti parte di Rete Imprese Italia ed alcuni rappresentanti delle associazioni della cittadinanza attiva di Matera per fare il punto sull’istituzione della ZTL nel centro storico e nei Sassi a seguito delle deliberazioni della Giunta comunale.
Convocato dall’assessore alla mobilità Cappella, si è tenuto il 19 maggio presso il Comune di Matera un incontro con i rappresentanti delle associazioni del commercio e dell’artigianato materane facenti parte di Rete Imprese Italia ed alcuni rappresentanti delle associazioni della cittadinanza attiva di Matera per fare il punto sull’istituzione della ZTL nel centro storico e nei Sassi a seguito delle deliberazioni della Giunta comunale.
In un’atmosfera serena e collaborativa, e con il fine di sentire e condividere pareri e suggerimenti dei presenti, l’assessore Cappella ha illustrato il funzionamento della ZTL del Centro Storico che interessa Piazza Duomo ed ha comunicato i correttivi e gli interventi individuati per venire incontro alle esigenze già manifestate dai residenti della zona Centro storico e dei commercianti. Cappella ha inoltre avviato la discussione sulle possibili soluzioni condivise per rendere anche i Sassi più “godibili” rendendo la mobilità compatibile con la straordinarietà del sito.
Tutti gli interventi hanno rimarcato la necessità di vedere i Sassi senza auto. Inoltre per il Centro Storico è stato introdotto da parte dei commercianti il concetto di estensione della zona pedonale in via del Corso e della chiusua al traffico veicolare non senza l’introduzione di determinati servizi tipo l’estensione anche ai commercianti della tariffa contenuta per l’utilizzo del parcheggio di via Lucana, permettere le operazioni di carico e scarico merci (mattina e pomeriggio), permettere al pollicino già circolante un paio di soste (una in particolare in piazza S.Francesco), migliorare le informazioni sulle partenze dello stesso dal parcheggio di Via Lucana ogni venti minuti. Inoltre, l’istituzione di un tavolo di monitoraggio (fra Comune e rappresentanti di Associazioni) che con un certa cadenza si riunisca per fare il punto sulla questione.
I rappresentanti istituzionali hanno espresso soddisfazione per i suggerimenti ricevuti dagli operatori sostenendo di darne attuazione nell’immediato ed hanno raccolto ulteriori spunti riguardanti l’estensione della attuale Ordinanza vigente nel Rione Sassi a tutta la settimana purchè almeno due pollicini viaggino a pendolo dal parcheggio di piazza Firrao al parcheggio di via Lucana e viceversa in maniera ininterrotta e ad orari stabiliti e ben indicati, anche oltre le ore 22, ricevendo a tal proposito un placet da parte dei rappresentanti istituzionali.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da Enzo Di Pede, residente Ambito 2o Zona Sassi.
Lettera aperta al Sindaco.
Egregio Sindaco,
ho partecipato ieri pomeriggio, pur non invitato, all’incontro sulla mobilità interna ai Rioni Sassi, tenutosi al sesto piano del Palazzo di Città, presenti assessore Cappella e il dirigente di staff.
Con grande rammarico ho notato che, come al solito, mancava l’assessore con delega ai Sassi, ma oramai siamo abituati a questa eterna assenza.
La cosa, però, che più mi ha colpito è stata quella di “partecipare”, ancora una volta, ad un incontro in cui non è stata prevista la presenza dei residenti, cosa che, mi auguro, non sia avvenuta di proposito!
Dal momento che anche lei non era presente, mi permetto di elencarle le persone o le organizzazioni invitate: Rete Imprese per l’Italia per commercianti e artigiani, Cittadinanza attiva e Città Plurale in rappresentanza di non so chi!
Si è parlato di Piazza Duomo, di via del Corso, di parcheggi, ma dei Sassi molto poco. Mi permetto, con uno spirito di collaborazione, tanto e da più parti invocato, e con l’esperienza del vissuto quotidiano di “vero residente”, di riproporre alcuni suggerimenti che riguardano non solo la mobilita negli antichi rioni, ma soprattutto l’igiene, la sicurezza e pubblica incolumità.
SUGGERIMENTI UTILI ED ESSENZIALI
1. Pulizia ordinaria e straordinaria non solo lungo i percorsi turistici.
2. Apertura servizi igienici pubblici garantita (almeno 1 per rione Barisano e Caveoso) dalle ore 8,00 alle ore 21,00.
3. Allestimento di un presidio fisso di Polizia Municipale, posto di pronto soccorso.
4. Posizionamento di corrimano lungo le rampe e le scalinate più ripide, da lei garantito già dal 27 ottobre scorso.
5. Posizionamento di cestini portarifiuti.
6. Revoca degli immobili assegnati, ma non ancora recuperati, dopo tanti anni divenuti ricettacolo di immondizia e di materiale di risulta dei vari cantieri autorizzati e non.
7. Messa in sicurezza dei cantieri, delle zone crollate o con pericolo di crollo.
8. Monitoraggio di tutti i siti (grotte, vicinati, giardini, etc..), dove ci sono cumuli di immondizia di ogni genere, anche su segnalazione di chi vive nei Sassi, con successiva chiusura degli immobili con muratura, dopo la pulizia.
9. Ridefinizione e tracciamento zone parcheggio interne ai Rioni Sassi con differenziazione zone “Autorizzati” e “Libere”;
10. Servizi di trasporto Pubblico garantiti fino alle ore 22, con pensiline di attesa ed orari definiti;
11. Revoca della ZTL tratto Porta Pistola e Piazza S. Pietro Caveoso;
12. Per i residenti 2 pass a famiglia (studiare la formula per chi possiede il motociclo) e 1 pass ad operatore (per carico e scarico di persone e merci);
13. Comunicazione con congruo anticipo di eventuali chiusure per eventi, tenendo comunque presenti le esigenze di chi opera e vive negli antichi rioni.
14. Sollecitazione alla Tesoreria Comunale del ripristino del Bancomat.
15. Posizionamento segnaletica (uniforme) veicolare, pedonale, pubblicitaria, inclusi nomi vie e camminamenti, siti di interesse storico – culturale;
16. Cablaggio dei servizi e coinvolgimento dell’Acquedotto Lucano per la soluzione dei miasmi rivenienti dalle pompe di sollevamento.
17. Rispetto delle norme previste dalle convenzioni sottoscritte dai sub-concessionari per strutture ricettive (alberghi, case vacanze etc.), cioè quella che vieta ai clienti di parcheggiare h24 negli antichi Rioni;
18. Valorizzazione Culturale (gestione delle Chiese Rupestri) e promozione e realizzazione di eventi negli antichi Rioni, con messa in bilancio delle relative risorse.
19. Costituzione di una commissione mista (residenti/operatori/PPAA) che analizzi con cadenza trimestrale i risultati, monitorando la vivibilità degli antichi rioni.
Con spirito di collaborazione ed in attesa di una convocazione aperta anche ai residenti invio distinti saluti.
Enzo Di Pede – Residente Ambito 20 Rione Sassi
Gentile Cittadino,
ho letto con grande attenzione i consigli e i suggerimenti inviati a Questa Amministrazione relativo al Rione Sassi e al Centro Storico, volto a suo dire, e certamente, a migliorare la qualità della vita nel rione.
E chi attualmente governa la città, come ben avrà potuto appurare dalla qualità e quantità delle azioni a tutela del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, non ignora le esigenze di tutti, e le attua compatibilmente con le prescrizioni che l’UNESCO impone, e alle disponibilità finanziarie, sempre più risicate, rinvenienti dai tagli operati dallo Stato.
Mi permetto di sottolineare, in quest’ottica, la necessaria inversione di tendenza nel considerare i Sassi “roba nostra”, che fa compiere il grossolano errore di potersi erigere a consigliere e depositario di ogni verità; la proprietà privata di ciascuno, se collocata fisicamente in un luogo di interesse dell’intera umanità, tanto da diventarne patrimonio, cessa di essere privata fino in fondo, perché inserita in un contesto collettivo, molto più ampio e prestigioso del normale. E il nostro patrimonio, mi creda è, mi passi il termine, “più particolare degli altri”.
L’UNESCO ci impone di conservare e tramandare il nostro patrimonio in maniera INTEGRA, e la salvaguardia dei luoghi è costantemente posta a rigorosa sorveglianza da parte di organi statali, ai quali, come ben sa, abbiamo l’obbligo di relazionarci costantemente, anzi, direi quotidianamente, seguendone indirizzi e prescrizioni. Senza poi pensare alle verifiche periodiche a cui dobbiamo sottoporci per mantenere l’iscrizione nella lista UNESCO, in assenza della quale, la nostra città perderebbe un prestigio che merita e che la colloca tra le città più belle del mondo, e ultimamente tra le mete turistiche più ambite dagli Italiani e dai cittadini europei.
Ciò certo non significa ignorare legittime esigenze di migliore vivibilità dei cittadini residenti, ma sempre tenendo presente degli obblighi di salvaguardia del paesaggio a cui dobbiamo attenerci.
Qualsiasi intervento, da quello considerato più semplice, quali il posizionamento delle pensiline degli autobus, o degli scorrimano sulle gradinate più ripide, deve sempre subire il vaglio di compatibilità con i luoghi e con la loro conservazione, e pertanto, tutte quelle azioni che sulla citta “al piano” potrebbero trovare una soluzione più immediata, diventano certamente più complesse nei Sassi, soprattutto a livello autorizzativo, data la rete di rapporti ed interfaccia che ogni Amministrazione deve avere con altre istituzioni.
In relazione alla sua lamentata assenza su determinati tavoli dell’Assessore ai Sassi, alla quale, parlando al plurale, Lei si lamenta, sono a precisarle quanto segue.
Malgrado il Sindaco, in conformità alle prescrizioni normative, abbia conferito deleghe agli Assessori, ogni decisione è immediatamente riconducibile a TUTTA l’Amministrazione, nella sua interezza e collegialità.
Pertanto, qualunque decisione presa dall’Assessore Cappella, in questo caso, è frutto di congiunta analisi e determinazione di tutta la squadra di governo. Anche laddove all’incontro, a questo e a qualunque altro, avesse partecipato un Assessore diverso rispetto a quello alla Viabilità o, come si suol dire “al ramo”, avrebbe agito ed espresso determinazioni riconducibili alla Giunta tutta.
Personalmente, poi, sono sempre stata convinta sostenitrice della necessità di dare un taglio alla “politica delle passerelle e del presenzialismo a tutti i costi” e alla “politica dei patronati”, a cui, mi dispiace dirlo, mi dispiace costatare lei sia particolarmente affezionato, e che le potrebbe far confondere il ruolo che la legge conferisce all’Assessore, che non è un capo condomino o un amministratore di condominio (con tutto il rispetto possibile per i ruoli).
La invito caldamente a costatare come questa Amministrazione , nella sua interezza, abbia in un solo anno affrontato una serie di problemi incancreniti da tempo immemore, dando dimostrazione di impegno, fattività e competenza.
Ritengo, da cittadina per prima cosa e da amministratrice poi, che alla lunga ciò che paghi umanamente prima e politicamente poi, è il fatto di essere in grado di stare sui problemi e sulle questioni amministrative, cercando di dare un contributo serio ed onesto per il benessere comune, e cercando di migliorarsi quotidianamente attraverso il confronto con le problematiche.
Se la sua passione di cittadino materano e di residente nel Rione Sassi fosse stata attenta agli ultimi avvenimenti, si sarebbe reso conto che poco distante dal suo luogo di residenza, si teneva nei giorni in cui si parlava di mobilità, un importantissimo incontro sui Sassi, il Piano di Gestione e tanti altri temi attinenti, a cui hanno preso parte l’Università, la Prof.ssa Kirova, membro permanente dell’UNESCO, e l’Assessore ai Sassi, il quale, ha posto all’attenzione del qualificato pubblico, una serie di spunti sulla qualità del recupero che ha interessato il Rione negli ultimi anni, al fine di programmare il prosieguo in maniera consapevole e migliore.
Va da sé che queste occasioni sono imperdibili ed imprescindibili per un Amministratore che vuole occuparsi sempre meglio della propria città, e che voglia nel contempo creare canali e contatti che non possono che giovare alla collettività.
Cordialmente.
L’Assessore ai Sassi
Avv. Maria Pistone