Altamura – Nuovo orizzonte per il Gruppo di Azione Locale “Terre di Murgia”. Questa volta è la Romagna l’approdo programmatico per gli altamurani che fanno parte dell’organismo paraistituzionale che lavora quotidianamente alla promozione del territorio rurale murgiano in chiave turistica.
Il trentuno di luglio è stato l’ultimo dei due giorni svoltisi a Cesena, dove a confrontarsi sono stati tre protagonisti: alcuni componenti del G.A.L. nostrano, rappresentanze della Camera di Commercio di Forlì e Cesena, infine esponenti del C.I.S.E. – Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico – entità che, come costola di quella stessa Camera di Commercio, si occupa dell’attuazione del progetto “Romagna da Gustare”.
Al centro dei lavori la prassi migliore e i modelli vincenti di filiera corta, di cui i funzionari romagnoli hanno discusso al meglio, proprio per consentire agli ospiti altamurani di apprendere nozioni e metri d’esperienza da mettere a frutto nel proprio ambito di operatività.
Il concetto di filiera corta, avverata nel progetto “Romagna da Gustare”, tiene il pregio d’ingenerare un circuito virtuoso, immediato tra le aziende agricole e quelle che si occupano di ricettività o di ristorazione, ossia principalmente strutture alberghiere o ristoranti tipici operanti sul loro stesso territorio. I vantaggi di questo rapporto così diretto sono molteplici e facilmente intuibili.
Uno, in esempio, quello dell’abbattimento dei costi, essendo priva di passaggi intermedi la relazione stabilita tra produttori agricoli e gli operatori economici interessati dalla domanda del turista: si tratta del principio del cosiddetto chilometro zero. Ma, di mezzo, c’è anche la rassicurazione sulla genuinità dei prodotti adoperati per la destinazione culinaria, un punto sicuramente a favore della tipicità dell’offerta enogastronomica del territorio.
La rappresentanza ufficiale del G.A.L. “Terre di Murgia” era composta dal suo presidente Vito Dibenedetto e dal suo direttore generale Luigi Lorusso. Ma presenti erano anche il responsabile di cooperazione Gennaro Di Biase, al quale fa capo il progetto di filiera corta murgiana “Corto Circuito”, e la responsabile di promozione Cristina Marvulli.
Roberto Berloco