Esperti Lis, ecco l’Avviso Pubblico della Regione Basilicata

Voucher per formare esperti Lis, approvato l’Avviso Pubblico. Assessore Falotico: “Il bando intende favorire l’acquisizione di competenze professionali e  ridurre il divario di comunicazione delle persone sordomute o audiolese”.

Formare nuovi esperti nella Lingua dei segni. Per sostenere quanti intendono partecipare a specifici corsi, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Formazione, Roberto Falotico, ha approvato un Avviso pubblico finalizzato alla concessione di “Assegni formativi per esperti Lis”.

Il bando è finanziato con 200 mila euro e prevede l’assegnazione di voucher, non superiori a 5000 euro,  destinati a coprire, in tutto o in parte, i costi di iscrizione. E’ previsto anche per i partecipanti, un contributo forfettario per le spese di soggiorno fino a un massimo di 200 giorni di frequenza.

Possono presentare domanda per i voucher i residenti in Basilicata e in possesso di un diploma di scuola media superiore (o titolo equipollente rilasciato da un Istituto straniero), che risultino disoccupati o inoccupati. Sono considerati titoli preferenziali, pur non costituendo requisiti per l’ammissibilità, la laurea, l’esperienza professionale o di volontariato nel settore, la parentela diretta con persone sordo-mute o audiolese e l’anzianità di disoccupazione e inoccupazione.

La candidatura si presenta on line, compilando il formulario di domanda telematica (Dichiarazione unica) disponibile sul portale istituzionale della Regione Basilicata, accedendo al sito www.basilicatanet.it. Il termine per la presentazione della candidatura scade il 40esimo giorno dalla data di pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino ufficiale della Regione.

“Il bando – ha spiegato l’assessore Falotico – ha un duplice obiettivo: da un lato favorire l’acquisizione di competenze professionali specifiche per chi è impegnato o intende operare nel sociale; dall’altro c’è quello di ridurre il divario di comunicazione delle persone sordomute o audiolese e contribuire così all’inserimento sociale di chi vive una profonda condizione di isolamento”.