Durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti del C.F.S. hanno sorpreso un imprenditore agricolo che trafugava le acque del fiume Sinni, mediante un sistema di captazione costituito da un motopompa posizionato lungo la sponda naturale del fiume.
Le acque venivano poi convogliate mediante tubazioni, in parte interrate, utilizzate poi per l’irrigazione dei terreni privati.
Conseguentemente, il suddetto sistema di captazione è stato posto sotto sequestro e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ai sensi degli artt. 624 e 625 c.p., poiché i fiumi fanno parte del demanio pubblico necessario ed il relativo prelievo, in assenza di concessione, concretizza la fattispecie di reato di furto aggravato.
Tale operazione rientra in una più vasta attività inserita nella direttiva operativa dettata dal Corpo Forestale dello Stato – Comando Provinciale di Matera, al fine di prevenire e reprimere ogni attività illecita che produca nocumento in spregio alle norme poste a salvaguardia dell’ambiente.
Uahuu!!!! Che bravi… Hanno beccato un criminale… Stava rubando l’acqua…. Ma P ‘piacer!!!