Lungo i territori della fede, raccontando santuari e devozione popolare, nasce “Basilica sacra, i luoghi dello Spirito nella devozione cristiana”, un lavoro di ricerca alla scoperta del senso religioso che è possibile respirare nella terra di Lucania, voluto dall’Apt e scritto da Vincenzo Scalcione. «La Basilicata si rivela un autentico scrigno di tesori, nell’ambito del turismo religioso. Un’aurea sacrale infatti pervade questi luoghi e con essa il silenzio» annota Gianpiero Perri, Direttore Generale Apt Basilicata, azienda promotrice delle azioni all’interno delle quali, in concomitanza con l’Anno delle Fede promulgato dal Pontefice, ha visto la luce la pubblicazione appena indicata. Sfogliando le pagine della guida “Basilicata Sacra”, uno strumento di promozione del territorio, realizzato dalla Regione Basilicata e dall’Apt, l’autore Vincenzo Scalcione accompagna lo sguardo del visitatore lungo le tracce del sacro, laddove fra lo stupore di un terra si disvela “il sorriso di Dio”. Perché il compendio Basilicata Sacra «tenta di ridestare lo sguardo su quei luoghi a cui solo accede l’anima che anela al ristoro dell’Eterno, in una regione – sottolinea Scalcione – dove s’alternano al frastuono dei riti arborei, sopravvissuti ai secoli, e nel tempo divenuti cristiani, alle lauree ed ai cenobi dei monaci venuti dall’antica Bisanzio, così da disvelare, al turista come al viaggiatore, l’intimo misticismo di cui sono intrisi i gesti ripetuti nelle sacre celebrazioni dalla gente di questi luoghi». Con lo sguardo rapito, le pagine che raccontano il senso religioso della Basilicata mettono a parte di un lungo viaggio spirituale: il lettore è condotto fra gli oranti delle liturgie nei culti mariani, che si snodano lungo le vette dell’Appennino; sotto il cielo abbagliante dei Sassi di Matera, dove è andata in scena la Vita di Cristo, poi ripresa da tanto cinema religioso di grande fascino ed eco. Qui ancora si conserva l’incanto di una presenza monastica che seppe affrescare di una sublime religiosità chiese ed asceteri rupestri, costituendo un meraviglioso
complesso, si contano 155 chiese, sulle cui pareti un fervore mistico ha impresso pitture parietali rupestri, di cui la Cripta del Peccato originale resta il segno più originale di un atteso nuovo mondo a cui accedere attraverso l’ascesi. Accanto alla devozione per la Vergine, le pagine di Basilicata Sacra conservano il ricordo di San Gerardo Maiella, santo taumaturgo, che qui ebbe i suoi natali, dove ancora risuona forte quella fama sanctitatis, che ne permise la canonizzazione per i prodigi numerosi che lo videro divenire strumento del divino. Con la Settimana Santa, si viene condotti sul Vulture, al seguito degli antichi riti della passione di Cristo. Quindi lo sguardo si posa sui santi patroni, accompagnando il viaggiatore dello spirito fra le contrade e le selve, lungo le strade e sin sulle alture, nei luoghi sorvegliati dai monasteri di Basilicata, laddove si disvela la policromia della devozione lucana. Il percorso portato all’attenzione è stato inteso quale elemento non di analisi ma di sola indicazione delle strade possibili sulle tracce del sacro: una via percorsa dal pellegrino, che ivi vi ha inciso i segni della fede; una dimensione che ridesta infinito stupore, che rapisce lo sguardo mentre l’animo s’adombra; “che di fronte alla bellezza delle chiese – ci ricorda l’autore Scalcione – che adornano la Lucania e la grandiosità degli eremi qui posti invita ad innalzare il giudizio oltre le cose che sono e guadagnare, credendo, il punto di vista di Dio, laddove ogni cosa si comprende sub specie aeternitatis”.
Ago 06