L’Assemblea degli azionisti di Acquedotto Lucano, che si è svolta questa mattina a Potenza, ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012. Presenti la Regione Basilicata e i sindaci in rappresentanza del 73,70% del capitale sociale di AL.
Il bilancio 2012 si chiude con un utile di circa 14.000 mila euro e con un fatturato di circa 53 milioni di euro. Il valore della produzione operativa ammonta a circa 75 milioni di euro con un incremento di oltre 6 milioni di euro (+9,47%) rispetto all’esercizio precedente.
Si tratta del primo esercizio sociale chiuso dall’attuale consiglio di amministrazione presieduto da Rosa Gentile considerato che quello del 2011, benché approvato quando si era già insediato questo cda, è stato frutto del lavoro di quello precedente.
“Il bilancio 2012 – dice il presidente Gentile – è in linea con quelli precedenti e ciò significa che siamo riusciti ad equilibrare e a contenere le spese. A tal proposito voglio ringraziare la Regione Basilicata per aver deliberato nell’assestamento di bilancio un contributo di 7milioni di euro a favore di Acquedotto Lucano come elemento compensativo per la tariffa a carico degli utenti”.
Il direttore generale, Gerardo Marotta in merito all’argomento ha spiegato che “siamo in una fase delicata che sconta gli effetti dell’introduzione del metodo tariffario transitorio per il biennio 2012 -2013 a seguito della delibera emessa dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas che prevede, tra le altre cose, il recupero da parte del gestore del maggior onere di competenza dell’esercizio 2012 attraverso un meccanismo di conguaglio al termine del periodo di transizione. La tariffa media in grado di assicurare l’equilibrio economico e finanziario dell’intero servizio – ha concluso Marotta – avrebbe dovuto subire un incremento del 40% rispetto a quella applicata attualmente. Il contributo integrativo di 7milioni di euro da parte della Regione ha scongiurato un suo aumento e ha permesso una gestione aziendale più serena a fronte anche dell’aumento del costo della bolletta energetica (passata dai circa 13 milioni di euro del 2011 ai circa 20,5 milioni del 2012) determinato dalla bassa piovosità registrata nel 2012 che ha imposto un maggior prelievo di acqua dagli invasi e dunque un maggior impiego di energia elettrica”.
Il presidente Gentile ha infine ricordato la difficoltà di Acquedotto Lucano ad incassare i crediti vantati (ad oggi la morosità supera i 18 milioni di euro) e ha sottolineato che l’azienda continuerà nella sua costante e capillare azione di recupero crediti nei confronti degli utenti morosi, siano essi cittadini privati, aziende, enti, consorzi “perché è giusto che nessuno si sottragga al dovere di pagare un servizio essenziale come quello da noi garantito”.
Nonostante la crisi congiunturale economica Acquedotto Lucano, nel corso dell’esercizio, ha fatto investimenti per circa 6milioni di euro, al fine di migliorare le opere gestite nel pieno rispetto del piano triennale 2010-2012 sia con fondi pubblici che con quelli rinvenienti dalla tariffa.
In particolare i progetti rientranti nel Po-Fesr 2007-2013 sono in avanzata fase di esecuzione e le opere realizzate con questo finanziamento sono per il 90% già in esercizio e consentiranno utili vantaggi gestionali ad Acquedotto Lucano per le minori spese di manutenzione già per l’anno in corso.