Nell’area delle Dolomiti Lucane-Parco Gallipoli Cognato gli operatori turistici si preparano al “tutto esaurito” per la settimana di Ferragosto. I “buchi” di presenze e prenotazioni, della prima metà di luglio dovuti essenzialmente al maltempo, o comunque alle incerte condizioni meteo che hanno scoraggiato molti visitatori del comprensorio e soprattutto di Castelmezzano e Pietrapertosa, sono solo un brutto ricordo. La ripresa, con il Cinespettacolo della Grancia a fare da “traino” e il Volo dell’Angelo a pieno ritmo, è da giorni visibile con comitive pugliesi, laziali ed estere (persino dalla Russia) che affollano le aziende agrituristiche, partecipano agli itinerari enogastronomici che attraverso il turismo rurale – evidenzia il C.S. Thalia – sono gli elementi essenziali per l’economia locale. Questo sarà l’ultimo Ferragosto per l’agriturismo senza “soli”: come le selle per gli alberghi, il sistema di classificazione degli alloggi messi a disposizione dagli agriturismi, si baserà, entro la fine dell’anno, su requisiti strutturali e sui servizi offerti. A seconda della loro presenza, la struttura si guadagna dei “soli” sino ad un massimo di 5.
Proprio nell’area delle Dolomiti Lucane c’è chi si prepara a conquistare il massimo dei 5 “soli”: nella classificazione, a differenza degli alberghi, vengono inseriti parametri che tengono conto non solo del livello di comfort della struttura ricettiva, ma anche delle caratteristiche dell’azienda e dei servizi che è in grado di offrire in termini di valorizzazione dei prodotti tipici locali, del paesaggio e del territorio. In proposito, l’Agriturismo Molino della Contessa, nato nel 2004 da un antico mulino Baronale del XII restaurato da pochi anni, alle falde della foresta naturalistica del Parco, punta su nuovi servizi che si saldano alla tradizionale ospitalità contadina e alla buona tavola dei piatti con prodotti rigorosamente aziendali: una piscina e una casa-alloggio per gli ospiti in fase di realizzazione secondo un nuovo modo di costruire finalizzato a realizzare un prodotto edilizio più evoluto che minimizzi l’ utilizzo delle risorse ambientali e favorisca il risparmio energetico che si sta sperimentando, per la prima volta nelle nostre aree rurali.
“Attraverso una nuova cultura costruttiva – spiega Michele Mattia che si occupa del marketing dell’Azienda condotta dalla moglie Rosanna – vogliamo dare un esempio di bioarchitettura capace di coniugare la tutela dell’ambiente con la necessità di ridurre i consumi energetici, tenuto conto che la cosiddetta “casa intelligente” fa risparmiare sino ad un terzo delle spese per riscaldamento-elettricità, grazie all’energia solare e geotermica. Una casa rivestita in pietra del posto, con un’arcata centrale in pietra viva, inserita in una macchia boschiva, nei pressi di un torrente e in un’area pic-nic per una vacanza tutta natura e campagna”. E l’ulteriore testimonianza che nell’area delle Dolomiti Lucane c’è gente tenace che non demorde di fronte comunque alla crisi dei consumi, ecco il progetto, a buon punto, di una piscina a fianco dell’azienda per offrire un’ ulteriore attrazione da aggiungere oltre che alla cucina, agli itinerari alla scoperta del Parco, alle passeggiate, una novità richiesta dagli ospiti amanti delle vacanze in campagna. La cosiddetta formula di vacanza a ‘chilometro zero’ è diventato – evidenzia il C.S. Turistici Thalia – il modello di vacanza 2013. Per scegliere l’agriturismo il 46% degli italiani si rivolge a Internet dove sono attivi siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it ma è arrivata per il 2013 anche la nuova App di Terranostra scaricabile gratuitamente che fornire tutte le informazioni sull’agriturismo prescelto. Tra chi non si rivolge alla rete va ancora forte il passaparola o il consiglio di parenti e amici che viene seguito dal 32% degli agrituristi, mentre un buon 9% lo sceglie quasi a caso sul posto. E l’Agriturismo Molino della Contessa sta pensando anche all’ammodernamento del sito come strumento per tenere sempre acceso un canale di comunicazione-informazione con gli ospiti fidelizzati o potenziali, attraverso un calendario di eventi che oltre a quelli del cartellone del Parco, dei Comuni, vede protagonisti produttori ed agricoltori con giornate a tema. Tra i progetti a breve quello di tenere il 12 settembre un evento dedicato ai piccoli-grandi vini di montagna. I vignaioli italiani rappresentano il nerbo della qualità vitivinicola del nostro paese. É infatti peculiarità tutta italiana il binomio tra produzioni di piccola e media scala ed eccellenza qualitativa. Se per i Doc, Docg, Igp, i vini a denominazione protetta ci sono strumenti e canali di promozione-valorizzazione, per i cosiddetti vini locali che pure rappresentano i 2/3 della produzione vinicola complessiva non ci sono azioni e misure specifiche. Di qui l’idea di valorizzare i piccoli vini “paesani” come uno dei efficaci richiami dell’ospitalità rurale promuovendo anche la vendemmia e la vinificazione insieme agli ospiti.
Ago 12