Le località del Metapontino, quelle delle coste ioniche pugliesi e calabresi sono una valida alternativa non solo ai circa 20 mila italiani che avevano prenotato pacchetti di vacanza sul mar Rosso ma persino per migliaia di europei (tedeschi su tutti) che rinunceranno all’Egitto. Per il Centro Studi Turistici Thalia, prima che i grandi tour operator italiani ed esteri “dirottino” i flussi turistici certamente non verso il Mediterraneo meridionale-italiano, è l’occasione da non lasciarsi sfuggire. Di qui l’appello al vice presidente della Giunta Regionale lucana Marcello Pittella, indicato come coordinatore dagli assessori al turismo di Puglia e Calabria che hanno siglato di recente un protocollo di intesa per valorizzare la costa ionica delle tre regioni, ad attivare un tavolo con gli operatori turistici delle aree costiere oltre che ioniche anche tirreniche.
La stragrande maggioranza dei tour operator che aderiscono ad Astoi Confindustria Viaggi – sottolinea Piero Scutari presidente del C.S. Thalia – ha annullato le partenze per l’Egitto, ufficialmente sino a metà settembre, e sta contattando tutti i clienti in partenza per fornire loro alternative, ‘congelare’ il viaggio o concordare il rimborso. Non mancano i primi segnali di “sfruttare” la tragedia del popolo egiziano per fare affari. Come? I grandi gruppi industriali del turismo – risponde Scutari – hanno investito principalmente in Spagna e Grecia oppure potrebbe tentare la “carta” della Tunisia che presenta “l’atmosfera araba” più tranquilla simile a quella egiziana. E’ evidente che per inserirsi nel nuovo mercato turistico che si è aperto improvvisamente e che, non va sottovalutato, dura sino ad ottobre, c’è bisogno innanzitutto di una ricognizione sull’ “invenduto” da parte dei nostri albergatori, operatori turistici.
Il C.S. Thalia evidenzia che proprio tra gli obiettivi del protocollo Basilicata-Puglia-Calabria ci sono la destagionalizzazione del turismo, la cooperazione nella valorizzazione ambientale, culturale e turistica anche in forme di promozione che vadano oltre i confini nazionali, la promozione di servizi comuni e di comuni strategie di comunicazione anche su internet, senza dimenticare un opera comune tanto per potenziare le reti di accesso all’area che per qualificare l’offerta delle strutture turistiche.
Adesso – dice Scutari – c’è un banco di prova su cui operare tenuto conto che senza un’iniziativa congiunta degli operatori delle tre regioni, senza cioè almeno 2-3 mila posti-letto non si può competere con i T.O. tedeschi. Noi mettiamo a disposizione il C.S. Thalia per supporto tecnico-professionale e per i contatti diretti con le imprese turistiche nazionali ed estere.
Per Giuliano Scavetta, consulente del Centro Studi Turistici Thalia e titolare del T.O. Camartour con uffici a Napoli e a Potenza “le cronache di questi giorni sono la riprova che nel caso di turisti lucani, pugliesi, calabresi e campani in Egitto, che è stata sinora una meta molto richiesta per fascino e per economicità, dove la situazione va tenuta costantemente d’occhio per verificare voli, accoglienza, problemi d’ordine pubblico, chi li protegge e tutela se non gli agenti di viaggio? Su Internet si trova il singolo servizio, come la prenotazione del biglietto aereo o ferroviario. L’interlocutore è frammentato, si acquisiscono informazioni qua e là. Se qualcosa va male, si perde tutto. Si trovano sia soggetti professionali, sia le trappole. L’agenzia di viaggio, invece, offre anni di esperienza e professionalità, oltre che informazioni sul clima, gli aspetti sanitari, le informazioni su visto e passaporto e le situazioni a rischio. Per questa ragione – aggiunge Scavetta – la proposta del Thalia non può che trovare il massimo sostegno e la massima collaborazione delle Agenzie di Viaggio che sono quelle che hanno venduto i pacchetti per il Mar Rosso e dove i clienti tornano per farsi consigliare cosa fare adesso. E soprattutto offre garanzie che lo schermo a cristalli liquidi del computer non può offrire, dai diritti dei viaggiatori all’assicurazione per i bagagli. Per noi – dice Scavetta – il pacchetto è venduto quando il cliente ritorna e ci dice com’è andata. E poi a conti fatti, l’agenzia è più conveniente. Se prenoti da solo un low cost, l’aeroporto magari è lontano e devi pagare parecchio per il trasporto in città. Senza contare i costi aggiuntivi per i bagagli, che stanno aumentando a vista d’occhio. E se dovesse succedere qualcosa chi ha prenotato con le agenzie ottenne il rimborso, gli altri no”.
Ago 18