Il politologo materano Franco Vespe, che aveva annunciato nelle scorse settimane la suta disponibilità a schierarsi con il Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni regionali riaccende il dibattito con le sue riflessioni sulla crisi regionali e bacchetta in particolare l’ex assessore regionale Rosa Mastrosimone. Di seguito la nota integrale.
Qualche riflessione sulla crisi regionale…
La pretestuosa crisi regionale che costringe il popolo lucano a votare il prossimo Novembre si presenta come un’occasione irripetibile x cambiare registro qui in Basilicata. Crisi pretestuosa perché indotta non per la questione morale, in verità molto più grave di quelli che sono i riscontri giudiziari, se vogliamo veniali, quanto piuttosto per un riassetto degli organigrammi dell’immorale e sporcaccione PD lucano. Occasione irripetibile perché gli equilibri all’interno del Centro sinistra sembrano ormai scassati. Perché la questione morale come dicevamo è molto più grave di quello che il riciclaggio miserabile di scontrini ci racconta. La Mastrosimone & C . non hanno ancora compreso che il vero dolo inflitto al popolo lucano è quello di non saper compatire ( nel senso di patire con….insieme) il popolo che oggi sta soffrendo. Loro banchettavano con caviale e schampagne, mentre fuori è miseria e stridore di denti. Così sono arrivati al capolinea, geneticamente incapaci di rappresentare un popolo morso dalla “sperdutezza” a dirla con Di Consoli. Rosellina è finita! Ma con quale faccia tosta ti riproponi ? Almeno i tuoi amici di merende hanno avuto il pudore di rimanere in silenzio! Poi c’è anche un fragoroso fallimento politico-amministrativo sotto gli occhi di tutti. Nonostante l’efficienza nel calamitare fondi europei e royalties petrolifere, questa classe dirigente ha saputo seminare solo ulteriore povertà. Non ha saputo proporre e praticare alcun modello di sviluppo . Anzi ha saputo solo dispensare assistenzialismo, assistenzialismo ed ancora assistenzialismo! Questa è la ragione per la quale c’è un grande fermento nella società civile. Un fermento però caotico, disordinato che rischia di diventare sterile se non governato adeguatamente. E’ esiziale pertanto che a questo magmatico fermento della società civile lucana si dia ordine, organicità ed efficacia. Occorre prima di tutto creare un centro di gravità politico. E’ fuor di dubbio che esso non possa che essere rappresentato dal Movimento a 5 Stelle che ha preso alle scorse politiche il 25% dei voti. Anche se in discesa (?) il suo brand nella nostra regione, con Grillo in campo, potrà valere sempre una percentuale a due cifre. Questo cartello non può essere solo di protesta, ma anche di proposta ad oltranza. Piuttosto che fare la lista della spesa delle cose da fare, occorrerà che il programma proponga un nuovo modello di sviluppo per la nostra regione che rompa le catene dell’asservimento clientelare-assistenzialistico che ha fatto le fortune dei tanti Mastrosimone della nostra regione.. Un modello di sviluppo “sostenibile”. Una sostenibilità multidimensionale che sappia aggredire insieme le emergenze sociali, ambientali, economiche ed etico-sociali della nostra società. Una sostenibilità che, prendendo atto della “sperdutezza”, miri a rafforzare soprattutto quelle risorse sociali e relazionali che oggi, come e più di quelle ambientali, si stanno dissennatamente dilapidando. Questo significa dal punto di vista etico, spezzare quelle catene di solidarietà verticale che assoggettano i nostri giovani e sostituirle con reti di solidarietà orizzontale e la sussidiarietà. Questa dovrebbe essere la consegna che il “Comitato di Liberazione Regionale” (da ora in poi CLR!). Per fare questo però occorre smetterla con veti ed ostracismi personalistici. Chi li pone e li esercita a vantaggio di presunti “veteranismi” o inseguendo strumentalmente impossibili mitologie di purezza e verginità non fa altro che tradire schemi di pensiero perfettamente speculari a quelli di coloro che stiamo cercando di mandare definitivamente a casa. Chi li pone rischia di rendere vani gli sforzi del CLR !
Per quel che mi riguarda io non ho abbandonato affatto questa buona causa come invece qualche giornalista ha fatto credere dalle colonne del suo giornale. Evidentemente chi ha dato questa notizia non ha saputo leggere bene ed in modo approfondito i miei post sul forum regionale del Movimento 5 Stelle. Non sarà certo chi scrive a rompere il fronte di liberazione della nostra terra! Io tengo duro!!
ma politologo è un mestiere?
E’ un mestiere che RENDE……….
Zukka e Antonio, ma cosa ha detto di tanto strano Vespe da ironizzarci su? O siamo prevenuti?
Prevenuti?
Ma quando mai!
Il punto è che sono solo Kiakkiere al vento!
no non rende affatto! Lo faccio per piacere.