Zona a traffico limitato, problematica del disturbo alla quiete notturna determinato da emissioni sonore rigorosamente ridotte dopo la mezzanotte, disagi provocati dallo stop alla vendita per asporto e consumo su suolo pubblico di bevande alcoliche in contenitori di vetro nelle ore notturne, difficoltà oggettive che impediscono l’organizzazione di eventi di intrattenimento e spettacolo nel centro storico e nei Sassi di Matera. In buona sostanza tutte le questioni relative alla “stretta” sulla movida materana, soffocata da una legislazione cinica e spietata, che finisce per scoraggiare coloro che hanno investito in una città a vocazione turistica come Matera.
I controlli delle forze dell’ordine e l’imposizione di alcune delibere da parte dell’Amministrazione comunale hanno provocato sinora una serie di disagi agli operatori commerciali e una trentina di imprenditori hanno inviato una lettera al sindaco di Matera Salvatore Adduce e al Prefetto di Matera Luigi Pizzi per chiedere un incontro in cui affrontare una serie di problematiche che nelle ultime settimane hanno penalizzato le attività commerciali dei Sassi e di tutta la città di Matera.
I commercianti restano in attesa di un riscontro positivo della richiesta in modo da affrontare insieme al Comune e alla Prefettura le questioni sollevate.
Michele Capolupo
Dopo aver appreso che un gruppo di commercianti materani ha inviato una lettera ai rappresentanti delle Istituzioni la Confesercenti si inserisce nel dibattito sulla “movida” nella città di Matera. Di seguito la nota integrale.
In questa città il confronto dialettico fra Istituzioni e parti sociali sembra non funzioni più! E’ quanto dichiarano i rappresentanti di Confesercenti dopo aver appreso che un gruppo di commercianti, presa carta e penna, hanno scritto ai rappresentanti delle Istituzioni, lamentando quanto sia accaduto durante il periodo estivo a proposito di controlli presso le attività commerciali in applicazione di alcune Ordinanze comunali riguardanti l’uso di contenitori di vetro, occupazione suolo pubblico e normativa sulle emissioni dei rumori, tutte materie oggetto di confronto, in passato, fra le associazioni dei commercianti e l’Amministrazione Comunale di Matera.
La Confesercenti ammette che molto è stato fatto a livello di opportuni suggerimenti dati in sede di approvazione di atti regolamentari e molto dovrà ancora esser fatto, purchè sia chiara una cosa: che le parti trovino la quadra su l’obiettivo da raggiungere anche in funzione della candidatura a capitale della cultura 2019. Insomma deve esser chiaro quello che si vuole raggiungere ed insieme tracciare il percorso per arrivarci.
Quando in passato si è lavorato in tale direzione i risultati si sono ottenuti e la repressione è stata prossima allo zero; quando, di contro, i provvedimenti piovono dall’alto e non vengono affatto condivisi, è chiaro che molto spesso se ne ignorano i contenuti e quindi c’è bisogno di controlli per ristabilire l’ordine.
Il ruolo delle associazioni di categoria, previsto dalla Costituzione, è proprio quello; portare a condivisione provvedimenti presi dalle Istituzioni attraverso confronti democratici la cui sintesi contenga suggerimenti utili per tutti.
Non conosciamo nel dettaglio quale sia l’esito dei controlli effettuati in questo periodo, ma ci pare di capire che su alcuni aspetti ci sia stata solo azione repressiva, non condivisa e soprattutto non pianificata; da sempre lamentiamo la mancanza di un tavolo intorno al quale discutere di determinate esigenze o di un Ufficio comunale con cui confrontarsi e pianificare situazioni riguardanti le attività commerciali; la struttura comunale sembra ingessata e non più in grado di far fronte all’ordinaria amministrazione, dimenticandosi che fare impresa significa concretizzare quello che si è appena pensato.
Questo stallo nel quale ci troviamo “impigrisce” gli imprenditori locali e scoraggia altri ad investire in città.
In questi giorni nei forum giovanili non facciamo altro che trovare concetti riguardanti “Matera città spenta”, sotto certi aspetti “morta” e che di fatto non è più interessante per i ragazzi; ci dispiace dover assistere a questo genere di sentenza e ci dispiace di più perché tutto questo non sortisce reazioni, innescando un processo molto pericoloso per la vitalità di una città che si accinge a divenire sempre più a vocazione turistica.
Sicuramente, un turista che dorme in un albergo nei Sassi difficilmente sarà contento se è costretto a sorbirsi 4 ragazzi che stonano al karaoke a volume altissimo per tutta la notte.
Anzi, probabilmente la mattina successiva farà le valige e se ne andrà da qualche altra parte.
Occhio a pensare che i decibel alti favoriscano il turismo, sarebbe secondo me un errore madornale.
Neppure lo sparar a salve di tanto in tanto va bene!!!!!!!!!!!!!!
ma x favore…qui siamo al ridicolo e rappresentiamo l’arretratezza e tendiamo alla “ghettizzazione” della gente..qui si dorme e basta e nn c’è attrazione..non so se andate in salento o meno (tanto per far un esempio), dove paesini non si preoccupano delle emissioni sonore e la vita scorre in tranquillità senza diatribe e discussioni infinite…ci si diverte e c’è una massa turistica da far invidia..noi nn saremo MAI così, inutile dire che vogliamo crescere, vogliamo far turismo, vogliamo candidarci a capitale della cultura 2019 perchè altrove non ci vedono proprio
se andate in qualche citta del nord europa, visto che vogliamo diventare capitale europea della cultura , ma di europa qui ne vedo poco, la vedo solo negli striscioni sparsi in giro per propagandare 2019.
Perche quando si fa sistema ,un albergo vicino ad una discoteca, nella sua promozione dice :indicata a clientela giovane, che piace divertirsi , che fa tardi la notte, a due passi dall’albergo sono collecati i locali della movida, non consigliato ad anziani e a coppie con figli piccoli.
Ma fino a quando ognuno pensera ai c…. propri , non andremo da nessuna parte.
“Zona a traffico limitato, problematica del disturbo alla quiete notturna determinato da emissioni sonore rigorosamente ridotte dopo la mezzanotte, disagi provocati dallo stop alla vendita per asporto e consumo su suolo pubblico di bevande alcoliche in contenitori di vetro nelle ore notturne, difficoltà oggettive che impediscono l’organizzazione di eventi di intrattenimento e spettacolo nel centro storico e nei Sassi di Matera”. I commercianti hanno dimenticato di elencare fra le “difficoltà oggettive” anche la battitura degli scontrini, visto che l’operazione porta via tempo. Possono chiedere al Prefetto e al Sindaco anche l’autorizzazione a non battere scontrini. Ma che scemo che sono! Il problema forse non esiste. L’altra notte (quasi l’una e trenta dopo mezzanotte) un locale della cosiddetta movida materana non mi ha battuto lo scontrino. Lo ha fatto solo dopo la mia sollecitazione. Ebbene, nonostante la fila per pagare, il mio scontrino era soltanto il numero quattro del nuovo giorno. Ora mi spiego perché non hanno chiesto anche l’incontro con il comandante della Guardia di Finanza. Da quel punto di vista è tutto tranquillo
Cioè se ho capito bene se ai commercianti arrivano i controlli come quelli che si fanno d’ovunque allora chiedono l’incontro con prefetto e comune per chiedere di smetterla con i controlli e di cambiare la legge che vogliono sia quella che dicono loro, mentre se non dicono niente contro la finanza allora vuol dire che non si sentono controllati come si dovrebbe dai finanzieri e per loro perciò quel problema non esiste. E io pago.
le attività commerciali ricevono i controlli e chiedono incontro al Sindaco e Prefetto!? per cosa? per chiedere di non fare i controlli? o di togliere eventuali sanzioni? ..siamo all’assurdo! ma pensate a lavorare e ad offrire servizi efficienti a prezzi ragionevoli!
Ne nord europa paghano anche le tasse,con questi scontri non andiamo da nessuna parte.
I gestori della movida, devono essere europei non solo per la movida, ma anche per il rispetto dei lavoratori, pagando le giuste tasse( non lessere divorati dalle tasse)
IO vivo nei sassi è grazie all’iniziativa che ho proposto ho modo di parlare con i turisti, tutti dicono la stessa cosa avete una miniera d’oro e non la sapete valorizzare.
Chi bestemmia contro la movida, che la mattina va in ufficio, sia consapevole che se il gestore della movida lavorando fino alle 3 o 4 di notte che paga le dovute tasse, contribuisce al suo stipendio, credo che molti gestori di locali notturni farebbero a cambio lavoro con quelli che la notte dormono, con le proprie mogli e la mattina vanno a lavorare negli uffici. Ma non per questo giustifico il casino a tutte le ore,bisogna che operatori, amministratori, alberghatore e residenti comprendano il valore economico e turistico della movida, nella crescità dello sviluppo turistico della citta e dei sassi.Se invece volete continuare a vivacchiare a scontrarci,possiamo continuare a scambiarci battute al vetriolo su questo forum
il turista vuole rilassarsi e divertirsi….ma se alle 10:00 deve stare a letto a casuccia la prossima volta non ci viene..andate in salento e guardate se la gente vuole dormire o divertirsi..
Qui non si tratta più di casino o non casino ma di controlli, rispetto della legge e tasse da pagare. Ieri in un articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno è emerso che sono state elevate diverse multe ai commercianti della movida per occupazione di suolo pubblico abusiva. E c’era anche chi aveva messo i tavolini senza avere o chiedere alcuna autorizzazione. E’ questo il turismo di cui parlano i commercianti? Quello che fa rima con abusivismo?
La Movida del Sonno.
Appena tornato, a Matera sembra inverno.
Voglia già di ripartire, questa è una città di morti viventi
Buon viaggio, Dopaminic. Ma cerca di rasserenarti. “Inverno”, “morti viventi”, ma chi frequenti? Eddai, ci sono tante cose belle nella vita, anche fra gli emo.