L’APT Basilicata contesta i dati riportati dal Corriere.it sulle spese che la regione Basilicata sostiene per la promozione turistica. «Non c’e’ consigliere regionale che non disponga del bilancio consuntivo che l’APT elabora annualmente sulla spesa in materia turistica» – dichiara il Direttore Generale Gianpiero Perri. «Ammesso e non concesso che la totalità delle spese siano tutte riconducibili alla voce promozione, il costo sostenuto dalla regione e’ meno della meta’ di quello dichiarato dal Corriere.it (questo e’ il risultato che si ottiene dividendo la spesa effettiva 2011 sul numero delle presenze turistiche). Si tratta infatti di 4,2 euro rispetto ai a 9,2 attribuiti alla Basilicata, sempre che fosse vero il numero di presenze attribuitoci per l’anno 2011 che non si comprende perche’ sul grafico comunicato dal Corriere sarebbe pari a 1.914.100 e non 1.963.474 come documentato dai dati statistici ufficiali. Se poi si estrapolassero le sole voci di costo relative alla comunicazione e al marketing turistico, si scoprirebbe che il costo per presenza nell’ultimo triennio oscilla tra 1,4 e 1,7 euro, dati e cifre ben lontani dai numeri dati nell’articolo o elaborati dallo studio a cui esso attinge. Sorprende infine che l’autorevole giornalista si stupisca del fatto che le regioni meno note o con meno flussi turistici spendano di piu’ per la promozione rispetto a quelle già posizionate sul mercato. Ci sarebbe da stupirsi se accadesse il contrario… A volte la foga polemica può giocare brutti scherzi. Per chiedere maggiore efficienza anche nel sistema turistico italiano non e’ necessario forzare i numeri e le interpretazioni e cercare sempre e comunque tracce di un “Sud sprecone”».
Turismo, Vita (PSI): ripensare spesa promozione. Rosa: il turismo in Basilicata non paga
“Non si può non disconoscere che i risultati dell’ufficio studi della Confartigianato sulla spesa delle Regioni per il turismo, secondo quanto ha riferito oggi il Corriere della Sera, evidenziano innanzitutto diseconomie di scala in particolare per le Regioni più piccole come la nostra che con la media di 9,2 euro a turista arrivato da noi raggiunge lo stesso livello medio di spesa/turista della Sicilia pur registrando piccoli numeri di arrivi e presenze”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Psi Rocco Vita sottolineando che “il turismo in Italia continua a rappresentare un fattore determinante per la crescita dell’economia nazionale e dei territori, in grado di assicurare un’incidenza sul PIL pari al 10,3%, con un fatturato di circa 161,2 miliardi di euro ed un’occupazione di 2.681.000 unità, con un’incidenza su quella nazionale pari all’11,7% . Purtroppo, negli ultimi anni stiamo assistendo, e registrando con evidente preoccupazione, ad un pericoloso arretramento del nostro Paese nelle posizioni internazionali sia in termini di arrivi e di presenze di turisti stranieri, sia in termini di durata del soggiorno e della spesa della vacanza delle famiglie italiane, con una notevole riduzione dei fatturati delle imprese e la chiusura di migliaia di esse. Per rilanciare la nostra capacità competitiva turistica occorre mettere in atto, con estrema urgenza, una terapia di intervento in grado di riprendere e sviluppare l’attività delle imprese del settore, l’occupazione degli addetti e l’economia territoriale. In Basilicata – continua Vita – la cifra media annua di 1,9 milioni di euro, dal 2009 al 2011, per la promozione turistica, sempre secondo i dati che ci affida Confartigianato, non trova rispondenza nei flussi turistici realizzati in quegli anni e pertanto sollecita un serio ripensamento di ogni intervento che riguarda in primo luogo la promozione attraverso campagne di comunicazione e pubblicità, la partecipazione a fiere e rassegne specializzate, l’organizzazione di eventi di richiamo. Se infatti la promozione del marchio Italia deve passare inevitabilmente dall’organismo deputato a tale missione, l’Agenzia nazionale del Turismo – Enit, che dovrà essere dotato di risorse finanziarie adeguate e in linea con quanto investito, in attività di marketing, dai nostri principali Paesi concorrenti, con professionalità riconosciute, soprattutto all’estero, a livello regionale – conclude Vita – vanno ripensati ed adeguati il ruolo di Apt, Pro-Loco, Comuni, Gal, soggetti che a vario titolo si occupano di promozione turistica”.
Vita infine sollecita il ripristino della dotazione per la ripartenza del sistema dei Buoni Vacanze, indispensabile per favorire la villeggiatura delle fasce sociali meno abbienti, per la valorizzazione di territori meno conosciuti e per la destagionalizzazione della vacanza, attraverso un sistema meno farraginoso di quello adottato negli anni scorsi e con una maggiore promozione di questo strumento da parte del Governo.
Il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianni Rosa commenta i dati riportati sul Corriere della sera relativi alle spese sostenute dalle regioni italiane per sviluppare la risorsa turistica. I dati della Basilicata non sono certamente incoraggianti. Di seguito la nota integrale.
Il turismo in Basilicata non paga. Come è riportato sul Corriere della sera la nostra regione è con il Molise quella che più spende per il turismo e meno guadagna in termini di presenze. Per intenderci la Basilicata spende come la Sicilia, ma i risultati, in termini di presenze sono evidentemente inferiori. Un primato ancora una volta negativo che evidenzia, ancora una volta, l’incapacità della Regione Basilicata di attrarre presenze turistiche nonostante i continui proclami alla stampa. L’ultimo esempio è il grande attrattore di San Costantino Albanese. Il “Volo dell’aquila” era finito su tutti i media locali e finanche nazionali, magnificato da De Filippo e company come il nuovo grande attrattore turistico della piccola Basilicata. Ad oggi però l’aquila non è riuscita a spiccare il volo perché non si è provveduto a stipulare un’assicurazione. Roba da principianti, che dire. Così come principianti devono essere coloro i quali fanno piovere fior di quattrini su sagre, sagrette, eventi e manifestazioni che stando però a quanto si legge sul Corriere della Sera servono non ad attirare presenze turistiche bensì a tenere in piedi il solito “magna magna” tipico del centrosinistra lucano. Vedasi le numerose iniziative in giro per l’Italia finanziate dalla Regione per esportare la Basilicata nei ‘luoghi che contano’ ma che in realtà servono a garantire qualche giorno di vacanza, a spese dei cittadini, al solito gruppo di “notabili” attratti dai ‘salotti buoni’ di Roma, Milano, Venezia, Sanremo etc etc. Altro che “Basilicata bella scoperta”! Maglia nera, dopo maglia nera la Basilicata si candida a diventare la regione peggiore d’Italia. E questo grazie al fatto che chi l’ha governata negli ultimi vent’anni e più non ha messo mai in atto progetti e strategie di sviluppo turistico ma solo azioni mirate a distribuire contentini a improvvisati imprenditori turistici.
Gianni Rosa, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia
Neanche la decenza di tacere