Bi Cube – Il percorso
Bi Cube offre l’opportunità di far crescere un’idea innovativa in un ambiente estremamente fertile e dinamico. Grazie ai collegamenti di Area Science Park e Basilicata Innovazione con la migliore ricerca internazionale, ad un network di conoscenze e competenze che deriva da una lunga esperienza nel trasferimento tecnologico, ai servizi di business intelligence, informazione brevettuale e documentale, Bi Cube rappresenta l’ambiente ideale per trasformare un’idea vincente in business.
Il modello di pre-incubazione utilizzato è fondato su una metodologia originale ed innovativa sviluppata da Innovation Factory e già sperimentata e consolidata con successo da Area Science Park nel sostegno alla creazione di imprese ad alto potenziale.
La collaborazione con Bi Cube si articola in 3 fasi:
1. Valutazione dell’idea imprenditoriale
I proponenti sottopongono a Bi Cube il proprio progetto d’impresa che, dopo un’opportuna messa a punto, viene valutato dal Comitato tecnico scientifico, completo della descrizione delle attività propedeutiche necessarie alla nascita della nuova impresa. La valutazione considera due elementi chiave: il potenziale innovativo dell’idea e la propensione imprenditoriale del proponente.
2. Avvio del Gruppo di Sviluppo e pre-incubazione
Una volta accolta la proposta, i proponenti e Bi Cube sottoscrivono una convenzione per la costituzione del Gruppo di Sviluppo, che si dedicherà alle verifiche tecnico-economiche, funzionali alla costituzione della nuova impresa. Bi Cube mette a disposizione spazi adeguatamente attrezzati per avviare le diverse
attività progettate e condivise; assiste i futuri imprenditori offrendo i servizi e le risorse necessarie per concludere con successo il percorso. Un coach accompagna i futuri imprenditori, ne condivide le scelte e li assiste fino alla costituzione della start-up. Il percorso di pre-incubazione può variare dai 6 ai 18 mesi.
3. Costituzione dell’impresa
Solo nel momento in cui sussistono le condizioni di sostenibilità economica e autonomia operativa, i proponenti e Bi Cube concordano la creazione della nuova impresa. Bi Cube partecipa alla sua costituzione con una quota in ogni caso di minoranza e concorda con il proponente i meccanismi di way-out più opportuni.
Bi Cube: idee d’impresa all’ennesima potenza
Si tratta di un modello di incubazione che indica il percorso da seguire per giungere alla costituzione di un’azienda di successo e dall’alto potenziale
Fare di un’idea geniale un’azienda. Spesso l’intraprendenza e il background di competenze non sono sufficienti. C’è bisogno di qualcuno disposto a credere nella propria sfida, a condividerla giorno per giorno, ma anche di infrastrutture dedicate e supporto tecnico per svolgere le verifiche necessarie ad avviare su basi solide il progetto imprenditoriale
E’ questo l’obiettivo di Bi-Cube, l’incubatore d’impresa fortemente voluto dalla Regione Basilicata ed offerto da Basilicata Innovazione e presentato questa mattina nella Sala Verrastro della Regione Basilicata dal presidente della Giunta Vito De Filippo, dall’assessore regionale alle Attività produttive Erminio Restaino, dal presidente Area Science Park Giancarlo Michellone e dal responsabile del progetto Basilicata Innovazione, Paolo Cattapan.
Il servizio mira a supportare quanti abbiano un’idea innovativa. Si tratta di un modello di incubazione che ricalca la metodologia di successo di innovation Factory (incubatore di primo miglio di Trieste) ed indica al tempo stesso il percorso da seguire per giungere alla costituzione di un’impresa di successo e dall’alto potenziale: dal business dream al business plan, insomma dalla messa a punto del progetto imprenditoriale (pre-incubazione) alla verifiche di sostenibilità economica ed autonomia operativa per l’apertura al mercato di una start-up. Dare sprint ad un’idea innovativa e supportare le imprese nel loro percorso progettuale.
Giovani imprenditori, gruppi di lavoro avranno così la possibilità di mettere in gioco la propria idea innovativa e di essere sostenuti nel percorso che va dal concetto astratto alla realizzazione dello stesso.
“La Basilicata ha tutti i fondamentali per svolgere un ruolo da protagonista all’uscita dalla crisi, ma dobbiamo riuscire a supportare i lucani che vogliono far nascere iniziative in regione dove non si può dire esista una diffusa cultura di impresa e per questo la mission dell’incubatore di impresa di Basilicata Innovazione è strategica”. Così il presidente della Regione, Vito De Filippo, spiega l’importanza di “Bi-cube”.
“In troppi casi – ha aggiunto De Filippo – sono state le idee e le capacità di tanti giovani lucani e meridionali in genere a fare la fortuna del sistema imprenditoriale del Nord che ha saputo attrarle e coltivarle. Il nostro obiettivo, ora, è quello di dare ai nostri giovani il supporto necessario di contesto e di cultura d’impresa perché le loro capacità possano portarli a realizzarsi nella loro terra e ad offrire sempre alla loro terra opportunità di crescita, sviluppo e occupazione per altre persone”.
Per l’assessore regionale alle Attività produttive Erminio Restaino, “Il nostro sistema produttivo oggi guarda concretamente a nuovi modelli di processo capaci di rendere il territorio e la Basilicata più competitiva nel panorama nazionale ed internazionale”. “Il percorso iniziato da tempo con Basilicata Innovazione, volto proprio al sostegno dell’imprenditoria lucana – ha aggiunto – oggi si intensifica con l’incubatore Bi Cube. L’idea di sostenere la ricerca e con essa i protagonisti dello sviluppo, seguendoli nel loro percorso innovativo, è un fattore molto importante perché offre alle menti lucane nuove opportunità e dà alla Basilicata una marcia di crescita in più”.
“La capacità di creare nuova impresa e di fare innovazione nei prossimi anni – ha detto Giancarlo Michellone – dipenderanno dall’abilità di intuire, di cogliere in misura sempre maggiore idee e spunti dalla ricerca. La vera sfida da vincere – ha proseguito – è trovare un’idea innovativa, rivoluzionaria più che evolutiva, prima che lo facciano altri. È questo quanto stiamo sperimentando con successo in Friuli Venezia Giulia con Innovation Factory, l’incubatore di Area, e siamo certi di poterlo replicare a vantaggio della Basilicata”.
“Vogliamo valorizzare le idee innovative di potenziali imprenditori lucani – ha commentato Paolo Cattapan – e rendere ancora più fertile il territorio lucano portando, attraverso Basilicata Innovazione, risultati vincenti a supporto della competitività”.
Basilicata Innovazione – Il sostegno alle imprese
Basilicata Innovazione nasce dalla collaborazione tra Regione Basilicata e AREA Science Park, il principale parco scientifico e tecnologico italiano.
Grazie ai collegamenti di AREA e Basilicata Innovazione con la migliore ricerca internazionale, sono state numerose le aziende lucane che hanno beneficiato in di servizi di trasferimento tecnologico, business intelligence, informazione brevettuale e documentale.
Basilicata Innovazione è entrata in contatto con 515 aziende e ne ha visitate direttamente 440. Appartengono ai settori più disparati: agroindustria, automotive, energia, legno e arredo, osservazione della terra, edilizia. Il contatto diretto con gli imprenditori e le loro realtà produttive ha permesso di individuare e interpretare le loro reali esigenze di innovazione, valutando le soluzioni più adeguate per migliorare prodotti e processi.
Anche grazie al coinvolgimento di esperti del mondo della ricerca, sono stati avviati interventi di innovazione a beneficio di ben 154 aziende lucane: 95 nella provincia di Potenza e 59 in quella di Matera.
Stampa su tufo: il supporto di Basilicata Innovazione
Come stampare su tufo senza compromettere la qualità dei propri prodotti.
GreenFax, azienda di Matera, ha chiesto un supporto a Basilicata Innovazione che ha identificato e trasferito, ottimizzandola, una metodologia di essiccamento a microonde propria del settore agroalimentare che, combinata con l’uso di getti d’aria sulla superficie dei lavorati, consente di ottenere un essiccamento controllato, localizzato e più rapido.
L’intervento, attraverso l’utilizzo contemporaneo di tecnologie facilmente implementabili, ha reso possibile la standardizzazione del processo di lavorazione (tempi di essiccazione fissi e calcolabili in base allo spessore dell’oggetto), abbattendone i tempi.
GreenFax nasce nel 1997 a Matera dall’esperienza trentennale della famiglia Saponaro. I titolari dell’azienda, Saponaro Tecla e Saponaro Athos, da più di dodici anni si occupano di grafica, personalizzazione di materiali artistici e stampa digitale, mostrando grande sensibilità per il legame tra patrimonio territoriale e nuove tecnologie.
Greenfax si specializza così nella stampa digitale su tufo, materiale millenario in cui sono stati scavati i Sassi di Matera e utilizzato oggi per la creazione di oggetti d’arredo: lampade, porta candele, orologi, mortai con pestelli e molto altro, e idee regalo da abbinare con prodotti di settori collaterali (profumeria, turismo, agroalimentare, marketing aziendale, applicazioni sacre, arte).
L’azienda g&life: il supporto del primo incubatore di Area
G&life è l’innovativa azienda che opera nella nutrigenetica.
É nata nel 2009 all’interno di Area Science Park di Trieste. A fondarla è stato un gruppo multidisciplinare in cui genetica, biologia, scienze della nutrizione, bioingegneria si combinano per sviluppare percorsi nutrizionali e comportamentali personalizzati.
L’idea muove i primi passi nel giugno 2008.
Subito riceve il supporto di Innovation Factory, l’incubatore di Area Science Park che assiste i nuovi progetti imprenditoriali ad alta intensità scientifica e tecnologica.
Dopo meno di un anno, nei laboratori triestini vengono sviluppati i primi due prodotti: gdiet Life Plan per il pubblico, gprofile Nutrigenetics per i professionisti.
I due test (unici brevetti a livello europeo) superano brillantemente il rodaggio con un trial su un panel di volontari.
“Il nostro procedimento – ha detto la dottoressa Daniela Petroni, presidente di g&life, esperta nel campo della medicina molecolare e delle biotecnologie – utilizza un esclusivo software capace di assemblare le diverse informazioni raccolte ed elaborare il programma alimentare e comportamentale personalizzato”.
A giugno 2009, g&life è stata selezionata tra le migliori 25 start-up del mondo, unica italiana ammessa alla finale della prestigiosa HiT Competition a Barcellona.
I prodotti g&life sono distribuiti nelle migliori farmacie da Pool Pharma srl.
La ricerca continua. G&life program, infatti, è il progetto di sviluppo di strategie naturali per il benessere e la prevenzione di patologie come diabete, osteoporosi, malattie cardiovascolari.
G&life è impegnata con l’Università di Trieste, l’Irccs Burlo Garofolo, tre parchi scientifici e tecnologici friulani e il gruppo illycaffè nella ricerca per l’identificazione e l’ottimizzazione di sostanze con proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti contenute in alcuni alimenti (caffé, latte, cioccolato, vino), l’individuazione nel dna di fattori di rischio, lo sviluppo di kit diagnostici e di programmi nutrizionali per la prevenzione delle principali patologie cardiovascolari.
Water Management: il Gruppo di Sviluppo del primo incubatore di Area
Water Management è un Gruppo di Sviluppo di Innovation Factory. Esso assicura un ventaglio di soluzioni al servizio dei gestori (di piccole, medie o grandi dimensioni) capaci di incrementare la sicurezza degli operatori el’automazione degli impianti. Consente alle aziende di semplificare e rendere più efficienti, sicure e responsabilizzate le loro attività.
Il programma parte da una base solida, testata e usata negli Usa: il Team di sviluppo di ha contribuito alla realizzazione della piattaforma Vega System in uso in ambito medico per comunicare in modo sicuro dati clinici e per interfacciare apparecchiature di cura e cartelle cliniche elettroniche.
L’abitudine all’utilizzo di una piattaforma consolidata in un ambiente critico, assieme ad una conoscenza dei problemi di gestione di impianti e risorse coinvolte nella gestione delle acque, nonché delle classiche soluzioni disponibili per l’integrazione, hanno permesso al Gruppo di realizzare una piattaforma affidabile, scalabile, adattabile a workflow differenti, in grado di migliorare la sicurezza degli operatori, favorire la sintesi delle informazioni, trasformare immobilizzazioni capitali in costi operativi, nonché di utilizzare finalmente i servizi di rete diffusi sul territorio.
Water Management è l’elemento di discontinuità nell’applicare le soluzioni tecnologiche: consente di superare il divario tra vecchio e nuovo, tra semplice e complesso, tra isolato e connesso. In più è la novità efficiente per integrare anche le risorse umane aumentando il livello di sicurezza, capacità, organizzazione e gestione di lavori e servizi all’utenza.
L’utilizzo di logiche modulari fortemente personalizzabili supera i vincoli ed i limiti legati alla disomogeneità dei sistemi, alla loro età e complessità, rendendolo strumento ideale per una gestione mirata all’efficienza, anche economica, per una completa tracciabilità di eventi ed attività e per l’interazione/integrazione tra le risorse collegate.