Tonio Tarasco, interpreta il ruolo del bigliettaio del museo
Dopo una serie di cortometraggi anche per te è arrivata l’occasione del primo film. Come è andata?
Ho recitato poco ma in ogni caso sono felice di aver partecipato a questa avventura cinematografica con la Blu Video. Sul set ho potuto constatare di persona che una scena di un film è molto più complessa rispetto a quella che si registra nei corti, sicuramente si vivono emozioni diverse.
Il cinema per Tonio Tarasco cosa rappresenta?.
Io sono un tecnico informatico e quindi il cinema è puro divertimento. Mi sono specializzato in questo ruolo comico e non ho difficoltà ad interpretare quello che mi richiede il regista, anche so cosa vuole il pubblico materano. Sono partito naturalmente da un corto, “Mettilo lì”. In pratica è cominciato tutto per caso: lavoravo come cameriere nel ristorante del mio amico Valerio Stano e non conoscevo nemmeno la Blu Video. Il regista Geo Coretti mi ha proposto una parte in quel corto e anche se non parlo neanche ho ricevuto tanti complimenti dagli amici. Devo ringraziare la Blu Video perché hanno creduto tantissimo nelle mie potenzialità. Non avevo mai studiato recitazione, eppure mi hanno dato una grande opportunità.
Cosa ricorderai del Vaso di Pandora?
L’atmosfera familiare che si è creata per realizzare un prodotto di qualità. Se devo esprimere un voto per questa produzione direi otto.
Ci sarai anche nel prossimo film della Blu Video?
Aspetto la chiamata per un ruolo comico. Sia chiaro, non pretendo un ruolo da protagonista nel film. Nel mondo dello sport si dice che “l’importante è partecipare”, è questo lo spirito con il quale accetto le proposte della Blu Video.
Nico Fiore, primo assistente camera e l’uomo della fortuna
Un cammeo come attore e un ruolo importante nel settore tecnico. Per Nico Fiore la fatica è stata doppia nel Vaso di Pandora…
Con la Blu Video c’è una rapporto di collaborazione tecnica avviato da diversi anni. In effetti nel Vaso di Pandora ho ricoperto due ruoli, quello più importante era sicuramente nel settore tecnico, in quanto ero il primo assistente camera e il capo delle luci di scena. Poi Geo Coretti mi ha scelto anche per rappresentare l’uomo della fortuna e ho accettato volentieri. Del resto non è la mia prima apparizione come attore. Avevo già partecipato ad un cortometraggio, “Il regalo”, sempre prodotto dalla Blu Video, nel quale ho interpretato il ruolo di un emigrante che ritorna a casa. A Geo era piaciuta molto la mia interpretazione e così mi ha proposto di ricoprire questo ruolo sicuramente interessante e strategico nel Vaso di Pandora.
E’ stato difficile recitare per questo cammeo?
La difficoltà è nata solamente quando dovevo ritagliarmi i tempi necessari per svolgere entrambe le cose.
Qual è la scena alla quale sei particolarmente affezionato?
Quella girata all’interno della villa di Castellano. C’era tantissima gente a bordo piscina ma tutto è andato a gonfie vele, abbiamo rispettato i tempi tecnici richiesti dalla produzione e per questo ero molto soddisfatto.
Un’esperienza da ripetere?
Sicuramente si, non so se come attore ma sicuramente come tecnico.
Credi nella fortuna
Io non credo nella fortuna ma nel destino che è un altro valore rappresentato nel film, destino che è il regista della fortuna.
Interviste a cura di Michele Capolupo