Le priorità dell’Accordo di Programma Murgiano:
salvare le imprese esistenti e reindustrializzare l’area murgiana
“La situazione è grave, non solo per l’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali, ma anche per la necessità di salvare il tessuto imprenditoriale esistente e di rilanciare il processo di reindustrializzazione nell’area murgiana”.
Sono questi i due aspetti che il presidente di CONFAPI Matera, Vito Gravela, sottolinea all’indomani della ripresa dell’azione politica sinergica per spingere il MiSE alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma Murgiano.
“Diamo atto all’assessore Restaino che, con la sua iniziativa, ha riportato la necessaria attenzione sul problema, coinvolgendo il livello politico-istituzionale delle Regioni Puglia e Basilicata, nonché i parlamentari lucani dell’intero schieramento politico”.
“Chiariti i dubbi sulle risorse, trovati gli strumenti giuridici idonei – prosegue Gravela – il Governo non avrà più alibi per rimandare la partita. Ricordo che l’Accordo di Programma Murgiano non riguarda solo il mobile imbottito, ma ha una valenza multisettoriale, prevedendo nuovi investimenti anche in altri settori, con una diversificazione che si propone di ravvivare un tessuto produttivo ridotto ai minimi termini”.
“Il comparto del salotto si è molto ridimensionato e adesso va salvaguardato per le attività esistenti che devono essere consolidate (Misura A), ma non dimentichiamo la Misura B che prevede la creazione di nuove opportunità localizzative nella Murgia”.
“Noi siamo pronti – conclude il presidente di CONFAPI Matera. Occorre, infatti, fare riferimento alle manifestazioni d’interesse degli imprenditori acquisite attraverso il bando Matera-Valbasento”.