“Cosa accade nel mondo dei trasporti in Basilicata? Perché sono in tanti a fare finta di niente? Quando accadono episodi tragici, poi tutti a chiedersi, ‘fintamente’, le CAUSE. In Basilicata, se qualcuno non prende di petto questa situazione si va incontro a spiacevoli situazioni , con tutti gli scongiuri, l’Ugl Basilicata non esiterà a mettere in campo qualsiasi iniziativa affinché niente e mai accada”.
E’ quanto denunciano i segretari dell’Ugl in Basilicata, Giovanni Tancredi, Luigi D’Amico e Pino Giordano per i quali “arriviamo ai fatti: da alcuni anni, una nota e conosciuta Azienda di autolinee consorziata nei trasporti Basilicata (Co.Tra.B.), cede a titolo momentaneo servizi di linea a consorziati dello stesso consorzio; fin qui tutto normale, ma cosa c’è che non va in questi accordi? Sono infatti proprio gli accordi che non quadrano per l’Ugl !” – spiegano i sindacalisti. “Non è difficilissimo chiedersi come fa un’azienda che apparentemente svolge gli stessi servizi di linea come l’azienda assegnataria, con gli stessi oneri nei confronti dei suoi dipendenti, a svolgere gli stessi servizi, non incassando gli abbonamenti degli utenti, ed accontentandosi soltanto di percepire un semplice euro al chilometro come contributo unico mentre, il costo standard ne prevede €1,36 più gli incassi della bigliettazione. Tutto scritto e registrato – tuonano D’Amico, Giordano e Tancredi. Citiamo un esempio: oggi, su un tratto di linea di 100 km di percorrenza, l’azienda subappaltatrice percepirebbe soltanto 100 euro al giorno di compenso; e da questa somma, deve togliere i costi di carburante, dell’autista e del pullman in genere. All’azienda originaria dell’appalto e senza il minimo sforzo, restano in cassa la restante parte del contributo chilometrico più l’entrate derivanti dalla bigliettazione. Per l’Ugl quindi, la domanda nasce spontanea: come fa un azienda a realizzare profitti da un servizio del genere, ed altresì garantire un mezzo di trasporto ai propri utenti in uno stato di sicurezza accettabile, con quali soldi queste aziende fanno manutenzione e pagano i propri dipendenti? La regione Basilicata n’è al corrente di queste aziende sottoesposte a tale regime di vessazioni pseudo – autorizzate ( siamo in Basilicata)? Noi dell’Ugl – concludono i segretari – siamo sicuri e convinti che non esistono garanzie sullo standard servizi + qualità ritenendo che non vengono controllati: durante l’anno scolastico, in alcuni di questi servizi, gli utenti viaggiano con autobus senza freni elettrici, senza riscaldamento e spesso in uno stato igienico pietoso!!”