“I provvedimenti del Governo di finanziamento per 500 milioni di euro della cassa integrazione in deroga (per i lavoratori delle imprese che non avrebbero diritto alla cassa integrazione tradizionale) e 700 milioni per dare una pensione a 6.500 esodati in condizione di forte disagio economico e sociale, non tengono conto della drammaticità della situazione e, al contrario di quello che pensa il Ministro Franceschini, sono inadeguati a salvare «dalla disperazione» diverse centinaia di migliaia di lavoratori, di cui alcune migliaia sono lucani”. E’ quanto sostiene il capogruppo di SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello che aggiunge: “in attesa di verificare il fabbisogno finanziario effettivo per tutto il 2013, del resto è lo stesso Ministro del Lavoro Giovannini a mettere le mani avanti e ad accreditare la tesi che la necessità per fronteggiare il continuo ed incessante ricorso alla cig per i prossimi mesi, specie dell’atteso “autunno caldo”, è destinata ad aumentare. Non a caso le stime sindacali parlano di fondi necessari per 1,5 miliardi per coprire tutte le richieste delle imprese”.
Romaniello, in proposito, ricorda che un proprio emendamento all’Assestamento di Bilancio 2013, trasformato in ordine del giorno e approvato, prevede che “a tutti i lavoratori subordinati disoccupati ai sensi della normativa vigente, licenziati nel periodo 01.01.2013 /31.12.2013, ad eccezione del licenziamento per giusta causa o dimissioni volontarie escludendo le dimissioni per giusta causa senza preavviso, che non sono in possesso dei requisiti per beneficiare dell’indennità ai sensi della legge n. 223/91, si chiede che sia concessa, fino al 31/12/2013, e comunque per un periodo non superiore a dodici mesi, l’erogazione dell’indennità di mobilità in deroga. La Giunta, sentita la Commissione Regionale Tripartita della Basilicata, definirà con proprio provvedimento le modalità di erogazione dell’indennità”. Il capogruppo SEL evidenzia che “l’accordo sottoscritto tra Regione e sindacati, sulla scorta delle risorse disponibili, consente il pagamento della mobilità in deroga fino al 31 maggio 2013, pur prevedendo la proroga del trattamento fino al 30 giugno 2013. E’ necessario invece garantire – dice il presidente del Gruppo Sel – l’erogazione dell’indennità per tutto il 2013”.
Per Romaniello, infine, “la manovra populistica del Governo con l’abolizione dell’IMU sulla prima casa si legge chiaramente dai benefici calcolati dall’Associazione Artigiani di Mestre che ammontano per le famiglie laziali a ben 457 euro, per quelle liguri a 295 euro e per quelle lucane a solo 85 euro”.