Franco Terlizzese, Direttore generale per le risorse minerarie ed energetiche del ministero dello Sviluppo economico, getta definitivamente la maschera. Lo fa sciorinando numeri “elettorali”,
come riportato in un articolo pubblicato sull’edizione odierna del Sole24Ore. Di fatto, un rilancio deciso del raddoppio delle estrazioni in Basilicata, in sintonia con quanto chiede la classe politica
regionale con il Memorandum che condanna definitivamente le valli dell’Agri e del Sauro con ulteriori 20mila barile di petrolio al giorno ed oltre.
Le dichiarazioni di Franco Terlizzese dimostrano che la battaglia da Condurre – come ha fatto in questi anni dalla Ola (Organizzazione lucana ambientalista) –, oggi più di ieri deve essere quella di
scongiurare il definitivo assalto delle trivelle al territorio lucano.
Per questo motivo la nostra Organizzazione continua a sostenere il suo no al raddoppio delle estrazioni e alla beffa del Memorandum, dopo aver assistito alla bocciatura della moratoria bluff dell’ex
presidente dimissionario della Giunta Regionale, Vito De Filippo.
Una richiesta, quella della Ola, che dovrebbe impegnare le forze politiche presenti in Regione ed ancor più in Parlamento nel chiedere l’abolizione dello scellerato articolo 16 della legge sulle
Liberalizzazioni, anziché impegnarsi nuovamente in accordi bipartizan sottobanco, in campagne elettorali all’ombra delle trivelle per il rilancio del Memorandum, e nell’abolizione delle royalties.
Energia, Ugl:”Rendere sistema lucano più sostenibile”.
“Coniugare lo sviluppo con la sostenibilità, rendere il sistema energetico Lucano sempre più sostenibile ed integrato con le risorse naturali della regione. Le fonti rinnovabili rivestono un ruolo chiave per lo sviluppo sostenibile, con un contributo che e’ cresciuto fortemente negli ultimi anni e che si prevede si espanderà ancora più rapidamente in futuro”.
E’ quanto sostengono i vertici Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, Luigi D’Amico e Giuseppe Giordano per i quali,”tali fonti sono ruolo ancora più importante in una regione che contribuisce per l’80% al totale del volume di petrolio estratto in Italia, coprendo quasi il 10% circa del fabbisogno energetico nazionale, con una prospettiva di arrivare a raddoppiare tale copertura e di assumere sempre piu’ un’importanza strategica per l’autosufficienza energetica del nostro paese. Lo sviluppo delle rinnovabili in Basilicata, cosi’ come nelle altre regioni, richiede che agli interventi orientati a sostenerne la loro diffusione sul territorio sia associata un’azione a supporto dello sviluppo tecnologico e delle capacità industriali locali. Creare posti di lavoro è la priorità che la Regione Basilicata deve attuare. Oggi, occasione di sviluppo imprenditoriale ed occupazionale che la governance lucana potrebbe avvicendare, è mettere in campo una strategia per la creazione di poli per l’energia alternativa. Proposta dell’Ugl é – proseguono i sindacalisti – sfruttare al meglio le energie solari ed eoliche che abbondano nel territorio regionale. Certo se tale suggerimento si percepisse in tutti i Comuni lucani, la Regione potrebbe incentivare imprese locali predisponendo piani formativi per ottenere personale altamente qualificato, specializzato, in grado di attuare progettazione e messa in opera degli impianti. Per fare tutto questo, l’Ugl proporrebbe di stipulare delle convenzioni con esperti avvalendosi della consulenza della Fiat Sata di Melfi ed del Centro Enea della Trisaia di Rotondella. Loro infatti rappresentano importanti poli strategici industriali e di ricerca, potendo essi fornire quei supporti tecnico-operativi, validi per tali iniziative e potendo un punto di riferimento scientifico e tecnologico nel settore energetico, con particolare riguardo alle rinnovabili. La presenza Enea e Sata in Basilicata – concludono Giordano, D’Amico e Tancredi – con le loro attività di ricerca e di sviluppo tecnologico, possono stimolare le accelerazioni tecnologiche necessarie per cogliere le opportunità’ di crescita, interagendo con i soggetti che operano per lo sviluppo socio economico del territorio e mettendo a loro disposizione le proprie competenze ed esperienze consolidate nel tempo con ottimi e stimolanti obiettivi raggiunti”.