La sezione provinciale della FIMMG (Federazione Medici di Medicina Generale) informa che dal 1 settembre entra in vigore una novità in tema di ticket sanitari. In particolare cambia il riconoscimento del diritto all’esenzione per reddito.
Di seguito la nota integrale inviata da Erasmo Bitetti della segreteria provinciale FIMMG Matera con una dovuta precisazione.
“Giova precisare che quando si parla di abolizione del ticket sulle prestazioni specialistiche si fa esclusivo riferimento al “ticket aggiuntivo nazionale” pari a 10 € in tutta Italia mentre in Basilicata, fino allo scorso 30 giugno, questo era variabile da 0 a 30 € (in base al valore economico delle prestazioni).
Di conseguenza, fermo restando il pagamento della compartecipazione massima alla spesa sanitaria per ricetta pari ad € 36,15 a carico dei cittadini non esenti , viene ad essere abolita la sola quota aggiuntiva nazionale.
Un esempio potrà chiarire meglio le novità: per una Tac (prestazione di costo superiore a 100€) il ticket per un cittadino lucano non esente era pari,fino al 30 giugno, a 36,15 € + 30€= 66,15€ (solo 46,15€ nelle altre regioni). Dal primo luglio il costo della stessa prestazione e’ di soli 36,15€”.
Ticket sanità, novità dal 1 settembre 2013 su riconoscimento diritto esenzione per reddito.
Per i ticket sanitari semplificazioni in arrivo dal primo settembre 2013: niente più autocertificazioni presso gli studi medici per usufruire della Esenzione E05 che consente, sulla base del reddito familiare, di godere di uno sconto da 2 a 1 € sul ticket delle ricette farmaceutiche. Sarà il Ministero delle Finanze a certificare il diritto all’esenzione e a trasmetterlo al medico curante che dovrà apporre in ricetta il codice di esenzione . I cittadini aventi diritto ma non presenti ancora negli elenchi del sistema Tessera Sanitaria dovranno recarsi alla ASL per autocertificare la propria condizione economica ed ottenere l’attestato di esenzione.
Hanno diritto al pagamento ridotto del ticket sui farmaci innanzitutto i beneficiari del programma regionale COPES (Contrasto alla povertà ed inclusione sociale) e i cittadini con reddito familiare pari o inferiore a 8.263,61 euro. Il tetto del reddito si innalza per chi ha a carico il coniuge ed uno o più figli.
Rimangono esentati del tutto dal pagamento del ticket sulle ricette farmaceutiche i pazienti invalidi (civili , del lavoro, per servizio, di guerra), gli affetti da patologie croniche (come diabete, ipertensione, asma, cardiopatie) e le donne in gravidanza.
Confermata infine l’abolizione per tutti i cittadini del ticket sulle prestazioni specialistiche (visite, esami di laboratorio e strumentali , fisioterapie) che nella nostra regione incideva fino ad un massimo di 30 € .
I medici di famiglia della FIMMG, pur critici sulle modalità che hanno portato alla rimodulazione dei ticket sanitari, hanno fornito una leale collaborazione alla regione per informare i pazienti delle nuove norme e dei loro diritti, prestandosi anche a svolgere ruoli impropri, come la lettura di CUD e modelli 730!
Sono quindi lieti di sapere conclusa la fase transitoria di applicazione dei nuovi ticket e pronti per i nuovi compiti cui saranno a breve chiamati , quali la dematerializzazione della ricetta cartacea ed il Fascicolo Sanitario Elettronico.
TICKET FARMACEUTICA: ROMANIELLO (SEL), QUALCUNO DEVE RISPONDERE DEI DISAGI PER I MATERANI
“Qualcuno dovrà pure rispondere dei disagi cui saranno sottoposti da domani i cittadini del Materano per usufruire del diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sulla farmaceutica, sino al rischio di non essere ammessi all’esenzione o alla riduzione del costo, vanificando un provvedimento della Giunta che è il mantenimento di un impegno richiesto dal Consiglio con un ordine del giorno presentato da me e dal collega Scaglione sull’esonero dal pagamento del ticket sulla farmaceutica”. A sostenerlo è il capogruppo SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello aggiungendo che “i ritardi denunciati dai medici di famiglia del Materano nella trasmissione del materiale cartaceo e/o informatico da parte dell’Asm sulla nuova disciplina sui ticket dei medicinali hanno bisogno di un chiarimento. Proprio come la vicenda del mancato inserimento del Codice E05 (quello che dà diritto a pagare 1 euro invece di 2 euro a ricetta) dal programma informatico del servizio sanitario regionale. Non può essere la burocrazia o comunque la responsabilità di qualche burocrate – continua Romaniello – a scaricarsi sui cittadini, tra l’altro ingenerando un trattamento discriminatorio nei confronti dei cittadini della provincia di Potenza dove invece la situazione sembra sotto controllo dei medici di famiglia. E’ il caso di ricordare che con l’odg votato all’unanimità il 7 agosto scorso il Consiglio regionale “facendo seguito alla strategia messa in atto con la eliminazione del ticket sulla specialistica, al fine di rendere effettivo per tutti il diritto alla salute e quindi l’accesso alle cure, sulla base di una valutazione dei dati sulle entrate derivanti dalle nuove norme sui ticket sulla farmaceutica previsti dalla delibera n.699/2013” ha impegnato il Presidente e la Giunta regionale ad elaborare una proposta, nel rispetto delle norme nazionali e regionali, “finalizzata ad attuare un sistema di compartecipazione basato sulla condizione reddituale e quindi progressiva, al fine di garantire ai pensionati, ai disoccupati, ai cassaintegrati con redditi inferiori a 8.263,31 euro l’esonero dal pagamento del ticket sulla farmaceutica”.
Il sacrificio dei lucani che negli ultimi anni hanno pagato i ticket sulla specialistica e farmaceutica e la battaglia di Sel contro quella che abbiamo definito, sin dal primo istante, la tassa sulla salute iniqua hanno dato un importante risultato con l’abolizione del ticket sulla specialistica a partire dal primo luglio scorso e successivamente la riforma sulla farmaceutica; per questa ragione – conclude Romaniello – vigileremo perché l’impegno sia rispettato su tutto il territorio regionale”.
Il capogruppo di Sel evidenzia che oltre 10 mila cittadini hanno firmato la petizione promossa da Sel per l’abolizione del ticket ed sollecita un “ripensamento dell’attuale modello di welfare, perché non solo si assicuri un sostegno al reddito ad una platea di 3000 lavoratori in cassa integrazione e mobilità e ai 2.200 del Copes, ai quali – conclude – va garantita la prosecuzione per tutto il 2013 con una posta finanziaria anche per il primo trimestre 2014, ma si affrontino adeguatamente le più gravi emergenze sociali”.