Cavonica, attenzione alle strumentalizzazioni. Nota della Provincia di Matera. Segnaliamo con preoccupazione l’assoluta non veridicità dei “fatti” contenuti nella nota dell’Ugl Basilicata, comparsa su alcune testate on line, riguardante la Cavonica.
Premesso che gli incidenti a cui viene fatto riferimento non si sono mai verificati, si evidenzia come l’arteria viaria non presenti assolutamente le condizioni di disfacimento lamentate. Da sopralluoghi effettuati giovedì scorso dai tecnici dell’Ente sono emerse 7 situazioni anomale di cui 1 legata alla presenza di un metanodotto e 6 punti di leggero deterioramento del corpo stradale che saranno ripristinate a cura della ditta esecutrice. Una situazione che riguarda l’1 per mille dell’intera pavimentazione stradale realizzata e che rientra nella fisiologia di un’opera.
Considerando l’impegno che l’Amministrazione ha sempre profuso e continua a profondere, nonostante gli innumerevoli problemi, nella risoluzione delle questioni che attanagliano la provincia, appare quanto meno inopportuno che proprio i soggetti deputati a tutelare l’interesse del territorio prestino il fianco ad azioni destabilizzanti l’equilibrio sociale che minano gravemente la reputazione di una istituzione.
Nota Ugl su Cavonica.
Scoppia il caso “provinciale Cavonica”. A 5 mesi dall’apertura rigonfiamenti e allagamenti. Aspettiamo il morto? I fatti tragici di Craco e l’insicurezza di troppe strade lucane, sono un fatto conclamato. Basti prenderne una in esame esempio, la provinciale materana 4 più nota come Cavonica”.
E’ quanto espongono i segretari Ugl in Basilicata, Giovanni Tancredi, Luigi D’Amico e Pino Giordano per i quali, “ancora sono in memoria i festeggiamenti inerenti all’ultimo tratto (7 chilometri circa) inaugurato lo scorso mese di marzo. La solita passerella istituzionale. Al taglio del nastro parteciparono gli assessori regionali Viti (Formazione) e Braia (Infrastrutture) e il consigliere provinciale, Antonio Santochirico. Tanta soddisfazione e tanta fiducia venne risposta nella realizzazione dell’intero tratto stradale. Per il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, l’arteria doveva servire per ‘togliere dall’isolamento comuni come Accettura, S.Mauro Forte, Salandra, Stigliano, Garaguso’. Già – proseguono i segretari Ugl -, perché il tratto congiunge, attraverso lo scalo di Grassano, tanti piccoli centri con la Basentana. Regione, Provincia. Tanti soldi sciupati. La realizzazione dell’arteria, per la cronaca, tra soldi investiti male e consumati peggio, qualche anno fa è passata di competenza dalla Regione alla Provincia. L’Ugl rendere noto all’opinione pubblica che è costata quasi 20 milioni di euro per dei lavori durati un ventennio. L’ultimo tratto, poi, quello inaugurato a marzo scorso, era il lotto conclusivo dell’ardito collegamento. Peccato che a distanza di pochi mesi sono usciti allo scoperto tutti i difetti. Numerosi gli avvallamenti e i rigonfiamenti del manto stradale per un percorso che si presta ad un’andatura veloce. Qualche giorno fa un incidente per fortuna senza vittime, a causa di questi difetti, nelle settimane passate c’è stato uno scontro tra un’auto e un camion, scontro che, per fortuna, non è stato letale per nessuno. Nei giorni scorsi, inoltre – continuano Tancredi, D’Amico e Giordano -, a causa della pioggia intensa, tra la bretella per S.Mauro Forte e l’innesto della Cavonica si sono registrati dei copiosi allagamenti. A questo punto per l’Ugl le domande nascono spontanee: ma bisogna per forza aspettare il morto per intervenire? Tra gli amministratori dell’area che percorrono il tratto nessuno si sente di dover segnalare il pericolo? Come sono stati affidati i lavori da parte della Provincia di Matera, se a distanza di qualche mese emergono già queste paurosi rischi? Pericoli pubblici a spese del contribuente. Sullo sfondo, in sintesi, emerge scarsa attenzione e negligenza da parte degli enti pubblici preposti. Le coscienze si svegliano solo quando qualche malcapitato ci lascia la vita. Con buona pace di tanti fondi pubblici spesi senza criterio. Non è l’unico caso lucano. Ma riflette in pieno i limiti nella gestione pubblica della viabilità dove nel caso specifico i soldi c’erano. Ed erano pure tanti (20 milioni di euro). Come sono stati impiegati? Se una strada mostra vistosi difetti dopo appena 5 mesi dall’apertura, qualcuno se ne dovrebbe assumere la responsabilità? Provincia di Matera? Ditta esecutrice? Oltre al chiaro rischio per gli automobilisti – concludono Giordano, D’Amico e Tancredi -, per l’Ugl è utile rimarcarlo, c’è una questione erariale. Da affidare al controllo della Corte dei Conti. Si tratta di soldi che, oltre ad essere stati spesi male, gravano sulla tasca di tutti”.