Fratelli d’Italia Basilicata esprime solidarietà a Giorgio Santoriello, che nella giornata di mercoledì 4 settembre, ha manifestato davanti i cancelli del Centro Oli di Viggiano bloccando l’uscita dei camion che dal centro Eni trasportano i fanghi di depurazione all’impianto di Tecnoparco, in Valbasento. Apprezziamo il coraggio del giovane Giorgio e la sua sete di verità sulle estrazioni petrolifere e sui processi collaterali a tali attività. Le domande che questo giovane pone sono legittime e dovrebbero interessare tutti noi. Per questo non condanniamo il gesto di Giorgio, un gesto dal valore fortemente simbolico che però gli è costato una denuncia per violenza privata. Una denuncia che colpisce un giovane onesto, serio, impegnato e profondamente rispettoso della legge. Da parte nostra tutto il sostegno a questo giovane che ha osato chiedere e non piegare la testa all’indifferenza.
Riportiamo di seguito anche la nota inviata da Franco Di Pierro Portavoce della provincia di Matera di Fratelli d’Italia.
La schiena dritta di Giorgio
Questo mio intervento non vuole essere un semplice gesto di solidarietà nei confronti dell’amico Giorgio Santoriello per la sua battaglia che ieri ha visto il suo punto più alto presso il Centro Oli di Viggiano con conseguente denuncia a suo carico. Non ho bisogno di un comunicato o di un post su Facebook per far capire a Giorgio quanto lo apprezzi e quanto gli sia vicino.
Questo mio intervento è rivolto soprattutto a coloro che pensano che adesso sia il momento per salire sul carro di Giorgio. A tutti coloro che adesso diranno di aver sempre conosciuto Giorgio e di aver sempre appoggiato le sue battaglie. Non dobbiamo nasconderci dietro falsi moralismi. Sfido chiunque a dire che se fosse stato informato sarebbe andato con Giorgio ad attuare il gesto clamoroso. Comunque non l’avremmo fatto. Siamo tutti solo capaci di criticare, di additare le persone, di commentare, nascondendoci dietro i nostri simboli ed i nostri potenti di turno. Si segue una corrente o un’altra. Tutti ci dimentichiamo che facciamo parte di una sola Terra, violentata e sfruttata come nessun’altra. Facciamo parte di un unico Popolo mortificato e martoriato come nessun altro Popolo in Italia negli ultimi anni. Facciamo tutti parte della Basilicata.
Fra qualche settimana credo che Giorgio non avrà più tutti questi “amici” che adesso si palesano. Sono convinto che molti si allontaneranno o, peggio, lo rinnegheranno. Giorgio dovrà contare esclusivamente sulle sue forze e sulle persone che gli sono sempre stati vicini. Facciamo in modo che questo non accada. Facciamo in modo che la Basilicata sia compatta e che non abbia bisogno di singoli eroi e martiri.
Al di là delle modalità del gesto, che qualcuno potrebbe non approvare, credo che questo debba servire da lezione non solo ai nostri Governanti, alle nostre Istituzioni e a chi fa politica di “mestiere”. Questo deve servire a tutti noi affinché capiamo veramente che non ne possiamo più di farci trattare come pecore. Dobbiamo assolutamente alzare la testa e tenere la schiena dritta. Come quella di Giorgio.
Franco Di Pierro – Fratelli d’Italia – Portavoce Provincia di Matera
Solidarietà a Giorgio Santoriello del gruppo Trenta di Policoro
Il gruppo Trenta esprime tutta la sua solidarietà al proprio membro Giorgio Santoriello che in un azione di estremo coraggio ieri al Centro Oli di Viggiano, e’ riuscito a porre al centro dell’attenzione la necessita’ di avere delle risposte in un ambito troppo oscuro della storia della nostra regione. “Trenta”, che già nella sua proposta di legge regionale sull’utilizzo delle royalties petrolifere ( vincolo per l’utilizzo a investimenti conto capitale e ripartizione del 30% ai comuni lucani), ritiene che sia obbligatorio aprire un confronto aperto sulla questione petrolifera e tutti i suoi aspetti come il Centro Oli. Un confronto che non può prescindere dalla trasparenza sulle informazioni che al momento sono completamente assenti in questa regione. La nostra generazione deve avere il coraggio di svincolarsi da chi ha causato questa vergognosa condizione che compromette il nostro futuro di lucani, non accettando più questo silenzio e i disastrosi accordi che tutti i partiti politici regionali hanno avvallato in questi anni. Per questo il gruppo “Trenta” chiede a tutti i movimenti e a tutti i lucani di condividere le domande che Giorgio Santoriello pone da tempo ed alle quali non riesce a trovare risposte, domande lecite alla quale ogni lucano merita risposta:
– il contratto di fornitura idrica del Centro Oli: nome fornitore, quantità d’acqua fornita e costo della stessa;
– prospezioni sismiche/tomografiche: come si comporterebbero le infrastrutture petrolifere in caso di terremoto;
– se ad oggi vi siano stati incidenti nel sottosuolo;
– conoscere i piani ingegneristici;
– conoscere il piano di emergenza esterno ( cosa prevede, chi riguarda, quali tipologie d’emergenza sono state prospettate );
– cosa trasportano i camion ( conoscere l’esatta composizione chimica dei rifiuti trasportati su gomma dal cova a Tecnoparco );
– conoscere l’esatta composizione chimica è la quantità annuale dei fanghi re-iniettati nei pozzi di re-iniezione, con il rischio fortissimo di inquinamento falde acquifere
Sono passati alcuni anni dalla mobilitazione di Scanzano per il NO al deposito scorie nucleari e sembra che il tutto stia andando nel dimenticatoio; abbiamo avuto il coraggio di dire no ad un dictat che veniva dallo Stato ma non riusciamo a pretendere trasparenza da una multinazionale che ha uno Stato in ostaggio, e soprattutto che compra il consenso con pure illusioni di sviluppo del territorio interessato alle perforazioni e cosa ancora più squallida il consenso dei nostri governatori e politici.
Facciamoci un esame di coscienza di come siamo accorsi agli uffici postali per il bonus carburanti, e di come hanno fatto loro, alcuni politici, questa conquista che oggi è una beffa, e non ci mobilitiamo per conoscere tutto quello che avviene intorno al petrolio lucano e pretendere perchè è un nostro diritto la piena trasparenza.
Le scorie facevano paura a tutta la regione, ma il petrolio sembra che sia un problema solo dei corregionali della Vald’agri, è come se fosse un problema circoscritto a quel territorio, ma non è così.
Cosa desolante è che nessun politico fin’ora ha messo la faccia in questa richiesta, pertanto è il caso che non diamo solo solidarietà a Santoriello ma che ci uniamo a lui in questa richiesta soprattutto facendola mettere ai primi posti come cose da fare nel prossimo governo regionale.