Altamura – Grande successo per la “Notte dei Claustri” di sabato sette settembre. “Tra passato, presente e futuro”: questo il tema, forse a voler dire tanto.
Anche per questa edizione, la sesta in ordine di tempo, estremamente sostanzioso di presenze è stato l’evento, che ormai fa come da sigillo finale alla stagione estiva.
Tanti gli appuntamenti interessanti, a parte naturalmente la ciliegina sulla torta dell’esibizione annunciata dei “Tiromancino”, un gruppo musicale italiano di successo per il quale si è registrata una folta partecipazione di pubblico in piazza Matteotti.
Ad aprire la serata la “Fanfara” dei Bersaglieri, che proprio ad Altamura hanno la sede di un reggimento operativo.
Da segnalare l’esposizione delle opere dello scrittore locale Giovanni Mercadante presso la cappella privata “Madonna della Vittoria”, in proprietà della Famiglia Castelli, aperta solo per l’occasione alle visite del pubblico. Durante la serata è stato possibile visionare preziosi stemmari delle famiglie nobili altamurane e gravinesi, raccolti e organizzati meticolosamente dal Mercadante in anni ed anni di lavoro. E, inoltre, quadri con stemmi dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, insieme a manufatti araldici altamurani piuttosto rari.
Ancora, nel claustro Labriola, presso piazza San Giovanni, in pieno centro storico, si è potuto degustare gastronomia tradizionale a cura della norcineria “BoccondiVino”, all’interno di una armonia di poesia, musica ed arte.
Non è mancata, in largo Castelli, un’originale mostra fotografica sulle architetture murgiane ad opera dell’associazione culturale “Murgia Catena” e, grazie alla collaborazione della giornalista altamurana Anna Maria Colonna, una contestuale esposizione delle lettere dal mondo indirizzate a Giulietta Capuleti fin dal 1936.
Ma gli esempi potrebbero continuare numerosi e tutti assai appaganti.
Le emozioni si sono sommate anche per il palato, grazie alle rosticcerie ed ai panifici aperti, con stuoli di tavolini fin dentro le antiche stradine ed inebrianti profumi di pietanze nell’aria, già pregna delle note di gruppi musicali locali dislocati qua e là.
Per ore ed ore fiumane di gente hanno scialato tra i budelli del centro storico, mai come in questo ultimo torno di stagione così vivo di festa e di sana allegria. Volti sereni di genitori e di bambini, ai quali non è mancata la gioia di un giochino o di un dolce prelibato, hanno completato il quadro di una città che è tornata a sorridere e a far sorridere anche i numerosi forestieri provenuti dal circondario murgiano e dalla vicina Lucania.
Roberto Berloco
Ciao Roberto,
grazie per il commento sulla mia mostra araldica nel tuo articolo. Bravo, hai tracciato in breve il gustoso excursus sull’affascinante universo degli stemmi delle famiglie nobili altamurane e gravinesi con i simboli distintivi a colori. Gente che si è accalcata davanti agli stemmari per verificare se il loro cognome fosse tra quella nobiltà andata, è stata la mia gratificazione per un fronte che sta impegnando tutte le mie energie da oltre trent’anni.
Con viva cordialità e rinnovamento ringraziamento per quanto pubblicato.
Giovanni Mercadante