“La cosa meravigliosa della Giornata Mondiale della Fisioterapia è che può mettere in evidenza l’importanza di ogni aspetto dell’attività fisica e ogni aspetto della pratica fisioterapica dall’età pediatrica a quella geriatrica”: sono parole del presidente Marilyn Moffat dell’associazione WCPT che riunisce le organizzazioni nazionali dei fisioterapisti, e forse meglio di qualsiasi altre, motivano la condivisione della FeNASP Basilicata degli obiettivi al centro della Giornata Mondiale della Fisioterapia celebrata l’ 8 settembre 2013”.
La giornata quest’anno oltre alle capacità riabilitative della fisioterapia, intende focalizzare l’attenzione sulla sua utilità nel mantenere in salute la popolazione.
Le strutture di fisioterapia pubbliche e private e i fisioterapisti possono quindi aiutare la popolazione a mantenersi in buona salute e contribuire a migliorare anche le condizioni delle persone con malattie croniche.
Ed è proprio sul terreno della tutela delle attività del settore fisioterapia-riabilitazione e degli operatori professionali che da sempre, si concentra l’impegno della FeNASP Basilicata: il rischio di finire preda di incompetenti e abusivi è più frequente di quanto si creda.
La Fenasp Basilicata per contrastare l’ Abusivismo a difesa della salute dei cittadini e a tutela degli interessi delle strutture di FKT, da tempo ha chiesto al Governo Regionale più attenzione nel controllare le situazioni atipiche presenti nella nostra regione in quanto, i soggetti non regolarmente riconosciuti così come previsto per legge, che operano sul territorio svolgendo regolarmente attività di fisioterapia sono in continua espansione, ciò è pericoloso per la salute dei cittadini ed è anche lesivo dei più elementari diritti delle strutture regolarmente autorizzate.
La FeNASP Basilicata associa strutture di fkt che da anni svolgono sul territorio una considerevole funzione di supplenza al servizio pubblico, osservando le regole che un sistema sanitario sano impone.
Le questioni che affliggono il comparto sono tante a cominciare da un modello di erogazione vecchio, sottopagato e non al passo con i tempi da preferire invece, un sistema moderno ed efficiente che superi la distinzione tra servizi e strutture di riabilitazione, un sistema virtuoso che merita il dovuto approfondimento.
Le strutture di fkt ripongono invece molte aspettative nella trattativa che le vede impegnate nel confronto istituzionale e tecnico che si sta portando avanti al Tavolo Regionale, al fine di trovare soluzioni alle questioni più immediate e per le quali l’Assessore e i Dirigenti del Dipartimento hanno manifestato la volontà di risolvere.
Il nuovo nomenclatore per il quale di recente sono state trovate soluzioni condivise con le associazioni principalmente interessare alla modifica delle tariffe, non ha interessato la branca di fkt che richiama invece l’attenzione al costo delle prestazioni rimaste invariate dal 1996 e che risultano essere fortemente inadeguate non solo per l’aumento del costo della vita, sono ormai trascorsi 17 anni e dal 1996 molte cose sono cambiate e intervenute:
– l’entrata in vigore della nuova moneta;
– i costi sostenuti per l’innovazione tecnologica;
– l’incremento del costo del lavoro sia per effetto dei rinnovi periodici dei C.C.N.L. e sia degli aumenti dei compensi dei professionisti per consulenze e prestazioni specialistiche,
– il rinnovo delle attrezzature imposto dall’ evoluzione tecnologica,
– il passaggio dalla pratica strumentale a quella manuale, con un rapporto uno a uno (operatore-paziente) che comporta ancor di più un aumento dei costi degli operatori, perchè ogni economia di scala possibile con la contemporanea esecuzione della prestazione strumentale non è più possibile.
Ci rendiamo perfettamente conto della situazione contingente e come più volte abbiamo affermato, ci sentiamo parte e non controparte del sistema, le nostre richieste per le quali invochiamo soluzioni prima che questa legislatura termini, non vanno nella direzione di un aumento del profitto ma, nella direzione di una doverosa equità che aiuterebbe le strutture a ritrovare un po’ di serenità e scongiurare soprattutto sospensioni di servizio e conseguenze negative al personale.
Facendo leva sulla volontà dell’assessore di voler mettere in sicurezza anche le strutture private, i punti urgenti da risolvere in tempi molto ravvicinati sono:
Risparmi di settore;
Risorse aggiuntive per prestazioni di Logopedia e Emg;
Ripristino dei vecchi Tetti al netto degli abbattimenti previsti dalla spending review