Giovanni Bruno, nato a Taranto, classe 85 e Pietrantonio Marino, nato a Matera, classe 87. Sono gli autori dell’incendio che ha mandato in fiamme l’altra notte la Mercedes classe C di Sante Pantano, neo eletto consigliere comunale di Scanzano Jonico alle ultime elezioni ed ex assessore comunale nella precedente giunta-Iacobellis. A tradire i due giovani scanzanesi è stata una scia d’olio che ha permesso agli agenti di Polizia del Commissariato di Scanzano di imitare Pollicino per raggiungere un casolare distante due chilometri e mezzo dal centro abitato dove è stata notata una Passat station wagon di colore scuro. Le indagini sono partite intorno a mezzanotte e venticinque quando al Commissariato di Scanzano è arrivata una telefonata che annunciava un’auto in fiamme nel quartiere di Santa Sofia. Grazie alla testimonianza di un uomo che aveva notato proprio quella Passat nei pressi dell’auto di Sante Pantano data alle fiamme la Polizia è riuscita a rintracciare i responsabili dell’incendio doloso. Una terza persona è stata invece denunciata per favoreggiamento. I particolari dell’operazione sono stati illustrati nella sala Palatucci della Questura di Matera dal Questore Gianfranco Bernabei e dal commissario di Scanzano Jonico Roberto Cirelli. “L’incendio doloso all’auto di Pantano e i colpi di arma da fuoco sparati verso la vetrina di un ristorante – ha dichiarato Bernabei – hanno indotto le forze di polizia a convocare presso la Prefettura di Matera un comitato per l’ordine e la sicurezza che ha predisposto misure di vigilanza per garantire la sicurezza del consigliere comunale di Scanzano. Uno dei due autori materiali dell’incendio, Giovanni Bruno, si è già distinto per alcuni atti incendiari: nel 2002 ha partecipato all’incendio della fabbrica di Mario Altieri, all’epoca sindaco di Scanzano mentre nell’ottobre del 2010 aveva provocato un incendio nel villaggio turistico di Porto Greco. Pietrantonio Marino invece era stato fermato in passato per porto abusivo di arma da taglio. Entrambi sono stati condotti nel carcere di Matera a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovranno rispondere di incendio doloso. Sul movente invece la Polizia si è riservata di approfondire alcuni aspetti che sono già al vaglio degli inquirenti. Il magistrato che si occupa delle indagini è Alessandra Susca.
Michele Capolupo
APPREZZAMENTO DEL SINDACO DI SCANZANO JONICO PER LA RISOLUZIONE DEL CASO PANTANO
Il sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalle Forze dell’ordine che ha portato alla rapida risoluzione, nel giro di 24 ore, del caso relativo all’intimidazione subita dal consigliere Sante Pantano con l’incendio della sua auto. “Con l’arresto da parte della Polizia dei presunti due autori materiali dell’incendio e la denuncia di una terza persona per favoreggiamento –sostiene il sindaco Iacobellis- si ribadisce una volta di più che a Scanzano non c’è spazio per un clima di minaccia e di intimidazione. La rapida conclusione delle indagini, come sottolineato dal Questore di Matera, Gianfranco Bernabei, è stata possibile non solo grazie ai rilievi della Polizia Scientifica, ma anche grazie alla testimonianza fondamentale di alcuni cittadini, i quali con le loro dichiarazioni hanno permesso di ricostruire lo svolgersi dei fatti. Questa preziosa ed efficace collaborazione da parte della gente evidenzia come nella Città di Scanzano ci sia un diffuso sentimento di legalità che segna un nuovo atteggiamento rispetto al passato, un atteggiamento teso ad isolare fenomeni delinquenziali di questo tipo, del tutto estranei alla spirito propositivo della città”.
La fotogallery della conferenza stampa relativa agli arresti dei due autori dell’incendio doloso a Scanzano
(foto www.sassilive.it)