“Il sostegno a Nicola Benedetto per le Primarie è una scelta, innanzitutto, di coerenza politica, riconoscendomi nell’area moderata e riformista, collocata con chiarezza nel centrosinistra, e risponde all’obiettivo di rilanciare l’intesa e la collaborazione tra partiti del centrosinistra dando vita ad una coalizione autenticamente riformatrice, laica e cattolica al tempo stesso, che consenta ai moderati di sentirsi a casa propria. Benedetto, inoltre, per la sua esperienza imprenditoriale, rappresenta un elemento di discontinuità, che può creare innovative condizioni ed opportunità per realizzare un nuovo modello di sviluppo regionale”.
A sostenerlo è il consigliere regionale Antonio Autilio per il quale “le altre autorevoli candidature del Pd – Pietro Lacorazza e Marcello Pittella – al pari di quella di Miko Somma sono garanzia di un confronto di grande elevatura politico-culturale, tenuto conto che Lacorazza ha dato prova di buon amministratore della Provincia di Potenza, Pittella rappresenta una componente culturale e sociale di rilievo per la tradizione della sinistra riformista lucana e Miko Soomma ha espresso sensibilità ed impegno sui temi ambientali e sociali.
Con la candidatura di Benedetto – continua Autilio – riprende il percorso, interrotto per le note vicende che hanno segnato profondamente IdV, un progetto che ho auspicato e sostenuto subito dopo le elezioni regionali del 2010 quando ho lavorato per la nascita di una Casa dei riformatori, in modo da accrescere, superando antichi ‘muri ideologici’, il dibattito e le proposte per affrontare la nuova e impegnativa fase del federalismo e con essa tutte le sfide a cui siamo chiamati, prima fa tutte le riforme.
E’ dunque questo un compito fortemente attuale che attende l’intera classe dirigente e politica regionale attesa da una competizione elettorale che, auspico, – aggiunge – si svolga in un sereno clima di confronto di progetti ed idee per guardare ai problemi della Basilicata dei prossimi anni.
Le Primarie sono l’occasione più ravvicinata per riallacciare il dialogo con l’elettorato e contribuire a superare il sentimento di sfiducia. Presupposto essenziale è quello di ritrovare il coraggio della speranza, della volontà e dell’impegno, operoso e sapiente, fatto di spirito di sacrificio e di massimo slancio creativo e innovativo. Impegno che, come ci ricorda in ogni occasione il Presidente degli Italiani, ‘non può venire o essere promosso solo dallo Stato, ma che sia espresso dalle persone, dalle comunità locali, dai corpi intermedi, secondo quella concezione e logica di sussidiarietà che ha fatto, di una straordinaria diffusione di attività imprenditoriali e sociali e di risposte ai bisogni comuni costruite dal basso, un motore decisivo per la ricostruzione e il cambiamento del nostro Paese’ “.